Compiuto qualche progresso per l'europeizzazione della Saar

Compiuto qualche progresso per l'europeizzazione della Saar PROSEGUONO I NEGOZIATI Compiuto qualche progresso per l'europeizzazione della Saar Un invito ai tedeschi dell'Est a non abbandonare le loro tèrre ed a resistere al comunismo (.Dal nostro corrispondente) Bonn, 30 agosto. Il Governo di Bonn continua a mantenersi riservatissimo sul colloquio avuto ieri dal sottosegretario di Stato HallStein col ministro degli Esteri francese Schuman. E' risaputo, comunque, che in quel colloquio il problema della Saar non è stato risolto. HaUstein si è limitato a consegnare e ad illustrare a Schuman la rispoeta tedesca — documento su cui nulla flnorn è trapelato — al promemoria altrettanto segreto del Ministro francese in merito all'europeizzazione del acsccstla Provincia contesa Quando isad Hallstein dopo 1 incontro. j«e stato chiesto dai giornalisti \ se ci siano punti Ai contatto nfra le due note, egli ha evitato una risposta diretta, limitandosi a dichiarare che se non ce ne fossero sarebbe inutile trattare. Non v'è stato modo, perciò, di apprendere se i tedeschi vedano prospettive di accordo. Ma qualche progresso, anche secondo Hallstein, è stato fatto. Nei circoli francesi di Bonn si è un po' meno abbottonati. Si dice che i negoziati sull'importante argomento continueranno e che dopo l'incontro di ieri fra Schuma- e Hallstein è lecito fare buone previsioni. Tuttavia sarebbe troppo sperare che una soluzione venga trovata entro il 15 settembre, come aveva suggerito il presidente del Consiglio italiano sgsiccome dalla soluzione del Inlfl n c ri t» t* ai o « rllTIAV^rtji IQ problema sarrese dipende la scelta definitiva della sede della Comunità carbone-acciaio, che sarà, in un certo senso, la prima capitale di una Unione europea ancora in germe, per il momento i ministri della Comunità inizieranno i loro lavori a Lussemburgo, senza tentare di far fretta a Bonn e a Parigi. Anche 1 francesi sperano che se il ;ioo/ avrà un buon avviamento, la questione della j Saar potrà essere facilmente ] risolta. Essa è infatti una que-, stione di carbone e di ferro. |Col ritorno del cancelliere |Adenauer dalla Svizzera, previsto per lunedì, finiranno le vacanze politiche della capitale tedesca. Lunedì stesso il Cancelliere farà la conoscenza personale del nuovo Alto Commissario americano Donnelly, e all'indomani riceverà solennemente a Palazzo Schaum- burg il comandante atlantico generale Ridgway. Il primo in- contro con Donnelly non sarà per Adenauer cosa di tutti i giorni: si tratta, infatti, del successore di quel McCloy che anche per motivi di lontana parentela fu negli ultimi anni uno dei più solidi amici delCapo del Governo tedesco; egli fu l'uomo sul quale Adenauer potè sempre contare quasi eie- camente. A giudicare da dichia- razioni fatte da Donnelly, nei trenta giorni da che si trova in Germania, egli non è per- sona altrettanto facile. L'afflusso di profughi dalla zona orientale a Berlino Ovest, continua ininterrotto ed è cosi abbondante che il Ministro per le questioni pangermaniche Jacob Kaiser, ha sentito il do- vere di rivolgere una parola ai jtedeschi dell'Est. In un radio-1 discorso trasmesso oggi dalla stazione berlinese, egli li ha esortati a non decidersi alla leggera per la fuga, giacché cosi moltiplicano le difficoltà della Repubblica e producono nel suo assetto economico e sociale proprio quei disordine che corrisponde ai desideri dei comunisti. I profughi politici saranno sempre accettati e protetti; gli altri però, ha detto Kaiser, rimangano di là del isipario d, forro flncnè possono j« fton abbandonate la zona! \ y ha esclamalo Rìmanete n|,te nostra terra tedesca Il discorso di Kaiser lascia capire che il Governo di Bonn si preoccupa anche del progressivo assottigliamento delle schiere della Resistenza nella Germania orientale. Quanta più gente che non accetta il regime comunista abbandona il suo posto, tanto più facile diventa per i comunisti convertire il resto della popolazione. e. a. ***