Battuta la Juventus dal Milan nell'incontro di San Siro: 3-0

Battuta la Juventus dal Milan nell'incontro di San Siro: 3-0 Battuta la Juventus dal Milan nell'incontro di San Siro: 3-0 a, (Dui nostra infinta succiale) M ila no, 6 settembre. Sta diventando tradizionale questo incontro precampionato fra il Milan e la Juventus. Si trattava in questa occasione o>l confronto fra la prima ? ia seconda classiticata della scorsa stagione e la l'ara non poteva mancare di diro cose di una certa importanza. F*-r esempio, ts.sa ha detto innanzitinto che una netta differenza di condizioni fisiche di preparazione tecnica esiste in questo momento fra i due contendenti. L/uno, il rosso-nero, fi trova alla sua quarta o quinta uscita por t-'arc a m lene voi i • d 6 l- ià t an t o avanti sulla via eli»' conduce alla buona forma da poter essere considerato rein«- lanciato appieno per le loti.' eh.- cominceranno ufficialmente domenica. L'altro, il bianco-nero, non ha fatto che proprio i*'ii. per l'occasione, il suo pruno passo impegnativo sulla strada stessa. «*d e visibilmente a corto di Unto, di forzo o di intesa. E' cosa di valore temporaneo, questa che ha detto la gara di San Siro, ma cosa che lia la sua importanza: significa, che per la grande competizione, l'ima squadra preferisce la partenza lanciata, e l'altra ritiene più opportuno partire da fermo. Nessuna meraviglia elio nel confronto d'-lla giornata l'undici che già ha immagazzinato dinamismo si sia imposto a quello che ancora si trova quasi allo stato statico. Comunque il risultato esagera alquanto la differenza di efficienza che Intercorre a! momento fra le due squadre. Aneli.- lenendo conto di tutto. E* stata una gara dalle molte occasioni da rete, e «e tUttO IOSSO Slatti !'UC- eolto, quello elle è stato seminato, il totale d'-i palloni Imiti a segno ammonterebbe a una cifra piuttosto rotonda. Colle due squadre j protese in avanti e tendenti a far I £iuoo, più eli" a distrugger! — come era lierfettaii.cn le giusti Acato daH'ocea.sione — lo due primo linee hanno, se non proprio monopolizzato, certamente alt rat to l'attenzione. Ed hanno anch prodotlo cose pregevoli. Ha cominciato John Hansei proprio alla prima avvisaglia, a fornire la prova che lo sue virtù di cannoniere ancora non soffro no dell'attacco del tempo: una doppia tinta, un forte tiro basso, e la jtalla ò Unita a pochj centimetri da! pied< del montanti sulla sinistra del portiere milanista. Poi subito Nordahl che risponde andandosene via come ai suoi tempi migliori, prcscntandoi solo davanti a Viola e finendo 6 -, e l e . a o : i e - o o 0 o per mettere la palla nelle mani del portiere. Poi Carapell.cso che giunge lino a un pah» di metri da Buffon e non conclude per un solilo. Poi Liedholni che spara a lato da ottima posizione. Poi Boninerti che viene atterrato poco complimentosamente da Silvestri, senza ohe l'arbitro intervenga. Poi ancora Nordahl eh. due volte il bersaglio per sacrificare la precisione alla forza. E duelli a risultato alterno fra Ferrano e il centravanti milanista. E si ".lungo cosi al 40' che le due rocche avrebbero giù dovuto capitolare piti volte, e ancora resistono intatte. Allora, su un'azione eh,- non ha particolare rilievo, Nordahl, un po'- spostato sulla destra, punta diritto innanzi a sè. Su di lui convergono tre avversari, compreso il portiere. Caricato a destra, a sinistra e di fronte, lo svedese massiccio resiste come una colonna: la palla, nell'urlo, gli rimane fra i piedi ed egli la spedisce In rete. Finalmente qualche cosa di concreto. Passano 6fl" o poco più, e pure alla Juventus si presenta l'occaIsione di concretare: l'occasione delle occasioni, un rigore. E' John Hansen che, falciato da Silvestri, fa un bel capitombolo in piena |arca milanista. 1 preparativi juventini per eseguire la punizione sono più per non tirare, che per tirare. Riliuti di qua e riliuti di là. Par,- che r. scanso di responsabilità, opinino desideri l'ordine scritto. Finalmente avanza, su comando, Karl Hansen, lima sulla sua sinistra poi tira basso fiacco sulla sua destra. Buffon, che aveva abboccato alla Unta, arriva in (enipo a respingere debolmente allungando una gamba a terra. Sulla mischia la palla non Unisce in rete, ina il nuovo mediano milanista Bcraldo va a linire negli spogliatoi per una dura botta ad una gamba. E nella Juventus ricomincerà la psicosi del rigore. Molti cambiamenti alla ripresa, nell'ima compagini- e nell'altra, e ai secondo minuto Burini, servito m linea, ferma, prende la mira e a sorpresa generale infila di precisione il loniano angolo della rete sulla destra di Viola. Il risultato si associa alla stanchezza ncll'ammazzare il pioco. La gara ha detto quello che voleva e quello che poteva dire oramai. Col vento in poppa. Nordahl si scatena, riceve da Frignani, tocca allo, gira su s.- slesso e fa partire una sventola eli.- scuotila rete pritna che un juventino abbia avvinilo il tiro: Il a fi. Un momento dopo lo svedese colpisci al volo e in piena corsa un pallone che viene dall'alto: se. il tiro era ne] rettangolo nessuno lo parava nemmeno quello. I'oi Manente respinge sulla lima a portiere già battuto, e quando nell'ultima parte del Juventus si riprend turno di attaccare . allora sbaglia tutto, con Scaramuzzl che posto di John Hansen. L'Incontro va giudicato sulla sua parie migliore, quella più sostanziosa ed effettiva, la prima Bel gioco, con leggera ma visibile superiorità della squadra più in forma I'oi nel secondo tempo questa superiorità si e accentuata col rilassamento delle forze di chi aveva meno fiato da spendere, ed allora, come prima le don. sono venuti fuori i difetti Ma. nel complesso, ia partita è stata in¬ taqcmcscnmanca |ndaecnrincontro la ; ed ò il suo bomba rdare, specialmente ha iuvso fi teressante, ed istruttiva per sii attori come per j-rli spettatori. I quali non erano motti per il richiamo dell'avvenimento: ventimila soli, forse a causa della concomitanza di ali ri avvenimenti sportivi d'importanza, ma che certo hanno interpretato la prova n-'l significato che essa aveva, e |nnn se ne sono nudati dal campo delusi. Al di fuori del risultalo, al di sopra della mischia. Milan e Juventus è apparso chiaro, sono chiamati anele- questa stagione a recitare parli di primo piano Vittorio rozzo MILAN: Buffon: Silvestri (Zagattl), Pedroni (Travaglni); Annovazzi, Tognon, Bcraldo (Pastorello) ; Burini, Cren, Nordahl (Danova), Liedholm, Frignani. JUVENTUS: Viola; Bcrtuccelli, Manente (Corradi) ; Mari, Ferrano (Parola), Piccinini; Muccinolli, Karl Hansen, Boni per ti, John Hanson (Scaramuzza, Carapollese. Arbitro: Fortuna, di Novara. Reti: Nordahl (M.) al 40* del I tempo; Burini (M.) al 2' e Nordahl (M.) al 16" del II tempo. nlHd

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