17 persone a giudizio

17 persone a giudizio li A "«Atf-» DELLE BANCHE ?» 17 persone a giudizio Imputate di associazione a delinquere e di numerosissime rapine in Piemonte, Emilia e Lombardia Bologna, 26 agosto. Il giudice istruttore doli. Di Santo lia rinvialo a giudizio della Corte d'Assise di primo grado di Bologna 17 persone appartenenti ana cosiddetta « gang delle banche j> o « banda dei milanesi », specializzata in rapine a istituti» bancari, yuesia pericolosa masnada di malviventi compi audaci rapine in numerosissime banche di piccoli paesi del Piemonte, dell'Emilia e della Lombardia. Dalla liliale della Cassa di Risparmio di Frugarolo (Alessandria), i gangalera, armali e mascherati, asportarono, il li) aprile lilóO, quasi -RH) mila lire; il 17 maggio, dalla liliale di Carpignano tìesia, dalla Banca Popolare di Novara oltre 3 milioni; li lu giugno, vicino a Buscale (Milano; strapparono all'impiegato Pietro Donati, die per conio della Banca di Legnano portava con sè sulla motoleggera 3 milioni e mezzo, una borsa conlenente mezzo milione; la notte del 18 giugno a Homerio, presso Bologna, tu rapinala la Lambretta a Luciano Forlani e alla sua Manzala; a Sermide (Mantova), il 4 luglio, furono rapinati % milioni e mezzo all'agenzia della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde; il giorno successivo un milione e 900 mila lire furono rapinate alla liliale di Lu Monferrato della Cassa dì Risparmio di Torino. La polizia si convinse, ben presto, che le vane imprese erano dovute a un'unica banda di pericolosi malviventi. La Questura di Milano potè accertare che ne facevano parte il 32enne Carlo Maggi, di Pavia, il 24enne Nereo Lodigiani, di Borgonuovo Voltione (Piacenza), il Bienne Sandro Aiata, di Castel San Giovanni (Piacenza): quest'ultimo, arrestato, confessava di avere preso parte alla rapina di Sermide insieme col Maggi, e certo « Carlo z, poi identillcato per il milanese Enzo Marastoni, di 2'J anni. Mentre proseguivano le indagini, un'altra rapina veniva commessa il 19 agosto ai danni della liliale di Secugnano della Banca Provinciale Lombarda, la quale subì un danno di mezzo milione. Il 30 agosto un analogo colpo veniva attuato presso la liliale di Sale, sempre della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde: il bottino fu di due milioni e mezzo. Un'altra rapina si dovette, Infine, lamentare a Sant'Ilario d'Enza, con un bottino di oltre mezzo milione. In quetn'ultima impresa, però, 1 malviventi lasciarono tracce che permisero alla polizia di stabilire che la sede era in Emilia. A Bologna, nella casa dì Maria D'Addario, la notte dell'8 ottobre, veniva catturato il Marastoni, 11 quale tentò Invano di fuggire da una finestra Alla stessa casa bussò, poco più tardi, un giovane, che alla vista degli agenti tentò di fuggire: ma fu arrestato e identificato per il 27enne Nullo Po¬ ni, di Forlì, altro componente della banda, che rivelò che il suo recapito era nella casa di certa Maria Gasperini, presso la quale fu ritrovato anche 11 Lodigiani. Furono rinvenute, inoltre, in casa della Gasperini armi, carte topografiche, oggetti d'oro, e una lamiera di ferro da cui 1 banditi traevano il materiale per fabbricare le targhe false da applicare alle automobili di cui si servivano per le rapine. Nella casa di certa Brunacci. di Firenze, furono poi arrestati i milanesi Ugo e Siro Carmagnola, e, successivamente, vennero arrestati I correi Luigi Quartirolo, Luigi Mozzi e Giovanni Mazzocchi, tutti da Castel San Giovanni. Proseguendo le Indagini, la Questura di Milano arrestava il 22enne Franco Passolunghi, di Castel San Giovanni, e il 30enne Sabino Porcari, pure di Castel San Giovanni. Vennero, infine, incriminati anche la 23enne Liliana Rossi, di Bologna, Il 28enne Andrea Passione, di Castel San Giovanni, Il 28enne Giovanni Vescovi, di Pavia. II 41enne Rinaldo Cardi, di Milano, e il 62enne Giacomo Maniero, di Serravalle. A conclusione dell'istruttoria, il dott. Di Santo ha rinviato a giudizio tutti i nominati, meno il Passione e il Vescovi; il primo perchè già giudicato per la rapina contestatagli e 11 secondo perchè assolto per insufficienza di prove. Tutti dovranno rispondere di associazione a delinquere e di partecipaziono a diverse rapine, meno la Rossi e la Gasperini, imputate di favoreggiamento personale, e il Mantero, Imputato di ricettazione continuata.