Polemiche e reazioni nei partiti alle proposte formulate dall'on. Gonella

Polemiche e reazioni nei partiti alle proposte formulate dall'on. Gonella LA LEGGE ELETTORALE E LA REVISIONE DELLA COSTITUZIONE Polemiche e reazioni nei partiti alle proposte formulate dall'on. Gonella Presa di posizione del PR1, del PSDI e del PLI - Attesa di precisazioni in un discorso di De Gasperi preannunciato a Predazzo per dopo Ferragosto - Una conferenza-stampa di Nenni di ritorno dall'URSS Roma, 4 agosto. IdLe proposte formulate dal-'tl'on. Gonella nel suo discorso di Canazei non hanno avuto buona accoglienza. Non intendiamo, naturalmente, riferirci alle vivaci reazioni negative ohe si sono avute tanto all'estrema destra quanto all'estrema sinistra, insorte subito a denunciare un nuovo « attentato > alla democrazia: sono reazioni che già si sapevano fatali, tanto è monotono il linguaggio che abitualmente ha corso fra opposizione e maggioranza. Echi sfavorevoli Alludiamo piuttosto agli echi sfavorevoli che il discorso ha trovato in altri ambienti, sìa nei partiti democratici « mino caètodcmrpgdadnzsnpqscri >, e sia Ira alcuni indipen-;j '., . _„„„ „_„__„ adenti, che pure sono spesso in ■ posizione di fiancheggiatori del!aGoverno. E' stato infatti Mario ! Missiroli che in un editoriale ! Bdel Messaggero di domenica j?mattina ha aperto le ostilità Lcontro la proposta Gonella, in-Pcominciando a confutare, sul- rla base di un ragionamento lo-lzgli, l'illusione che la DC, qua-jmlora si introducesse il sistema:celettorale uninominale, sareb-lsbe certa di ottenere per sè cir-|mca quattrocento seggi in par- flamento, pOggi la Voce repubblicana.]Sffacendo proprie le conclusioni jglllllMMIllMIIIIIMIIIIIMIMIIHIIIIMIlMIIIIIIIIMlItllll Idi Missiroli, osserva che per'tanto la famosa «rinuncia» che la DC si dichiara pronta a fare a certe condizioni non è altro che un bel gesto affatto gratuito: di conseguenza cade anche il ricatto polemico che mira ad imporre ai partiti minori il riconoscimento di un ruolo dominante alla DC « in parole più chiare — scrive il giornale — la DC non ha nulla da rinunciare o da concedere ai tre partiti democratici; essa deve soltanto riconoscere che non esiste margine di sicurezza per la democrazia italiana senza l'apporto dei partiti minori. Nè sembra che Gonella possa condividere la visione di quanti Gedda e geddisti nel suo partito premono per ricercare altrove questo margine >. Come si vede è una risposta ;..„„,„__„ j,._„ »„™ì„i abbastanza dura (in termini ■ n if enp..„-.c-. „; a hpl rp. !a.ncne plu enelSlci » » aei rf ! espresso anche il vice-se ! Botano del partito repubblica j??- Cifarelli che parlando a Limosano ed alludendo ala Pp-. ne ha vivacemente deplo rato < certe forme di invadenlza confessionale, di accaparrajmento settario e di collusione :con elementi screditati del paslsato monarchico e fascista>), |ma soprattutto è da notare la ferma presa di posizione re pubblicana sulla questione di ]Sfondo: < Per noi — scrive l'or jgano del P.R.I. — torniamo a lllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIMIIIMIIII ? o o . e n o n o è o r i n e el i ti a-' ripetere che il problema della legge elettorale è puramente tecnico, mentre urgente definì- zlone richiede il problema poli-! tico dello schieramento e del-Sl'accordo di lavoro fra i quat-1tro partiti ». | li pensiero dei liberali Esattamente negli stessi termini si è espresso, in assenza dell'on. Villabruna, il vice-se gretario generale del P.L.I., on. Cortese: «La leale solidarietà fra tutti i partiti democratici cui ha fatto cenno l'on. Gonella è stata' più volte indicata dal P.L.I. come l'obbiettivo fondamentale al quale si deve tendere. Sarebbe però un errore considerare l'intesa circa il sistema elettorale come il mezzo per conseguire questa solidarietà. Essa invece potrà essere raggiunta soltanto me diante un preliminare accordo ; politico: il concordato sistemai elettorale sarà lo strumento' per farla poi valere nella competizione elettorale. « L'accordo politico fra i partiti democratici — ha proseguito l'on. Cortese — si rivela tanto più necessario ora che la D.C. ha sollevato il problema della riforma della Costituzione. Su questo grave problema posso soltanto esprimere 11 parere che la Costituzione o la si attua con le necessarie leggi di attuazione, o la si riforma secondo la prevista procedura: non fare le leggi di attuazione nè quelle di revisione come finora è accaduto, è un sistema che non può trovare d'accordo i liberali ». I socialdemocratici non hanno finora reagito con dichiarazioni ufficiali, stante l'assenza da Roma dei loro esponenti, ma sul loro quotidiano La Giustizia si legge una riserva che è estremamente significativa «Ciò che ha detto Gonella è condiviso da De Gasperi? Gli osservatori politici ne dubitano e si augurano che il Presidente del Consiglio lo dica nel suo futuro discorso di Predazzo, previsto per dopo Ferragosto. Esso è pertanto atteso con interesse nel Paese e soprattutto negli ambienti socialdemocratici, liberali e repubblicani ». In qualche ambiente si comincia a dire che non è questa la prima volta che, trovandosi De Gasperi in vacanza, i suoi collaboratori più diretti gli procurano complicazioni pronunciando discorsi che sono o sembrano in contrasto con i suoi orientamenti e le sue direttive di governo: e per tutti si ricorda il clamoroso precedente del Ferragosto 1950 quando il ministro Sceiba inopinatamente se ne uscì con un discorso pronunciato nella Basilica di Massenzio, stando al quale, a dir poco, si sarebbe dovuta radicalmente mutare tutta la politica del governo. Il tono di Nenni Per quanto il tema del di- ".scorso Gonella sembri più cir- coscritto, trattandosi soltanto. I coscritto, ruttandosi soitaniol de»» legge elettorale, in realtàl „ b,™^ da , toccato , yeete nell'insieme la questione o tel iti neae dei rapporti fra i partiti de mocratici, sicché le sorti stes se della democrazia ne sono direttamente interessate. Passando a tutt'altro campo resta ancora da considerare quanto l'on. Nenni, di ritorno da Mosca, ha detto e scritto circa le sue impressioni di viaggio. Basterà dire che, parten no dalla premessa che l'URSS KIllllllllUMIIIIIIilll IIIIMUIt 111111111 i 111 ] 1111 ■ 1111 lavora esclusivamente per la pace e che sarebbe assurdo immaginarsi cosa diversa nei riguardi di uno Stato e di un popolo che con enorme sforzo collettivo riesce a compiere opere grandiose come quelle del canale Volga-Don, Nenni difatti è arrivato a proporre che l'Italia stipuli con l'URSS un trattato di non aggressione. Ciò darebbe all'Italia la possibilità di mantenersi neutra¬ le, svincolandosi dr.i pericolosi legami che la uniscono alle nazioni atlantiche. Come si vede, la proposta non neca alcun elemento sostanzialmente nuovo, essendo nota la posizione di equidistanza che Nenni da tempo sostiene come possibile e opportuna sia sulla stampa sia in Parlamento: c'è solo da notare — e non con meravìglia — che il recente viaggio nell'U.R.S.S., le occasioni di incontri che egli ha avuto con esponenti della politica sovie tica, ed infine il colloquio che ha potuto avere con lo stesso Stalin, hanno rafforzato in lui le convinzioni che già gli conoscevamo, e che non dubitavamo avrebbe mantenute di ritorno da Mosca. Se riserve sono da fare, adesso come in altre occasioni, esse piuttosto vertono sulla bontà e sull'efficacia della politica da lui proposta: per quanto ci riguarda, in ogni modo, non ci sembrano dare sufficiente garanzia nè il tono distensivo usato nell articolo da lui scritto per VAvanti!, nè gli accenti cordiali che ha avuto questa sera in occasione della conferenza stampa; e ciò non per difetto di buona fede da parte sua, quanto piuttosto per il fatto che le buone parole, da qualunque parte vengano, non hanne la virtù di risolvere i problemi dei rapporti di forza. iiHiimHiiiMiiimMm