Masetti e Armstrong si ritirano e vince McCandles su Gilera

Masetti e Armstrong si ritirano e vince McCandles su Gilera Emozionante disputo: dei G, P. dell'Ulster Masetti e Armstrong si ritirano e vince McCandles su Gilera (Nostro servizio particolare^ Belfast, 16 agosto. Corsa breve per Umberto Masetti, 11 sensazionale Gran Premio dell'Ulster. Partito in prima fila per ima lotta senza quartiere con Reg Armstrong, suo rivale nella corsa al titolo mondiale, il pilota di Parma già al primo giro doveva abbandonare per noie alla frizione. Cosi sembrava che Armstrong potesse aggiungere ai tri punti, e molti, ai diciannove ''he già aveva, lasciando inchio dato a quota sedici il giovane as so della Giiera, In effetti, a un giro dalla fin sua 500 con un vantaggio di tut ta sicurezza. La vittoria era dei Gran Premio dell'Ulster, l'ir-landese della Norton filava sulla mai sua. All'inizio del penultimo giro Keg si fermava ai box perdodici secondi, e faceva un rapi- dissimo «pieno». Con una granrisala diceva ai meccanici: «Tan- to per essere sicuro di arrivare >. Grande -agitazione fra gli irlan- \aesi ammucchiati alla curva di Mucamore. Aspettavano per accia- ! marlo prima che abbordasse l'til-timo giro. Ma Armstrong non sivedeva. Passava invece per la pri-l la rombante A.j.s'. di Jack BrPtt Partivano allarmatissimi rij ufficili di gara, trovavano Re- ginald Armstrong seduto sul ciglio della strada, una sigaretta pencolante dalla bocca, un amaro ghigno sul volto. Gli era saltata la catena. Brett, allora? Nemmeno Brett. L'uomo dell'Ajs doveva fermarsi per riparazioni a qualche miglio dal suo box. proprio quando seni- brava che avesse la vittoria in pugno. Riusciva a riparare la inac- e a ripartire .Ila ormai non j ,,oteva andare oltre il quarto po- i sto. Perchè davanti, velocissimi I verso il traguardo, erano tre pi- ■ U>«,^^0»^^ M£v« primi posti de) Gran Premio. Gli irlandesi del Nord acclamano stasera la vittoria del loro idei- V Jg- » mo,^s[\Z'"'Tl,m. ™, » Me Candles. detto familiarmcn- Lfl , Cromi(, y Pilotando magi stralmente la sua Giiera sul per I corso a lui notissimo. Me Can 1 die» ha preceduto ogni altro con- corrente al.traguardo del circuito di Clady, coprendo i quindici girl, pari a 247,5 miglia, in 2,28'54". Lo seguiva il neozelandese Rod Coleman, su A.J.S.. in 2,31'41"8. Media del vincitore 99.79 miglia orarie, di Coleman 97,95. L'industria italiana piazzava I due macchine nelle prime tre. Al terzo posto era infatti la M.V. Augusta di W. Lomas, in 2,34'1"8 alla media di 96,47. La M.V. ha|il vanto del miglior giro: lo ha:registrato Les Graham nella fase Iiniziale della corsa, con la m'odiai di 104,94 miglia orarie che demo-1 li va il primato stabilito nel 1950 dalla Norton di Geoff Duke. Mal anche Graham non ha terminato I la corsa: alla line del primo girolera in testa, ma dopo poco si è!dovuto ritirare. E così pure bai abbandonato Ken Kavanagh. I'as-| so australiano: 6 arrivato tran-1 quillo e sorridente dall'altra par-|le della pista, a piedi, La sua' Norton aveva avuto la pessima idea di fermarsi sul rettilineo di sette miglia, proprio dalia parte opposta ai box. ! Nel clan della Norton non si ideve essere di ottimo umore sta,sera: quattro macchine rivali ai j primi posti. Quarto infatti è ! giunto Jack Brett in 2,35'8" alla j media di 95,7s miglia orarie. Alla ,Norton non sono rimasti che il quinto e sesto posto, toccati rispettivamente a P. H. Carter in 2,37'21"4 alla media di 94,43 miglia orarie, e all'altro inglese John Surtees che ha copertoi! quattordici dei quindici giri Ini j2,29'44" alla media di 92,62. II tempo era ideale per la corsa, I il sole era velato e non abbaglia-j |va 1 piloti. Lungo le sedici mi-1 glia e mezzo del percorso, il più] affaticante del mondo per il suo i susseguirsi di strette curve, di ondulamcnti intervallati dal lun SO rettilineo dal fondo traditore, j ™° P^X^rWJo Arm-Iseguilo dall'australiano e da Lesprimo Graham. Al ' termine del giro passava primo l'in la M.V Augusta, seguilo a non più di trenta centimetri da Kavanagh e Armstrong vicinissimi. Coleman era indietro, al trentu-Qi.'l" nosimo posto. Gradualmente il ! campo si allungava e dopo 11 ri-'mpddronnade) campo Armstrong. Al ne di 165 miglia l'irlandei dava con Voi" su Jaek terilli- <■ siliBrett. [Intanto Me Candles rimontava ■ ima posizione dopo l'altra e si : portava al terzo posto, tallonato , da Coleman e Lomas. Questi due erano inijie^nali nell'unico auten- ■ tiro duello della corsa, che per I il resto vedeva la nella supremazia di Armstrong. Poi il colpo Idi scena duplice: prima Armstrong, quindi Brett sparivano dalla pista, e Me Candles Univa .facile yincitore di una delle corse più sensazionali che mai si siano ; viste a Clady. d. h. Ecco l'ordine d'arrivo del!,, j;ara 500 cmc. < un le inedie registrate in chilometri: 1. -Me Candles j Ili-landa) su Giiera in 2.2S 54" alla media oraria di km. 160,600; 2. i Coleman (Nuova Zelanda) su A.J.S. in 2,31'41"8; 3. Lomas Klran Bret.) su M.V. in 2,:il'l"8; li, Brett tGran Bret.) su A.J.S. 111 2.35"8; 5. Carter (Gran Breta (mai su Norton in 2.37 21 ": 6. Surtcss (Gran Brelagnai su .Vol¬ j ton, | fermato dopo 14 giri.

Luoghi citati: Belfast, Nuova Zelanda, Parma, Ulster