L'accensione d'un «bengala» fu la causa della sciagura

L'accensione d'un «bengala» fu la causa della sciagura Jasl tragica esplosione di Poli L'accensione d'un «bengala» fu la causa della sciagura Così ha dichiarato il proprietario della fabbrica, unico superstite del disastro e r i i l a - Frosinone, 13 agosto. Perdura vivissima a Pofi, piccola borgata in provincia di Frosinone, l'impressione suscitata dalla terrificante sciagura che ha provocato ieri la morte di sei persone, mentre un'altra giace tuttora in gravissime condizioni all'ospedale. Nei pressi della villa in cui è avvenuta la esplosione ha stazionato da ieri una gran folla di persone per assistere ai lavori che vigili del fuoco e militari dell'esercito hanno compiuto anche per tutto il pomeriggio di oggi per ricercare tra le macerie della casa completamente distrutta altre vittime che potevano eventualmente esservi rimaste sepolte dopo la tragica esplosione. L'opera intensa dei vigili e dei militari, ai quali si erano uniti numerosi volenterosi, ha dato' però esito negativo. Il triste bilancio rimane dunque quello già noto, ma si sono appresi, frattanto, altri particolari sulla paurosa scena che ha sconvolto il piccolo paese del Frosinate. L'esplosione che ha fatto crollare la casa in un attimo, come se fosse stata colpita da grosse bombe d'aereo perfettamente centrate, ha anche sconvolto il terreno circostante per largo tratto; e si deve al fatto che la villa distrutta fosse relativamente isolata dal resto dell'abitato se la sciagura non ha assunto più terrificanti proporzioni. Sebbene limitate, le conseguenze sono d'altronde spaventose. La casa è ormai soltanto un cumulo di macerie e la forza del l'esplosione è stata tale che un bambino, Ferdinando Mirchi, di dodici anni, ha trovato la morte mentre transitava dinanzi alla villa, a qualche decina di metri di distanza, per un grosso masso proiettato lontano. La casa era una modesta palazzina ad un piano e vi aveva sistemato, sebbene non autorizzato il suo laboratorio di fuochi artificiali un artigiano del luogo, il quale forniva Pofi e i centri vicini in occasione di feBte e ricorrenze religiose Ieri mattina verso le 11 avveniva Il disastro. Sul modo come la sciagura s'è verificata ha potuto dare sommarie notizie il proprietà rio della fabbrica di fuochi artificiali, Alfredo Galvano, che, unico superstite della sciagura è ricoverato all'ospedale di Frosinone. Ieri mattina, dunque, il Galvano stava allestendo una partita di fuochi d'artificio. Vi erano < girandole », « mortaretti », < bengala » già pronti in grande numero e allineati lun go le pareti dello stanzone che serviva da laboratorio. Mentre stava, appunto, eseguendo 11 suo lavoro, il Galvano provocò senza volerlo l'accensione di un cbengala»; e le fiamme e 11 fumo invasero subito la stan za. Il pericolo gravissimo era costituito dal fatto che, sul pa vimento del laboratorio era sparsa, sia pure in piccolissima quantità, la polvere pirica con cui erano stati confezionati i cncramdpAdssbbSitanmc c pezzi » già pronti; e il Galvano intuì immediatamente quel che stava accadendo. La polvere pirica sparsa sul pavimento avrebbe funzionato come una miccia provocando l'Incendio di tutto il materiale. E allora gridò: « Si salvi chi può » e fuggì verso l'uscita. Aveva appena percorso una diecina di metri fuori della casa, quando avvertì tre esplosioni che s'erano succedute a brevissimi intervalli; quindi un boato e il fragore del crollo. Seppe più tardi di essere stato investito da una certa quantità di grosse pietre lanciate in aria dall'esplosione; ma egl:' non sa ancora — perchè non si avuto il coraggio di infor marlo della tragica verità — che della sua villa, non rimane più nulla. Fra le altre il figliuoletto dì uno dei suoi aiutanti, Alberico Ticcinelli, il quale, quella mattina, aveva voluto accompagnare il padre al lavoro. Le altre vìttime sono: DI Pofi Erminia di Giuseppe, di anni 3; Ticcinelli Pasquale fu Giuseppe, di anni 46; Mesinoli Dario di Guido, di anni 28; Mozzacene Enrica fu Pasquale, di anni 40; Galvano Alfredo fu Antonio, di anni 45, gestore del laboratorio, ricoverato nell'ospedale di Ceccano in gravissime condizioni. a 111111111111111111M M M M111 ■ 111111111111111 [ 1111111 [ 11

Persone citate: Alberico Ticcinelli, Alfredo Galvano, Di Pofi Erminia, Ferdinando Mirchi, Galvano, Galvano Alfredo, Mesinoli Dario Di Guido, Mozzacene Enrica

Luoghi citati: Frosinone, Pofi, Poli