I dilettanti disputano oggi il campionato mondiale ciclistico di Vittorio Varale

I dilettanti disputano oggi il campionato mondiale ciclistico CRONACHE DELLO SPORT I dilettanti disputano oggi il campionato mondiale ciclistico 1 corridori dovranno percorrere dieci giri del circuito pari a 175 km. - Hanno punzonato 95 concorrenti - Giunto a Lussemburgo anche Bartali che ha compiuto ieri un allenamento di 80 km. (Dal nostro inviato speciale) ,gLusRemburgo, 22 aposto, GrQuesta che telefoniamo è la dcronaca dello vigilia che tire-1 cede le. due giornate deicani-''0pionati mondiali su strado Do-1-"menica mattina a quest'ora si tileggerà attraverso quali vicen- ade è stata disputata e do quale,»corridore e. stata vinta la nro-\HHeiJit^n^?-^^/Z,l^,"l'/f" e* aV„mavverta Iutieri, per la corsoi va to avverrà lunedi p dei professionisti. Per oggi erano in programma, come dire, tre .cerimonie. Al mattino: congresso dell'U.C.I., piombatura delle biciclette e distribuzione dei numeri ai dilettanti; al pomeriggio: uguali operazioni riguardanti i professionisti. Un passo indietro. Come stiamo a tempof Piove ancorai No, non piove più. Quando stamattina abbiamo spalancato la finestra, le vie, le piazze e i tetti di Lussemburgo apparivano sì, tuttora bagnati per il diluvio caduto tutto ieri e durante la notte, ma il cielo era, almeno per una fetta, sgombro di nubi. Da quel pezzettino di sereno filtrava un solicello timido e incerto, che ogni tanto scompariva. Cosi si è andati avanti tutta la giornata, fino a che, all'ora in cui telefono questa corrispondenza, nuovamente il cielo si è chiuso, mentre ha preso a soffiare un vento fresco che pcr domani non promeffe nulla di buono (nulla di buono, s'intende, per l'impresario del circuito, per gli spettatori, per i giornalisti che dovranno stare allo scoperto, e per quei corridori che non si adattano al maltempo, giacché per gli altri — e sono parecchi dei vostri, dai dilettanti Ciàncola, Nencini e Bruni, ai professionisti Magni, Bartali, Minardi e Bevilacqua —., la pioggia il vento e il freddo saranno i benvenuti), I lavori del Congresso II congresso, novantesimo nella storia dell'Union CicllBte Internationale fondata 52 atmi fa, e detto anche dei « campionati del mondo * pcr distinguerlo da quello di « primavera*, ha avuto luogo al Circolo municipale, ed è stato dichiarato aperto alla presenza del giovane Granduca Giovanni, principe ereditario del Lussemburgo Partitosene tra gli applausi l'augusto personaggio, abbiamo gettato uno sguardo circolare nel salone, contandovi esattamente 7» delegati, rappresentanti di 27 federazioni facenti parte dcll'U.C.I. — e fra essi uno venuto dal Giappone, uno dall'Uruguay, «no dal Libano, e altri da altri Paesi pur essi lontani. C'era anche il delegato dell'ente che nella Germania occidentale dirige l'attività ciclistica, e che sia dispu tondo alla Svezia e al Brasile l'incarico di ospitare i compio nati mondiali del '5!, (quelli dell'anno venturo sono già stati assegnati alla Svizzera). La U.V.I. era rappresentata dal suo capo, Rodoni, che nella sua qualità di vice presidente dell'U.C.l. sedeva al tavolo d'onore alla destra del presidentisSimo Joinard, e itagli altri delegati Bina, Malinvcmi, Rollc e Caldirola. Dire che i lavori svolti dal congresso (durato .fi minuti compreso il tempo pcr la lettura delle relazioni inorale e finanziaria) siano stati molto importanti e sostanziali, non sarebbe esatto. Contrariamente a quanto era stato assicurato ai giornalisti l'altro ieri, le proposte suggerite dalla Commissione tecnica sono state soltanto annunciate, rimandandone l'esame e l'approvazione al congresso di primavera, che si terrà a San Sebastiano, in Ispagna. Si è poi proceduto all'approvazione del nome del giudice d'arrivo per tutte le prove su strada e su pista (il francese Dupin) e dei vari commissari di gara (fra essi, due italiani), il presidente Joinard ha ricordato che ancora quest'anno dovrà essere rispettato il principio della corsa strettamente individuale, rimandando al futuro — dopo attento esame — la possibilità di ammettere il < gioco di squadra*; ed ha ammonito che per la corsa di mezzofondo dietro allenatori che si svolgerà a Parigi a chiusura dei campionati, i due giudiciarbitri, nelle persone degh fiXcampioni mondiali Paillard e Linart sono muniti di ampi poteri per stroncare sul nascere ogni «combine» fra i concorrenti al doniti di terzi. Usciti all'aperto, andammo a dare un'occhiata al raduno dei dilettanti, in una piazzetta dietro il Municipio. Terminato il torneo /Ielle chiacchiere, assai più ci interessava rivedere gli « azzurri * lasciati ieri nel loro eremo di Mondorf-les-Bains, e far conoscenza con i loro avversari di domani. Fra costoro, abbiamo visto il belga Noyelle. vincitore ari Helsinki: uno spilungone biondo e spettinato, dagli occhi infossati nelle orbite: abbiamo rivisto i messicani, che debbono aver molto sangue indio nelle vene, tanto lo danno a vedere nelle fattezze e nel colore della pelle; ma la palma della novità — e della curiosità generale — è spettata ai giapponesi. « Con una gamba sola » I ciclisti del Sol Levante che già hanno partecipato, senza troppa jortuna, alle Olimpiadi, sono quattro personaggi di media statura; il più anziano conta. 21 anno e il più giovane 17. Viaggiano accompagnati dalla se gretaria della Federazione nipponica del ciclismo, dimo sfratasi abbastanza generosa nel dare informazioni ai piornalisti. Da essa abbiamo appreso che il migliore dei quattro è il nominato Kihoe Tornio ha — che significa < Collitia del tesoro* —; egli ha vinto finora, un centinaio di gare una rielle quali nelle Nuove Ebridi, dove è andato a stupire quegli indigeni. In assenza degli indiani, che quest'anno non si sono presentati benché iscritti, chissà se torcherà ratantubtoItmebqin\fdffbfFnScgbdcabaAsmulcc giapponesi di far ria < lanterne srosse *, oppure ad aìtri venuti] da oltre ormilo. i Certo, come, dicevamo ieri, la '0"" Pcr 1(1 successione di Ghi-[""" snr" assai asPra fra ' con- tinentalt, e assai aperta. MoltiAu anc'" /"», »« stranieri, riten-\ »0"0 la vittoria belga ad'sHclslnki u dovuta soprattutto]l"ll"- sorpresa, e che special-{pmente gl'italiani possono aspl-ì- ■;. '.,• rare alla rivincita. Che gli tazzurri* abbiano il morale cealtìssimo, è un fatto, anelli sci.non lo dicono. Sono arrivatiitutti assieme, provenienti in-, bicicletta- da Monriorf: 40 chi-\tornitii fra andata c. ritorno.UIl commissario tecnico Proict-] t. li accotnpaqnava. naturai-] mente dicendo ad ognuno di] essi: < Vincerai con una gam-lba sola*. Anche il trentacin-] quenne svedese Snell, campio-\ne mondiale di quattro anni fa, si è pronunciato a favore della vittoria, d'un italiano. Ma, forse, l'avrà detto crcdetirio di farci un piacere. Tutti in gamba, e fiduciosi nelle proprie forze, i sci azzurri. Neanche Fantini, il giovanissimo abruzcse recluta delle corse internazionali, appariva emozionato. Stamattina, alle 9 dormiva ancora, e ce n'è voluto pcr svegliarlo. A chi veniva da Monriorf abbiamo chiesto notizie fresche dei professionisti. Ci è stato confermato che Bartali vi era arrivato in taxi da Lussemburgo alle 8 del mattino, dopo aver dormito in vagone tetto. Appena entralo all'albergo, il svecchio* — che contrariamente al previsto appariva di umore allegro — consumò una leggera colazione, e irta in bicicletta a far conoscenza col circuito. Prirna di saltare in sella, disse: —Per via ricl mal tempo non ho potuto allenarmi in Toscana come speravo, Ci .sono stati dei nubifragi spaventosi. — A mezzogiorno era di ritorno, dopo aver percorso un'ottantina ri, chilometri, Anche gli altr, * azzurri > salvo Bevilacqua che dopo la lunga sgroppata d, ieri sotto la pioggia ha preferito riposare -sì sono portati sul percorso, ,„ e„..j~ „j.z ..... ' „„n,.„ compiendo ehi tre. ehi quattro, e anche, come Magni, cinque .airi. Nel pomeriggio hanno riposato fino alle 5; poi, tutti in gruppo, accompagnati ria Binda, sono venati a Lussemburgo Un bicicletta. C» nrr;v«fn KnliW 6 n"1*»10 i\UDier Pochi curiosi, e di contegno\assai riservato, si erano radu-■ nati all'ingresso della piazzet ta l>cr salutare, i «re del peria te >. Neppure i campioni loca li, da Dicderich a Goldsehmidt. si sono ineritati un applauso a\scena aprrta: appena il loro'\nome, mormorato a mezza voce. Noi ci siamo rimasti più di tre ore, e quando ne siamo venuti via perchè s'era fatto buio ed eravamo intirizziti, e ci dolevano i piedi e la schiena pcr tutto quel tempo passato senza esserci potuti sedere, J/S professionisti risultavano aver ritirato il numero. Fra gli Assi, ncssun'assenza. Kubler è arrivato questa sera tardi, ed è anelato direttamente all'albergo; ha fatto sopire agli organizzatori che ritirerà il numero di gara domani mattina. Ogni tanto i gendarmi ci spingevano delicatamente fuori della piazzetta, forse perchè non ci accorgessimo dell'organizzazione davvero primordiale con la quale ci sembrano preparati questi campionati. d u { ar"""-""a !ì>a, Non vi dico la fatica che ab-ihinin dovuto affrontare per prorurarci l'elenco dei punzo- , nati; ci è toccato copiarlo da nti foglietto incollato al muro, \ Ma noi, e gli altri giornalisti, ritornavamo all'attacco, e po- -levatilo avvicinare i corridori,'e parlar loro. Naturalmente [non era il caso di intervistarli 'a lungo, magari chiedere se speravano di vincere. Ci bastò [scambiare un saluto con Bo- j bet, coti Vati Stccnbcrgen, con iRobic. Com'è sua abitudine,] Schottc ci strizzò l'occhio al primo vederci. Il due volte ex-\campione del mondo, faceva davvero impressione per il modo trasandato col quale era vestito: un paio di calzoni sbrin¬ toppata ai gomiti, senza calze e,in testa,un berrcttaccio unto e bisunto. Molto ammodo, invece, direi eleganti nelle loro nuovissime tutc azzurre, i sei italiani han no prodotto un'ottima impres sione. Apriva la marcia Bar tali, sulle spalle del quale è na titralmente caduta la prima pe sante manata d'un connaziona le appostato all'entrata della piazzetta. Giornalisti di vari Paesi si sono subito affollati attorno ai nostri corridori, e a Binda, tempestandoli di do maiide. Noi ci siamo limitati a chiedergli se non v'era, niente di nuovo., se stavano tutti bene: ed avute risposte afferma live, H abbiamo lasciati tran quilli. Un nostro collega, però, ad ognuno ha domandato chi, a suo giudizio, domenica potrebbe vincere. Giacché ci eravamo anche noi, sul nostro taccuino abbiamo segnato lo seguenti risposte: Magni: vince rà Kubler; Bevilacqua: vince rà Schotte; Bartali: non lo so; Petrucci e Minardi: tutti, possono vincere; Albani: lo penso, ma non lo dico. Vittorio Varale Burtali nell'alien amento di ieri » Lussemburgo (Telefoto)