L'aggressore del montanaro di Novarello sarà denunciato in stato di arresto

L'aggressore del montanaro di Novarello sarà denunciato in stato di arresto L'aggressore del montanaro di Novarello sarà denunciato in stato di arresto Battista Carello, il maggior responsabile della tragica morte dell'agricoltore Lorenzo Cordonato, verrà denunciato in stato di arresto all'autorità giudiziaria, e tradotto alle carceri di Susa. Ciò sarà fatto tra qualche giorno, quando il comandante la stazione di Condove, brigadiere Giavelli, avrà ultimate le indagini. Infatti il i caso » non è ancora completamente definito, e devono essere chiarite alcune importanti circostanze utili per rubricare i capi d'accusa contro l'aggressore. Come già pubblicammo, Battista Carello era intervenuto (senza che alcuno lo provocasse) nella lite tra l'agricoltore ed il compagno di partita alle carte. Luigi Rocci. Quest'ultimo aveva dato un energico spintone al Cordonato, gettandolo a terra. Vistolo al suolo dolorante, il brutale individuo che stava consumando la cena in una stanza dell'osteria dei « Prati ». si alzava e sferrava alcuni poderosi calci alla schiena dell'infelice, fratturandogli tre costole e provocandogli una emorragia interna. A questo punto le autorità si sono poste un interrogativo decisivo. Il Cordonato ed il Carello abitano nella stessa borgata, Sala, in cima alla montagna, a quattro chilometri circa da Novaretto. Alla borgata si giunge per una sola strada, una mulattiera stretta e sassosa. L'aggressore, dinanzi alle incalzanti domande degli inquirenti, ha sempre negato di essersi incontrato con il ferito, cammm facendo. Anche ieri durante un sopraluogo, si è mantenuto in una stretta negativa. Ma non è assolutamente possibile che i due non si siano visti. Il Cordonato era uscito barcollando dall'osteria, ed aveva infilata la stradetta per Sala. Una quarantina di minuti dopo (l'orario è rigorosamente controllato, attraverso testimonianze e deposizioni) anche il Carello usciva e si metteva in cammino per rincasare. Poiché la via è unica, egli non può non aver visto, dolorante e forse morente, il suo nemico. Perciò ieri 11 brig. Giavelli ha accompagnato l'uomo per la mulattiera, ha sostato con lui nel luogo ove era stato trovato morto il Cordonato, ed ha proseguito fino all'abitazione dell'aggres¬ sore. La casa è stata perquisita attentamente: ma ciò che il sot tufficiale cercava, e che avrebbe fatto ancor più luce sul tragico fatto di sangue, non è stato trovato: un bastone insanguinato, con il quale (secondo una ipotesi attendibile) il Carello avrebbe infierito sull'agricoltore, lungo la strada alpina.

Persone citate: Battista Carello, Carello, Giavelli, Luigi Rocci, Novaretto

Luoghi citati: Condove, Susa