Tutto è calmo intorno a Padre Pio

Tutto è calmo intorno a Padre Pio gqgg g decreto del Sant'Uffizio Tutto è calmo intorno a Padre Pio Un'unica preoccupazione: che il cappuccino possa essere allontanato dal convento - Anche ieri il frate dalle stimmate ha celebrato la Messa e confessato i pellegrini S. Glov. Rotondo, lunedì matt. La notizia che sono stati condannati dalla Chiesa alcuni libri in cui si afferma che Padre Pio da Pietralcina è un santo e miracolosa è la sua vita, sia per le sanguinanti stimmate che per i prodigiosi, infiniti casi di intuizione e di guarigione, s'è diffusa ieri mattina sul tardi nei passi del Tavoliere e del Gargano, causando viva impressione e animati commenti. Ciò appariva passando per queste campagne e fermandosi sulle piazze, nei bar, negli abitati che il giorno festivo faceva densi di folla. A Montesantangelo, Ischitella, Peschici, Cagnano, Carpino, Vico; dovunque un senso di accorato stupore. Vi era pure il timore: perchè questi contadini, che afferrano subito, senza lunghi discorsi, il senso schietto delle cose e che non hanno mai letto un sol rigo delle opere idealmente poste sul rogo dal Sant'Uffìzio, temono che — come altra volta fu disposto — il cappuccino possa essere allontanato dal convento, venendo quindi a mancare un celeste patrono, che vigila perchè questa terra, cui ormai egli appartiene (Padre Pio è nato in Irpinia) non conosca più, con la fame e la sete di tempi antichi, l'incubo di sciagure recenti. Padre Pio, nell'animo della gente del mistico Gargano, è ritenuto, oltre tutte le altre sue doti, l'uomo che tiene lontane, con la sua penitenza e la preghiera, le ore amare. E la tristezza della notizia, ha avuto come una conferma nell'improvviso accumularsi di nuvole nere che incupivano il cielo e nella pioggia violentissima e breve che poi è finita senza nemmeno placare la sete della immensa distesa di zolle gialle e cretose in cui l'arsura di que- a sta annata ha inaridito il Tavoliere. Poi il s'ereno è tornato e dalla provinciale verso San Marco Liamis si è profilato, con le macchie verdi dei suoi boschi, Monte Calvo, alle cui falde (600 metri sul livello del mare) apparivano le case di San Giovanni Rotondo, un po' più scure quelle antiche, di un bel rosso chiamo il nuovo paese (ville, alberghi, ospedali) sorto con il fenomeno di Padre Pio. Per le vie tutto era calmo, in apparenza, ma dovunque non si parlava d'altro, dopo che la notizia era stata diffusa da un giornal* della provincia, l'unico fra quelli qui giunti ieri mattina, che ne parlasse. Perciò era stato un accorrere al n. 2 di via Cincinnato, ove Rosalia Russo e la man ma Annamaria, una vecchia che veste ancora il costume locale con corsetto grembiule e pezzuola triangolare sul capo, distribuivano le copie. Il clero di San Giovanni Rotondo non è fatto, come pur si potrebbe pensare, di sempliciotti piovani. Questa è una terra che ha nobili tradizioni di cultura, ed i sacerdoti di San Giovanni hanno subito, lucidamente, fatto il punto teologico della situazione, schierandosi immediatamente a favore del Sant'Uffizio. Gli autori condannati presentano nelle loro opere Padre Pio come un santo, cui addirittura si debba una venerazione e un culto; e ciò, anche se la santità sarà un giorno la decisione accertata della Chiesa, costituisce una violazione aperta e grave di principi teologici e di norme procedurali delle quali soltanto la Chiesa è depositaria. Dopo due decreti relativi a Padre Pio, questo terzo colpisce non più, o almeno non direttamente, il mite frate che sempre si sottomise con la più completa umiltà alle decisioni pontificie, ma coloro che con le toro opere possono indurre a ritenere e venerare come santo un religioso al quale soltanto può essere, fino ad oggi, riconosciuta una vita e un apostolato esemplari, secondo la disciplina ecclesiastica e la dottrina cattolica. Questv il caso teologico che durante la scorsa Pasqua — si dice — fece arrivare a San Giovanni Rotondo in gran segreto l'abate benedettino E. Caronti, studioso di liturgia, e monsignor Giovanni Pepe, per una missione istruttoria i cui frutti si sono avuti ora con il decreto del Sant'Uffizio. Intanto, come al solito, anche ieri Padre Pio, calmo e sereno, ha celebrato la Messa e confessato i pellegrini. Crescenzo Guarino

Luoghi citati: Ischitella, Montesantangelo, Peschici, San Giovanni Rotondo