Un medico a Torino ogni con un totale complessivo 430 abitanti di 1700 circa

Un medico a Torino ogni con un totale complessivo 430 abitanti di 1700 circa #/ Ubero professionista tende a scomparire Un medico a Torino ogni con un totale complessivo 430 abitanti di 1700 circa La maggior parte di essi presta assistenza presso le Mutue - L'80 % della popolazione può considerarsi mutuata -1 quadri sanitari negli ospedali • La situazione in provincia A Torino vi è un medico ogni 430 cittadini. Infatti dei 2300 iscritti all'Ordine dei Medici della Provincia, 1700 per lo meno appartengono alla nostra città. E' un numero alquanto ingente anche per un centro urbano che, come il nostro, ha un' attrezzatura sanitaria di prim'ordine. Dove, come lavorano tutti questi medici? Occorre innanzitutto fare una premessa. La popolazione per l'SO per cento ha diritto ad assistenza mutualistica (assistenza che — come è noto — è estesa anche ai familiari di operai ed impiegati). Di conseguenza la categoria dei veri e propri < liberi professionisti > è limitata. Sono qualche centinaio al massimo i dottori di Torino che esercitano esclusivamente in via privata; tutti gli altri o dipendono dalie mutue o dagli ospedali. Naturalmente spesso prestano assistenza sia negli ospedali che nelle mutue ed hanno infine una loro clientela. Le mutue principali per numero di iscritti sono: l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro le Malattie (INAM) e la Mutua Fiat. La prima con 480 medici collaboratori nella nella sola Torino, provvede all'assistenza di 240 mila persone e la seconda con 364 medici assiste 115 mila persone. La Mutua Fiat in particolare si vale di 179 medici generici, 153 specialisti, 21 medici di controllo, 6 consulenti interni, 5 consulenti esterni. I quadri sanitari degli ospedali sono molto complessi. L'ordine gerarchico, per così dire, è rappresentato dai primari, aiuti, assistenti effettivi, assistenti volontari, e medici frequentatori. Le due ultime ca tegorie sono costituite dai laureati degli ultimi anni, che stanno eseguendo il cosiddetto periodo di pratica e, come tali, non sono retribuiti. Essi sono poco più di un centinaio in tutto. GdvGelnpLrc1l1salLt4preVsp1fcA7cnmbelcapiMimni ii iiiiiiii ii MHniimiiMiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiii L'Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista comprende diverse sedi: le Molinette, il vecchio San Giovanni di via Giolitti, l'ospedale di San Vito, e l'Astanteria Martini. Alle Molinette la sezione Chirurgia Generale assomma, nei vari reparti, 7 primari e 26 assistenti. La medicina generale 7 primari e 26 assistenti. I reparti specialità: 7 primari o direttori e 16 assistenti. Il servizio ambulatori 17 direttori e 3 assistenti. 11 servizio laboratori analisi: 1 sovrintendente, 1 direttore, 1 assistente. Il servizio radiologico 6 direttori, 6 assistenti. L'Istituto universitario di anatomia patologica 1 direttore e 4 assistenti. Il vecchio San Giovanni comprende 14 fra direttori, primari e consulenti, e 16 fra aiuti e assistenti. L'Ospedale di San Vito 4 primari, 10 aiuto e assistenti. L'Astanteria Martini 2 primari, 6 assistenti. Al Mauriziano i primari sono 12 e gli assistenti 29. Inoltre funzionano diversi ambulatori con 12 primari e 29 assistenti. Al Sanatorio San Luigi vi sono 7 primari, 28 assistenti o specialisti. Il Maria Vittoria annovera 20 tra consulenti e primari; 39 tra assistenti e collaboratori. Non è possibile compiere un esame — che ci porterebbe troppo lontano — degli ospedali minori e delle cliniche private. Così pure in una rassegna rapid8 come la nostra, occorre sorvolare sulle Mutue di particolari categorie (dipendenti enti locali, dipendenti statali, ecc.). Nella provincia di Torino (con circa 600 medici) su di una popolazione quasi analoga a quella del capoluogo) una buona percentuale dei medici sono incaricati delle condotte o dipendono dalle Mutue. L8 Mutua Fiat per esempio assiste in provincia altre 50 mila persone e l'INAM altre 200.000. Questa sproporzione tra il nu¬ mqudspdranppabesidHSe3dCsdcmnv1umtovccl'nmsiMiiiiiimmiimiiiiin mero dei medici di Torino e quelli del capoluogo — su di una popolazione che come si è dotto è pressoché analoga — s' spiega con il fatto che gli ospedali di Torino accolgono naturalmente molte persone provenienti da altre località. E così pure negli ospedali sono curati, per i casi che lo richiedono, gli assistiti dalle varie" mutue. Va precisato infine che una buona percentuale dei medici esclusivamente < liberi professionisti > è rappresentata dai dentisti. ldacvtcss—rvtdtcHttH 11 II 111M III 11M MIH ITI r II I II 11M1111111 UH 111 I

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