Gli azzurri difendono oggi a Parigi l'ultimo titolo mondiale di ciclismo

Gli azzurri difendono oggi a Parigi l'ultimo titolo mondiale di ciclismo Gli azzurri difendono oggi a Parigi l'ultimo titolo mondiale di ciclismo Sacchi, Morettini e Pinarello impegnati nella gara velocità dilettanti (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 29 agosto. Giortwtn di riposo ni campionati del mondo dopo l'assegnazione dei primi due titoli. Doveva essere una giornata gioiosa per gii azzurri, che i pronostiri della vigilia indicavano rome i più adatti a rivestire la maglia iridata dell'inseguimento, ed invece, la pattuglia italiana ha passato tristemente le sue ultime ore parigine in attesa del treno chi questa sera l'ha riportata in patria. Solo Sacchi, Morettini e Pinarello, i tre velocisti dilettanti ancora in gara, si so no fermati nella capitale francese: gli altri hanno preferito andarsene come se il terreno scottasse loro sotto i piedi. I giornali di Parigi, smaltita la sorpresa causata dalla sconfìtta azzurra, dedicano pagine intere al fenomeno Patterson. definito il Coppi della pista o lo Zatopek del ciclismo, r alla rivelazione Van Hrusdrn, il giovane elettricista di Amsterdam di cui nessuno fino a quattro mesi or sono aveva nnco>a sentito parlare. E negli osmi na ai due vincitori cercano, senza riuscirvi troppo, di chiarire i mnfii't che hanno generato l'improvviso crollo italiano. Dose sbagliata Lo stesso commissario tecnico Costa quando qualcuno gli chiede una spiegazione, una spiegazione qualsiasi, allarga sconsolatamente le braccia rimandando gli interlocutori di rettamente agli interessati. E nemmeno De Rossi e. Bevilacqua sono in grado di tradurre a parole che cosa sia successo ieri sera al Pare des Princes, che cosa sia capitato ria menomare in modo così impressionante il loro rendimento. Forse l'esagerato timore degli ai:versori, forse, almeno per Bevilacqua, lo sforzo ripetuto nella tripla semifinale con Gillen. forse per tutti e due una eccessiva o mal dosata porzione di eccitanti che non è riuscita a produrre i suoi effetti al mo mento giusto. Nessuno si allarmi, nessuno si scandalizzi, sicuramente anche Patterson e Van Heusden hanno corroborato il proprio fisico con le. solite pastigliette. Con ogni probabilità, però. De Rossi e Bevilacqua non erano in con tupRldnsdildizioni morali e materiali adat-\ te. E' una ipotesi naturale, è una ipotesi che spiegherebbe però l'improvviso crollo di De Rossi, il quale ha segnato nella finale il tempo di 5'S1", quando nei giorni precedenti il ero nometro si era fermato per lui su un ottimo S'ttS". Nel gioco delle cifre, il tempo di Van Heusden nella final. «ladsdflOS ii».si olandese, maestro di regola ntà, l'ha ripetuto in entrambe tle prove che ieri sera lo han- {no visto in gara. Per Bevilacqua, poi. il discorso è un po' diverso: l'apprensione dell'incontro con un "ampione cosi completo come Patterson ha trovato facile preda in un atleta non certo al [punto giusto di forma. Il te-(neto, quest'anno, ha tradito c/ii]si aspettava da lui l'oramai abituale miracolo del massimo rendimento ai campionati del mondo: ni sul circuito del Lussemburgo, infatti, ni sulla pista del Pare des Princes il no-1 stia corridore e stato all'alte»- iza della sua fama. E non si può neanche tirare in hallo la oramai trita e ritrita questione dell'atleta che partecipando alla prova su strada e a quella su pista si trova handicappala nell'una e nell'altra gara. Lo stesso Bevilacqua l'anno scorso si piazzò nel gruppetto di testa a Varese e conquistò il titolo sulla pista di Milano battendo Koblet. Questione di forma, ripetiamo. Nel 19R1 c'era; nel 1952 c'era ancora, ma offuscala, senza splendore. Contro un Patterson lottare in simili ,condizioni equivaleva a per- ■ derr. 1 Chiusele discussioni per l'in-\seguimento, i campionati stan-\no oramai veleggiando verso la\hiusura. Restano da disputare j le semifinali e h finali della\velocità in programma perdo\cercare di far fuori Mockridge che è l'avversario più pericoloso; Sacchi deve invece riticere i nervi nella lotta contro Cox e Peacock che. manco a farlo apposta, è proprio l'in\glese che lo ha battuto nei mani e la finale del mezzofon-ì rfn che si correrà donumica. ! Per domani abbiamo tre no-\mini in gara per i dilettanti due. Morettini e Pinarello. si batteranno contro Mockridgi lnella prima semifinale, mentre Sacchi incontrerà Peacock e'Cox nella seconda. Gli italiani1 non hanno un compito facile: |Morettini e Pinarrllo debbono «quarti» di ieri sera dopo aver- : 1lo notevolmente danneggiato. (,. , ,, 1Le semifinali ed il recupero (avranno una funzione di gran-, de importanza per l'assegna- ndel titolo, per il quale,-Gscartati Pinarello e Peacock crestano in corsa due italiani j„r „„„,,„;;„„; c„ „rìv,iHimn \due australiani. Se ncll ultimo (sprint a tre saranno di scena, 2 Ver esempio. Sacchi e Uoret- Mtini contro Mockridge, con ogni 1probabilità si potrà ripetere i/|Htrionfale risultato di Milano: se invece contro Sacchi vi saranno, per un'altra ipotesi, Mockridge e Cox, per noi cominceranno i guai. 1 guai che ci porterebbero ad un ritorno desolato, senza nemmeno una di quelle tre maglie iridate coii cui siamo partiti da casa cita professionisti, dove Harris, l'atleta freddo e metodico Harris teme Derksen Meno incerto si presenta, invece, il campionato nella velo- può confermare la sua superiorità. L'inglese, però, non è del tutto sicuro, ed ancora oggi dichiarava: < Mi sento più forte, ma la formula delle prove a tre, piuttosto antisportiva, si presta ad ogni sorpresa. Fra tutti temo Derksen, il migliore, secondo mf, dr.aH avversari >. Derksen « — aggiungiamo noi — Patterson, le cui azioni sono in rialzo. Se ha vinto ieri un titolo con quel po' po' di lavoio tra quarti di finale del- la velocità', semifinale e finale dell'inseguimento, domani che 1 avrò solo da sbrigarsela con lo \sprint u „„„ sp1into può dav\ver0 riuscire pericoloso. L'an\straHano, comunque vada, rej ,v,a ,„ finura „ sensazione di mEpkcve1AilBiètcsdmis\qHesti campionati del mondo,|r\durante , qìmli htt 0>,enutfì |rì formidabili risultati, meni re 1 f! l'olandese Van Heusden ha ac [\co„tcnlato d„ snìo qun)lti „,,. I" davano in cerca della € rivela -ione >. L'occhialuto dilettante lfl slatn (»umc0 uomo nuovo che sfa riuscito a far strabiliare; 'Patterson e stato il concorrali1 te-colpo di fulmine. De Rossi |f Bevilacqua, anche se hanno sbaglialo tattica logorando ed s esaurendo la propria resistei! za nei primi chilometri, non hanno perciò lottato contro delle ombre. Può essere anche questa una consolazione. Può essere anzitutto il motivo vero e non 'tanto nascosto di una improvvisa coppia di sconfitte. Ecco la formazione delle semifinali di velocità: Dilettanti: prima semifinale: Mockridge. Morctlini, Pinarello; seconda semifinale: Peacock, Cox, Sacchi. Professionisti: prima semifinale: Harris, Van Vliet, Platina-: seconda semifinale: Patterson, Senfftleben, Derksen. Gigi Boccacini o csngdrnc

Luoghi citati: Bevilacqua, Lussemburgo, Milano, Parigi, Varese