Inattesa convocazione del Consiglio del Ministri

Inattesa convocazione del Consiglio del Ministri CHURCHILL IMPROVVISAMENTE RIENTRATO A LONDRA 1 Inattesa convocazione del Consiglio del Ministri Gli argomenti da trattare: situazione in Persia e in Egitto; questione del riarmo (Dal nostro corrispondente) Londra, 6 agosto. Il Primo Ministro Winston Churchill — con una decisione del tutto Inattesa — ha convocato per domattina un Consiglio dei Ministri nel corso de] quale verranno discussi gli ultimi sviluppi della situazione in, Persia e in Egitto e il proble-,ma del riarmo britannico nel1quadro generale del N.A.T.O. Churchill, che era in campagna, è improvvisamente rientrato a Londra, ed anche molti Ministri britannici hanno interrotto le vacanze. I tre problemi sopra elencati sono stati discussi stamane dal Ministro degli Esteri Eden col Ministro americano a Londra Julius Holmes, in assenza dell'ambasciatore Gifford. (Nel pomeriggio il nuovo ambascia-! tore sovietico Gromyko ha! compiuto una breve visita for-(male al Ministro degli Esteri j britannico Eden, che domani lo accompagnerà a Corte per (la presentazione_delle creden-1j||ziali alla regina Elisabetta). Teheran e i comunisti ' La situazione persiana è senza dubbio fonte di preoccupazioni: nonostante Mossadeq sembri ora aver consolidato alquanto il suo regime, la situazione generale va rapidamente deteriorando e le Potenze occidentali devono considerare la eventualità che il partito comunista iraniano, il Tudeh, rie- .sca o a conquistare il potere ola riceverlo nelle proprie manijdopo il collasso della folle po-litica degli ultimi dodici mesi, Il capo della Fratellanza rnu-1sulmana Kashani è stato oggi [nominato presidente del Maj-.lis, il Parlamento di Teheran,.in sostituzione del cugino di Mossadeq, che telegrafò le dimissioni dalla Svizzera dove si è rifugiato. Kashani è il capo religioso dei fanatici nazionalisti che appoggiano Mossadeq e che sono generalmente considerati Iresponsabili dell'assassinio dell generale Razmara. Questa no- j mina indica che — come avevamo previsto — dopo avere usato dell'appoggio dei comunisti per tornare al potere, Mossadeq intenderebbe ora ap. poggiarsi all' estrema destra per parare l'eventuale pericolo dell'estrema sinistra. Il vero pericolo della Persia non sta nelle posizioni politiche, bensì nella realtà economica e la soluzione dei problemi non sta nel sostituire continuamente le poche pedine ancora a disposizione, ma nel far affluire nelle casse dello Stato persiano il necessario per mantenere in piedi la struttura del Paese. E' ancora evidente, tanto a Londra quanto a Washington, che Mossadeq è pronto a condurre il proprio Paese fino all'orlo estremo della rovina. Il problema che il governo americano e il Gabinetto britannico devono considerare è appunto Be questo gli deve essere permesso. L'Occidente non intende lasciar cadere la Persia in mano comunista. Ma la sola alternativa sarebbero jlllllllllllllllllMIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllllllllll copiosi aiuti immediati alle condizioni imposte da Mossadeq. In questo modo l'Occidente verrebbe ad accettare il ricatto dei nazionalisti persiani. E, si commenta a Lon- dra, le conseguenze di una si-IOriente, nell'Asia sud-orientale im- , ,6 ,n Africa, sarebbero 1" mile accettatone nel Medio'Una grande incognita La situazione egiziana, per quanto non ancora completamente chiara, non dà luogo ad alcuna particolare ansia. Anzi, gli sviluppi fino a questo momento sono del tutto normali e soddisfacenti per gli inglesi. E' troppo presto per dire quanto siano serie le epurazioni che sono state annuncia! te, dato che finora non si è ! giunti allo stadio in cui pos(SOno cominciare i veri prov j vedimenti legali. L'epurazione interna del partito wafdista è (stata qui accolta con un certo 1 scetticismo: alcuni hanno l'im- j pressione che i vecchi capi del | partito abbiano approfittato dell'etichetta della epurazione |per liberarsi di alcuni colleghi sgraditi. La massima incognita resta tuttora l'influenza della « Fratellanza mussulmana > e l'atteggiamento che questa organizzazione religiosa potrebbe prendere verso i problemi politici interni e internazionali. Il terzo argomento di discus- .sione nella riunione del gabilnetto che Churchill terrà dojmani sara in{ine queiio del rjarmo i ministri britannici dovranno discutere anzitutto i 1 dettagli del .nuovo» piano, [che evidentemente non erano .chiari neppure a Churchill .quando egli annunciò impreci- Igior copia la mano d'opera onde l permettere un aumento della j produzione per l'esportazione se modifiche nel suo ultimo discorso alla Camera. Uno dei provvedimenti che pare certo è la decisione di diminuire la chiamata sotto le armi per la abituale ferma di due anni al fine di lasciar libera in mag- Un altro provvedimento più o meno deciso è l'assegnazione di una maggiore quantità di acciaio alla produzione civile a svantaggio del riarmo: resta però da decidere l'esatta proporzione. E' chiaro comunque fin d'ora che il programma che la Gran Bretagna aveva promesso di mettere in atto a Lisbona non sarà del tutto eseguito. Questo fatto sembra avere incoraggiato altri Paesi che già avevano forti esitazioni in proposito: la Francia ha espresso la sua energica opinione per bocca del Ministro degli Esteri. In Belgio si svolgerà sabato prossi mo uno sciopero di protesta contro la ferma di due anni. jL'Ólanda da cinque settimane non ha Governo e una delle ragioni collaterali è da ricercarsi nel fatto che pochi partiti sono disposti ad assumersi la grave responsabilità del riarmo. Anche la piccola Danimarca ha avuto lunghe discussioni e difficoltà in Parlamento per le spese del riarmo. E' un quadro generale di crisi che va tenuto presente: la Gran Breta- llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllH gna ha. nel campo del riarmo Ieuropeo, oltre una responsa- j bilità individuale, anche jna!responsabilita collettiva. Il -uoìesempio e attentamente se-i guito I Più di una nazione osserva: ' già che la Gran Bretagna sem-jbra aver deciso fra l'altro di jmodificare la propria porzione ; nel piano di Lisbona senza neppure preoccuparsi molto di consultare il Comitato centrale del Nato. Senza dubbio i ministri britannici nella loro riunione di domattina dovranno considerare attentamente anche le ripercussioni psicologiche delle recenti decisioni sul pror: amma di armamenti. Il riarmo atlantico è un fatto collettivo e strettamente sincronizzato: quel che Churchill ha vagamente annunciato alla Camera dei Comuni è una decisione strettamente unilaterale. La regina Elisabetta ha ricevuto oggi in udienza privata il Cancelliere dello scacchiere Butler. Questa notizia viene messa in relazione con la convocazione per domani del Gabinetto, fatta da Churchill. Una simile riunione non è usuale a così poca distanza dall'inizio delle vacanze parlamentari. Tuttavia Churchill aveva già avvertito i ministri che era consiglia- bile la loro permanenza a Lon-1 dra o non lontano da essa. ' r. a. |