L'agricoltore di Novaretto è stato ucciso a calci sulla soglia dell'osteria dove aveva bisticciato

L'agricoltore di Novaretto è stato ucciso a calci sulla soglia dell'osteria dove aveva bisticciato L'agricoltore di Novaretto è stato ucciso a calci sulla soglia dell'osteria dove aveva bisticciato Così è risultato dal sopraluogo fatto dai carabinieri - Molta gente ha assistito alla selvaggia scena Un avventore indicato quale maggior responsabile - Due fermi che forse si muteranno in arresto Novaretto: dopo quattro giorni di indagini accurate, di ricerche, di interrogatori (difficili interrogatori, poiché la gente del paese, dopo la tragica fine dell'agricoltore Lorenzo Cordonato sembra aver le labbra cucite, c non parla volentieri anche se è a conoscenza di particolari importanti ai P° Colpo di scena nel delitto di fini dell'inchiesta) le autorità isono dire di aver quasi ultimata 'a 'oro fatica, con successo, *er' davamo la notizia del fermo di un montanaro di Novaret- to, il 32enne Luigi Rocci, il quale era responsabile — e su questo punto aveva pienamente confessato — di lesioni gravissime. Come si ricorderà, la vittima del selvaggio delitto, dopo un pome riggio trascorso nei boschi, in nu merosa compagnia, verso sera era entrftt0 neiTortile della trattoria dci « Prati e qui aveva Riocato alcune partite allo carte. Il suo non era certo un carattere facile: scontroso, litigioso, a volte provocatore; anche quella Bera non si smentì. E quando si trattò di pagare la quota di vino bevuto, rifiutò sdegnosamente, sollevando nei compagni di gioco una reazione violenta. Il Rocci, infatti, s'era alzato ed aveva preso di petto il Cordonato, l'aveva spinto con forza. L'agricoltore, IIIIIIlllllllllllllllllllllllllllMllllllllllllllllilllllt già malfermo per 11 vino bevuto in abbondanza, cadde all'indietro, scivolò malamente contro i gradini che dal pergolato immettono nell'osteria, e precipitò pesantemente a terra. La perizia necroscopica aveva rilevato, nella zona dorsale sinistra del cadavere, la frattura di tre costole, ed un conseguente copioso versamento di sangue. In un primo tempo le autorità avevano creduto di ricostruire, sulla Bcorta della nuova rilevazione, i fatti in questo modo: il Cordonato, con le costole spezzate dall'urto contro i gradini, si alza barcollando ed esce dall'osteria. Quindi si avvia lentamente verso casa (abita, come è noto, a Sala, in cima nlla montagna): giunto in località Mala le forze gli vengono meno, cade sui sassi della mulattiera, ferendosi ancora gravemente, e perdendo i serrai. Allo svenimento sarebbe cosi sopravvenuta la morte. Invece la ricostruzione del litigio ha creato un rovesciamento della situazione, sollevando in rarte la responsabilità del Rocci ed incriminando un nuovo personaggio della fosca tragedia. Ieri pomeriggio il brigadiere Giannelli, comandante la stazione di «Jondove, aveva ricercato e rintracciato tutti gli uomini presenti nell'osteria domenica sera. Tra di essi i compagni di gioco del Cordonato: il Luigi Rocci, Francesco Giuglard di Novaretto ed Augusto Rosso, di Piagnolo. Un altro individuo era stato invitato a presenziare alla ricostruzione della scena, il contadino Battista Carello, di 42 anni, abitante a Sala. Alle ore 18 11 cap. Mazzeo c gli altri inquirenti hanno invitato tutti a ripetere fedelmente i gesti e le parole dette nell'ora della rissa, alle 22,45. E qui si è avu ta la rivelazione. Tutti erano concordi ad affermare che la partita era terminata con effervescenza, Il Rocci, dopo aver dato lo spintone al Cordonato, non aveva fatto in tempo a tornare al tavolo. In quel momento un avventore che stava consumando la cena nella cucina della trattoria, si alzava di scatto. Usciva nel cortile, si avvicinava all'infelice gemente al suolo, ed incominciava a col pirlo a calci nel dorso e nella testa. — E' un poco di buono — aveva detto agli altri —. Non rispetta nessuno, si merita una lezione. E mentre il Cordonato sanguinante giaceva raggomitolato su se stesso, il brutale feritore tornave in cucina, e terminava la cena. Quest'uomo era il Battista CrlccirsCnpsqstlCtzaslltotccdaslDpbg4cTPttgPdsdcda1stndeciiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiii Carello, interrogato nel pomeriggio. E' stato cosi accertato che le fratture costali e le ferite al capo erano state provocate dai calci del contadino, che è stato immediatamente fermato dai carabinieri quale maggiore responsabile della morte di Lorenzo Cordonato. Oggi le autorità interrogheranno, per aver conferma di alcuni particolari, il proprietario dell'osteria dei « Prati », assente in questi giorni. A lui, come al Rosso ed ai Giuglard, verrà contestato il fatto di non aver impedito la rissa e di non aver soccorso il Cordonato: il quale, senza l'aiuto di alcuno trovò ancora la forza di salire, benché morente, fino alla mulattiera, e qui morire dissanguato. Ultimata l'inchiesta, è probabile che il Carello venga deferito all'Autorità giudiziaria con l'imputazione di lesioni gravissime o di omicidio preterintenzionale. In questo caso, il « fermo » si tramuterebbe in arresto, ed il contadino verrebbe tradotto alle carceri di Susa. in attesa del giudizio. Tutto ciò, a meno che non avvengano fatti nuovi o colpi di scena a dare un corso diverso alle laboriose indagini.

Luoghi citati: Susa