Mossadeq in grave pericolo tra l'urto di due fanatismi

Mossadeq in grave pericolo tra l'urto di due fanatismi Pattuglie e carri armati nelle vie di Teheran Mossadeq in grave pericolo tra l'urto di due fanatismi Il partito comunista dei Tudeh ha molte diramazioni nella burocrazia e nell'esercito - I nazionalisti musulmani non rifuggono dall'azione diretta iiiiimiiimiiiiimimiMiiiiimiiiiiiiiiimiim (Nostro servizio speciale) Teheran, 21 agosto. La rcimpostazionc della legge marziale ha dimostrato che i pieni poteri concessi dal « Majlis > al premier Mossadeq non costituiscono affatto la soluzione del problema persiano, poiché nella vita del Paese si agitano forze le quali contano effettivamente molto di più delle leggi emanate dal Parlamento. Queste forze sono l'estrema sinistra e l'estrema destra dello schieramento politico, il partito dei Tudeh e la corrente fanaticamente musulmana e tradizionalista la quale fa capo a Kashani, il leader consultato ieri, non si sa con quale risultato, dall'ambasciatore americano. E' comunque considerato cattivo segno che il rappresentante degli Stati Uniti abbia ritenuto necessario recarsi a conferire con chi aveva detto recentemente di trovare < superflua > to permanenza delle missioni tecniche americane in Persia. Kasharii ha soltanto da pochi giorni una posizione ufficiale nel Paese, da quando cioè è stato eletto presidente del Majlis, e la sua politica è altrettanto anti-occidentale di quella del partito Tudeh. L'abolizione della legge marziale, che era stata decretata il 1S agosto subito dopo che a Mossadeq erano stati conferiti i pieni poteri per sei mesi, è durata così esattamente solo otto giorni. 1 conflitti fra elementi « Tudeh » e quelli qualificati < fascisti » e che si potrebbero forse identificare meglio come anti russi (sono quelli stessi che hanno recentemente danneggiato locali della Ambasciata sovietica provocando una protesta di Mosca a Teheran) da una parte, le sassaiuole contro automobili ed esponenti americani dall'altra, hanno consigliato il ritorno allo stato di emergenza e a un nuovo cambiamento nei dirigenti della polizia. A nuovo capo della polizia stessa è stato nominato il generale Kamal, la cui energia diede buona prova lo scorso anno quando venne i»il'iato ad Abadan come Governatore militare e riuscì a stroncare i disordini che minacciavano di far accompagnare l'evacuazione del personale britannico della Anglo-Iranian con manifestazioni sanguinose. Un altro generale, Reza Azimi, è stato nominato Governatore militare di Teheran: la nomina, annunciata stamane, era già effettiva da ieri sera e nel corso della notte, secondo le sue disposizioni, sono state rafforzate nella capitale le misure di sicurezza. Autoblindo e pattuglie armate conferiscono di Hitouo a Teheran l'atmosfera dello stato di assedio. E questo contrariamente a quanto era staio detto ieri sera nel primo annuncio governativo, avrà la durata non di una settimana ma di due mesi. Non occorre essere pessimisti per constatare che il clima politico persiano va continuamente peggiorando ed è abbastanza significativo il fatto che oggi il cognato dello Scià, Ahmcd Shafigh (marito della principessa Ashraf, sorella gemella del sovrano e attualmente all'estero) abbia rinunciato al suo ultimo incarico annunciando l'intenzione di stabilirsi all'estero. Shafigh si è dimesso dieci giorni fa da direttore della aviazione civile persiana. Egli probabilmente raggiungerà la moglie in Francia. Molte altre « fughe > — non è esagerato chiamarle così — si vedranno nei prossimi giorni, a giudizio degli osservatori. Circa l'azione dei Tudeh, il partito nominalmente soppresso e che domina di fatto la scena popolare persiana, le sue numerose infiltrazioni nella burocrazia costituiscono un grave pericolo di annullamento di quei pieni poteri che Mossadeq ha formalmente ottenuto. Il vecchio Primo Ministro, la cui scaltrezza politica non è contestata da nessuno, ha compreso bene il pericolo della situazione in cui si trovava stretto fra le agitazioni dei Tudeh e l'estremismo maomettano di Kashani, e si è affrettato a promulgare quelle riforme agrarie che, per quanto non così radicali come quelle annunciate in Egitto, costituiscono però sempre una vera rivoluzione economica nell'organizzazione feudale della proprietà terriera persiana. Ma per dominare la piazza gli occorrerebbero forze di polizia e dell'esercito assolutamente sicure. Ora non è un 7nistero che la infiltrazione dei Tudeh non si limita alla burocrazia, ma ha raggiunto anche i quadri militari. Si assiste cosi in Persia a questa situazione paradossale, che un partito messo fuori legge ha praticamente la possibilità di arrestare il funzionamento dello Stato. E le pessime condizioni economiche della Persia priva delle risorse della vendita del petrolio, con le casse dell'erario esauste, aggiungono nuove carte al giuoco dei Tudeh fra le masse. La sorte di Mossadeq dipende dalla reazione e dall'applicazione della sua riforma agraria, per ora limitata all'elevazione della retribuzione dei contadini nella ripartizione dei proventi dei raccolti, nonché dalle pretese di Kashani, il quale, non bisogna dimenticarlo, ha al suo servizio, nell'ombra, un'organizzazione che non rifugge dall'assassinio politico. d. 8.

Persone citate: Kamal, Kashani, Reza Azimi