L'addio alla madre di un marinaio del «Fiume»

L'addio alla madre di un marinaio del «Fiume» L'addio alla madre di un marinaio del «Fiume» Dopo undici anni il messaggio è rinvenuto in Sardegna Napoli, 13 agosto. Un commovente messaggio di un marinaio perito con la sua nave 11 anni fa è giunto rinchiuso in una bottiglia, M111111111111111M1111111111111 11 111111111111J11 i 1111 11 sulle coste della Sardegna e rinvenuto dal Comando di brigata di Villasimius. Il marinaio Francesco Chirico, classe 1919, da Eremiti, frazione di Futani, in provincia di Salerno, imbarcato sull'incrociatore « Fiume », dopo che la sua nave fu colpita a morte nella sventurata battaglia di Capo Matapan, al largo di Creta, dove finirono gloriosamente gli altri due incro datori « Fola » e « Zara » volle mandare il suo toccante saluto alla mamma. Mentre la nave, orribilmente lacerata, affondava rapidamente, scrisse su di un pezzetto di carta di un sacchetto di cemento queste parole: «Signori, nel momento in cui muoio per la Patria, salutatemi mia madre. Grazie, grazie signori ». A tergo scrisse l'indirizzo del padre, Aniello Chirico, da Futani, terminando il suo olocausto con la scritta: « Italia! Italia! ». Dell'estremo saluto del povero marinaio è stato avvertito soltanto il fratello, giacché la mamma versa in precarie condizioni di salute. Il padre del Chirico è morto da tempo. ininiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii

Persone citate: Aniello Chirico, Chirico, Francesco Chirico

Luoghi citati: Futani, Italia, Napoli, Salerno, Sardegna, Villasimius