Un ragazzo asfissiato nell'inferno d'una botte

 Un ragazzo asfissiato nell'inferno d'una botte Tragedia in una famiglia di mezzadri Un ragazzo asfissiato nell'inferno d'una botte Il fratello salvato a stento - La madre impazzisce Canale, 21 agosto, (e.d.a. ) Il parroco di San Maurizio di Conzano, reverendo don Pietro Bisoglio, verso le ore 20 di oggi faceva telefonicamente richiesta alla Croci' Rossa di Casale dell'urgente invio di una autolettiga alla cascina denominata «Colma di Oorimiano r. dov'era accaduta una grave disgrazia, e prov vedeva per uguale segnalazione al maresciallo Gnglianell,. coman- dante la stazione dei carabinieri rli uccimiano. Il sottufficiale dell Arma ed 1 militi della Croce Rossa in meno ; di nenia minuti giungevano sullposto, dove si svolgeva una tragi-; ca scena. Mentre alcuni contadini tentavano di prestare soccorso adi una donna che pareva in preda| alla follia, don Bisoglio. aiutato|da gente del luogo, stava impri- mendo ritmici movimenti alle braccia di un uomo sulla trentina per rianimarne la respirazione; | poco discosto, un gruppo di don-jne piangevano dinanzi alla salmal d'un quindicenne. Si trattava d!htre membri d'una stessa famiglia: la madre Giovanna Tonè marita-lta Zago. e di due suoi tigli: Luigi di anni 31 e Rino di anni 15. Era | aeeaduto che verso il tramonto il mezzadri della «Colma di Occi-j miano » - la famiglia Zago è ori- ,lnn do''° l'altro, i due fratelli: >Prima Rino, subito accasciatosi bocconi sul fondo della botte e T0' ,l| <™ tclso £^^£^«1^1 pulizia dei vari vinari in previsto- ne della prossima vendemmia. ' In ima botte doUa ^Parità di. 50 ettolitri si erano introdotti,1 tempo di lanciare un grido, radendo poi egli pure, colpito come il fratello da esalazioni venefiche. In loro soccorso si fece calare, legato con una fune, il Bienne Bruno Genovese, vicino di rasa degli Zago, ma sentendosi egli pure mancare le forze, aveva invocato aiuto e veniva estratto subito. Aiutato dal pa dre dei pericolanti. Argo Zago à . f ann| j. Genovese sfondò £ , , d| ^ria „ dj irconc la bottei' cosicché i due fratelli po terono essere estratti, ma il più giovane era già deceduto. Il maK„ìon. dava invece ancora se„ni di vita L'arrivo sul posto del reveren ao Don Bisoglio fu provviden zjai,,, poiehò la respirazione ar unciale subito praticatagli riuac) a salvarlo. Dalla rasa, dove attendeva alle faccende domesti che, accorse la Giovanna Tonò, che alla vista dei figli fu presa da un accesso di pazzia. La madre ed il tìglio Luigi sono stati trasportati all'ospedale di Casahe: la prima colpita da forte choc nervoso, il serondo ancora intontito dalle esalazioni, ma ormai fuori pericolo. Sulla cascina «Colma di Occimiano» sembra incombere un tra¬ Kjro destino. Infatti, il 16 giugno 1927 un bimbo di 5 anni — Vin- >he questa sera ha troncato la vita al ISenne Rino Zago e per poco, non è stato fatale anche al 'ratc,,° Lul^ SS-Jlt^>^£"&££ ™Zo stagno vicino alla cascina. Il padre di lui, Felice, morì 58en- ne il 3 ottobre 1042 vittima di un infortunio identico a quello

Persone citate: Argo Zago, Bisoglio, Bruno Genovese, Pietro Bisoglio, Rino Zago, Zago

Luoghi citati: Conzano, Occimiano