Alcuni negozianti contro il Comune per la sistemazione dei mercati generali

Alcuni negozianti contro il Comune per la sistemazione dei mercati generali Alcuni negozianti contro il Comune per la sistemazione dei mercati generali Una sentenza sfavorevole al Municipio e un'altra favorevole In conseguenza dei lavori effettuati dal Comune di Torino al mercato ortofrutticolo è sorta una vertenza giudiziaria fra il Comune stesso e un gruppo di negozianti. Le origini del contrasto risalgono al 25 luglio 1950. A quell'epoca, il Sindaco, su proposta della Giunta, dispose un nuovo piano di sistemazione e di riordinamento del mercato la cui direzione comunicò, pertanto, con avviso in data 31 ottobre 1951. ai cento e più negozianti che la loro locazione doveva ritenersi finita e fissava brevi termini entro i quali essi avrebbero dovuto lasciar liberi i locali occupati. I negozianti protestarono affermando che ereno locatari con regolare scrittura di affitto, debitamente registrata, e che sempre avevano pagato gli aumenti fissati dai decreti ministeriali che regolano le locazioni di beni immobili. Facevano inoltre presente di essersi anche sottoposti all'aggravio di 20 lire per ogni quintale di merce che entrava nei loro locali al fine di risarcire il Cogitine di Torino delle spese che aveva dovuto sostenere per le riparazioni patite dagli stabili del mercato a causa dei bombardamenti aerei. La direzione esponeva allora un avviso per diffidare tutti i commercianti che, qualora non avessero lasciato liberi entro breve tempo i locali occupati, il Municipio sarebbe stato costretto a ricorrere ai mezzi di polizia. Tre negozianti — Giovanni Na- ■Illlllltlllllltllllllllltllllltlllllllllllttlllljltllllllll pione. Carlo Quirico, Natale Sava — ricorrevano, a mezzo degli avvocati Colonna e Palma, al Pretore perché fosse inibito al Comune di compiere un atto qualsiasi diretto ad estrometterli dal possesso dei locali da essi occupati. Il Pretore, accogliendo tale istanza, inibiva alla città di Torino di compiere qualsiasi atto che turbasse il possesso di detti locali fissnndo il termine di 15 giorni por l'inizio del giudizio di merito in Tribunale. Il Municipio a mezzo degli avv. Fineschi, Comba e Mollard, faceva opposizione spiegando che la concessa inibitoria era diretta a sospendere l'esecuzione di un atto amministrativo e ciò in con¬ imimiiiiiiimiiiiiiiiiiimiii iiiiiiiiiiiiiii a l e o i 5 i . a a ¬ trasto con la legge che regola il contenzioso amministrativo; soggiungeva che, con la decretata inibitoria, la città di Torino sarebbe stata messa nella impossibilità di attuare quel piano di sistemazione predisposto dalla Giunta e che riguardava non solo i tre opponenti ma tutti i negozianti. Con una seconda ordinanza 11 Pretore revocava quella precedente. Resta tuttora avanti al Tribunale il giudizio di merito, pur già avendo la Città di Torino data completa esecuzione alla Ordinanza del Sindaco relativa alla nuova sistemazione del mercato. Sembra probabile che I negozianti facciano sentire le loro proteste al Consiglio Comunale. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Carlo Quirico, Colonna, Comba, Fineschi, Giovanni Na- ?illlllltlllllltllllllllltllllltlllllllllllttlllljltllllllll, Natale Sava

Luoghi citati: Comune Di Torino, Torino