Nürburgring: finale del brivido

Nürburgring: finale del brivido Nürburgring: finale del brivido Ascari vittorioso per duecento metri dopo un emozionante duello con Fa. Il pilota milanese primo nella classifica del campionato mondiale rina Nostro servizio particolare Adenau, lunedì mattina. Il 15° Gran Premio di Germania, disputatosi ieri sul famoso circuito del Nuerburgring, s'è risolto in uno strepitoso successo di Alberto Ascari, che all'arrivo ha preceduto di 14" Nino Farina. Con questa vittoria l'alfiere della Ferrari ha iscritto per la terza volta consecutiva il suo nome nel Libro d'Oro del Gran Premio di Germania, aumentando il suo vantaggio nella classifica per il campionato mondiale che lo vede ora in testa con 36 punti, davanti a Taruffi (22) e Farina (18). Il secondo posto al Nuerburgring è stato appanaggio di Farina, il solo contendente che ha saputo mantenersi nella scia del superbo vincitore. Allo svizzero Fischer pure su Ferrari è toccato il terzo posto e il quarto è andato a Taruffi. Il trionfo della casa modenese, le cui vetture si sono mostrate di gran lunga superiori alle Gordini, non poteva essere più completo. E infatti non vi è stata una vera e propria lotta fra i piloti della Ferrari e quelli della casa francese: basti dire che Manzon e Trintignant hanno regolarmente perduto dai 20" ai 30" per ogni giro, ciò che mette abbastanza in rilievo come il successo delle vetture di Maranello non sia stato in pericolo per un solo momento. La giornata di ieri si è inoltre conclusa con una nuova cocente sconfitta delle macchine inglesi, che non soltanto non sono riuscite a minacciare le Ferrari, ma sono state tutte costrette a ritirarsi, salvo quella di un corridore belga. Quanto alla Maserati, essa è stata assai afortunata, poiché Bonetto, dopo una folgorante partenza, non ha potuto proseguire in seguito a un incidente. Per lo scoppiò di una gomma la macchina sbandava paurosamente, girando su se stessa e rimanendo seriamente danneggiata. Il pilota furtunatamente era illeso. Le fasi più palpitanti di questo Gran Premio, retto dalla formula 2, si sono dunque avute nell'accanito, talvolta drammatico duello tra Ascari e Farina, specialmente nella parte conclusiva della corsa, quando essi hanno cominciato a lottare — vien da dire — gomito a gomito. Difatti, soltanto negli ultimi chilometri il campione milanese ha potuto spuntarla con un lieve ma decisivo vantaggio sull'asso torinese. Al primo giro Ascari era in testa con alla ruota Farina. Seguivano Manzon con un ritardo di circa 20", quindi Taruffi e poi Fischer. Gli altri concorrenti accusavano già un ritardo di oltre un minuto. Nei susseguenti giri, il duello Ascari-Farina continuava, strappando grida di entusiasmo ed anche brividi all'immensa folla che si assiepava lungo tutto il percorso. Intanto 11 distacco fra la coppia italiana e Manzon, Taruffi e Fischer non faceva che aumentare. Contemporaneamente diversi concorrenti dovevano ritirarsi e fra questi lo stesso Manzon. Dopo l'abbandono di quest'ultimo, la gara per forza di cose perdeva momentaneamente alquanto del suo mordente. Ma l'interesse del pubblico ben presto si riaccendeva soprattutto quando Ascari verso la fine della gara era costretto a fei\iarsi ai «boxes> per un rifornimento di olio. Farina scattava ed assumeva il comando della corsa, tallonato a brevissima distanza da Ascari lanciato in un fulmineo inseguimento: al penultimo giro i due piloti della Ferrari transitavano accoppiati dinanzi alle tribune; tutto il pubblico era in piedi, preso dalla bellezza della formidabile lotta. Negli ultimi chilometri del circuito, che^per le sue numerose curve è uno dei più difficili d'Europa, Ascari riusciva a riconquistare la posizione di punta precedendo di qualche centinaio di metri l'altro alfiere della casa modenese. Gli spettatori, sempre più entusiasti, tributavano interminabili applausi a tutti e due i corridori, che con la loro audacia e combattività hanno dato fino all'ultimo momento alla gara una drammatica fisionomia. Taruffi, protagonista d'una prova regolarissima — ciò che è ormai la sua specialità — fino al 17° giro si era mantenuto in terza posizione, sia pure con un notevole ritardo su Ascari e Farina. Ma un incidente meccanico lo costringeva a rallentare, sicché k> svizzero Fischer, che disponeva anche lui di una Ferrari 4 cilindri, poteva classificarsi terzo e Taruffi quarto. Il romano negli ultimi 50 metri ha dovuto scendere dalla macchina e spingerla al traguardo, tagliato dai rimanenti corridori con un forte ritardo. Nella gara internazionale per vetture sport di oltre 2000 ce. la vittoria, com'era facile prevedere, è andata alle Mercedes-Benz. Il più tenace avversario della casa di Stoccarda è stato il francese Manzon con la Gordini 2.300, che all'inizio era riuscito a tenersi nella scia di Kling, balzato al comando. Ma ben presto Manzon dove¬ va ritirarsi per noie meccaniche, lasciando via libera alle Mercedes. Fino a 2 giri dalla conclusione della corsa Kling è rimasto in testa, per essere all'ultimo momento superato da Ermanno Lang. Ecco la classifica del Gran Premio di Germania: 1. Alberto Ascari (Ferrari) 410,580 km. pari a 18 giri in 3 ore 6' 13" 3/10 alle media dì 132,300 (nuovo primato sulla distanza per vetture da corsa formula 2) ; 2. Nino Farina (Ferrari) in 3 ore 6' 27" 4/10; 3. Fischer (Svizzera) su Ferrari, in 3 ore 13" 23" 4/10; 4. Taruffi su Ferrari a 1 giro; 5. Behra (Francia) su Gordini a 1 giro; 6. Laurent (Belgio) su Ferrari a 2 giri; 7. Riess (Germania) su Veritas a 2 giri; 8. Ulmen La classifica del campionato mondiale conduttori — dopo i gran premi di Svizzera, Indianapolis, Belgio, Francia, Gran Bretagna e Germania — è la seguente: 1. Ascari (Italia) 36 punti; 2. Taruffi (Italia) 22 p.; 3. Farina (Italia) 18; 4. Fischer (Svizzera) 10; 5. Ruttman (Stati Uniti) 8; 6. Manzon (Francia) e Hawthorn (GB.) 7. g. ». EMI Complimenti ad Ascari, dopo 11 trionfo sul Niirburgrlng