E' morta a 92 anni la conlessa Greffulhe

E' morta a 92 anni la conlessa Greffulhe USTA AFFASCINANTE E' morta a 92 anni la contessa Greffulhe (Dal nostro corrispondente) Parigi, 22 agosto. In un albergo di Ginevra, dove era andata da qualche giorno per incontrare alcuni scrittori suoi amici, con i quali avrebbe dovuto fondare una grande rivista internazionale di arte e di letteratura, è morta ieri colei che per quasi un secolo è stata la donna più in vista di Parigi: la contessa Greffulhe. Era nata nel 1860 in una delle più illustri famiglie francesi; suo nonno, il principe Caraman-Chimay, era figlio in seconde ndzze di Madame Tallien. Egli aveva sposato la figlia di Napoleone I e della contessa De Pellaprat. Maritata a 18 anni col conte Greffulhe, la contessa aveva fatto del suo magnifico palaz- ?.0..c!!.S.U!,dAsiO.rfJun.c.e.?ì™intellettuale e mondano unico in Europa. Fra il 1878 e il 1939 -iV—! _, _i- si può dire che non ci sia stato sovrano di passaggio a Parigi che non sia andato a trovarla, e insieme ai re e agli imperatori in incognito nei suoi saloni s'incontravano i più famosi scrittori, artisti e scienziati. Edmond de Goncourt parla spesso nel suo Journal della contessa Greffulhe, per la quale egli aveva una vivissima ammirazione. Ecco come la descrive: «Nella stanza rischiarata a giorno, la contessa arriva quasi subito, scollata, in un abito nero con una specie d'ali svolazzanti dietro di lei, pettinata con i capelli molto rialzati sulla testa e sormontati da un gran pettine di tartaruga bionda, la cui corona a palle fa come un emblema araldico. Là, in mezzo a quel mobilio di un altro secolo, l'ovale delicato del suo pallido viso, i suoi occhi neri, dolci e profondi, la sveltezza della sua alta persona, le danno qualcosa di una apparizione, di un seducente e sorridente fantasma ». Della contessa Greffulhe è stato detto che ha gareggiato vittoriosamente in bellezza e in eleganza con le donne più belle e più eleganti di almeno tre generazioni, ed è certo chc pochi uomini l'hanno incontrata senza subire in qualche modo il suo fascino: in alcuni essa ha acceso irresistibili pas sioni, in altri un amore devoto e rassegnato che si è mantenuto fedele per tutta la vita. Marcel Proust, che aveva parlato con lei soltanto due volte, ne rimase così colpito da farne uno dei principali personaggi della sua opera, quello della duchessa di Guermantes. La contessa è stata anche una pittrice tutt'altro che trascurabile, almeno nel panorama della pittura accademica dell'Ottocento: una delle sue tele più note è il ritratto della regina Elisabetta del Belgio, che fu più volte sua ospite a Parigi. Essa però era in grado di giudicare entro i suoi giusti limiti la propria pittura e non le attribuiva perciò troppa importanza. Era invece entusia- ista delle opere dei grandi ar|tlsti che le erano vicini e fa- ceva di tutto per diffonderne 11-' „„„„ Uà conoscenza: a lei si deve infatti l'organizzazione della prima grande mostra degli impressionisti francesi a Londra nel 1914. Era anche presidentessa della società delle grandi audizioni musicali francesi e membro attivo di vari istituti scientifici: è col suo aiuto che Branly, ospite nel suo castello di Bois-Boudran, potè effettuare i primi esperimenti di telegrafia senza fili. Neppure ora che aveva compiuto 92 anni e non poteva più camminare senza un aiuto, la contessa aveva rinunciato alle sue straordinarie attività. Durante l'occupazione tedesca, nei saloni dove ormai non veniva a trovarla quasi più nessuno, passava le giornate in una poltrona a ruote, riscaldata con bottiglie d'acqua calda, e dedicava tutto il suo tempo alla organizzazione di opere di beneficenza. Ultimamente aveva incominciato a scrivere le sue memorie, ma non si sa se abbia avuto il tempo di finirle. S. V.

Persone citate: Bois, Edmond De Goncourt, Elisabetta, Greffulhe, Marcel Proust, Napoleone I

Luoghi citati: Belgio, Europa, Ginevra, Londra, Parigi