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Un uomo e uno donno forestieri si uccidono con l'acido prussico TRAGEDIA PASSIONALE A CE VA Un uomo e uno donno forestieri si uccidono con l'acido prussico (Nostro servizio particolare) Ceva, 12 agosto. Duplice suicidio a Ceva. Un dramma misterioso, arido, anche se tutto fa pensare al finale di una tormentosa vicenda passionale. I protagonisti sono: Ettore Loris di Filandro e di Elvina Oilli, nato a Messina il settembre 1903, di professione dirigente industriale; risulta residente a Roma, ma a un indirizzo sconosciuto. Lei: la suddita tedesca Kate Stein in Lomer nata a Brunshanpiten il 21 luglio 1916 dottoressa, residente a Milano. E non si sa altro di loro. Sono arrivati a Ceva provenienti da Torino il pomeriggio del 9 scorso e hanno preso alloggio in una camera dell'albergo Corona Grossa. In questi tre giorni hanno condotto vita ritirata, tuttavia uscendo sovente al pomeriggio per brevi passeggiate. Il Loris era di statura normale, un po' grasso, capelli brizzolati; la Stein era una graziosa signora, anch'olla di statura normale, dai capelli ramati. Indossava un tailleur grigio. Nulla lasciava prevedere la tragica determinazione che ha stroncato la loro vita. Egli si mostrava molto premuroso con lei, la quale era però di natura piuttosto riservata. Questa mattina, pochi minuti dopo le 8, pi garono il conto dell'albergo e 3i allontanar) io, Egli reggeva in mai.', la valigetta con la quale tre giorni fa si erano presentati. Al momento di lasciare l'albergo si fecero servire un caffè, e la signora chiese che nel proprio fosse aggiunto un po' di latte! Uscirono dall'albergo, si avviarono verso il centro di Ceva; percorsero i portici, entrarono in una pasticceria dove consumarono qualche pasta. Poi presero la strada che conduce alla località Campanone, un promontorio sormontato da una torre diroccata a circa mezzo chilometro dalla città. Qualcuno li vide camminare tenendosi per mano. Circa alle otto e mezzo una famiglia che percorreva un sentiero vicino scorse i loro due corpi sull'erba; erano stesi accanto: Le loro mani stringevano un bicchiere vuoto; da una boccetta abbandonata accanto a loro esalava un odore di mandorle amare: il tremendo odore dell'acido prussico. Nelle tasche di lui è stato rinvenuto un biglietto: «Nessuno ha colpa. Desideriamo essere sepolti in due tombe vicine. Non vogliamo pubblicità >. E queste parole erano state scritte da lui, ma firmate da entrambi. La morte è stata istantanea, secondo quanto ha constatato il medico condotto di Ceva. Forse 1 due tragici protagonisti hanno portato con sè il segreto del loro cupo romanzo d'amore. Compiute le constatazioni di legge i due cadaveri sono stati trasportati all'ospedale. Le autorità non hanno ancora deciso se le due salme verranno sottoposte ad autopsia. I carabinieri hanno iniziato le indagini per controllare le rispettive identità e per svelare il mistero nel quale il dramma è avvolto.