Sterzata del Bey verso i nazionalisti

Sterzata del Bey verso i nazionalisti Sterzata del Bey verso i nazionalisti All'insaputa del Governo egli ha adunato nel suo palazzo i più fanatici elementi ostili alla Francia - Un'iniziativa rivoluzionaria (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 agosto. Le bornbe a mano lanciate contro l'abitazione del Primo Ministro Baccouche, le grida sediziose per le strade, i feriti durante i disordini delle ultime 24 ore, non sono gli episodi più significativi del peggioramento della situazione a Tunisi. Questo peggioramento è dovuto soprattutto alla ribellione ormai aperta del Bey contro la Francia e alla sua sconfessione del Governo moderato di Baccouche, per fare causa comune con gli estremisti desturiani. La convocazione di 36 notabili che il Bey fece ieri nel suo palazzo di Cartagine, assume infatti sempre più l'aspetto di un vero e proprio colpo di Stato. Di questa riunione, che i giornali nazionalisti tunisini definiscono oggi « gli Stati Generali > attribuendole un carattere francamente rivoluzionario e una importanza storica, il sovrano non aveva informato neppure il Primo Ministro. D'altronde i 36 partecipanti erano stati scelti uno per uno dal Bey in modo da non lasciare dubbi sulle sue vere in tenzioni: c'erano i rappresen tanti dei sindacati operai e pa dronali, gli esponenti delle organizzazioni professionali, 1 capi religiosi, i proprietari di terre, ecc.; ma tutti scelti fra gli elementi più ostili alla Francia e fra i più fanatici militanti nazionalisti. L'intenzione del Bey è anche troppo chiara: alle proposte di conciliazione del Governo francese, Sidi Lamine ha risposto convocando questi Stati Generali che sicuramente finiranno per disapprovare il piano di ri forme preparato a Parigi e per invocare solennemente i dirit ti dei tunisini sulla Tunisia e la fine del controllo francese. Il fatto che i 36 rappresentano tutte le categorie sociali della popolazione, potrà essere un argomento di facile successo per dimostrare l'unanimità dei sentimenti popolari quando in ottobre la questione tunisina verrà portata da Nehru davan ti all'assemblea dell'U.N.O. L'avere tenuto all'oscuro di questo colpo di Stato il primo ministro Baccouche che è un suo vecchio amico personale dimostra che il Bey ha voluto tagliure i ponti con ogni possi bilità di conciliazione, e che suoi propositi sono ormai irre vacabili. Salaheddine Baccou che è un musulmano di 65 anni con una perfetta educazione occidentale, famoso in tutto il mondo arabo per il taglio dei ■uoi vestiti cuciti a Londra, per 11 buon gusto dei suoi ricevimenti sempre molto raffinati ma mai sfarzosi, e per la vivacità della sua conversazione di un tono vagamente volterriano. Egli è considerato uno de gli ultimi rappresentanti di quella grande tradizione diplo natica che sta sempre più scomparendo Dopo che il sovrano aveva rifiutato di ricevere Jean De HF Hautecloque, si era pensato che il primo ministro avrebbe potuto essere il migliore intermediario fra il Bey e il Residente francese, ma ora che è stato praticamente eliminato anche lui dalla scena politica tunisina, il Residente viene à trovar si completamente isolato. Quali misure prenderà la Francia per risolvere questa situazione che sembra ormai non avere più vie d'uscita? Hautecloque ha comunicato al Bey che aspetterà otto giorni per una risposta sul piano di rifor me. Ma se il Bey non rispon derà entro gli otto giorni? Pro babilmente il Governo trance se si limiterà a ritirare il piano di riforme facendo presente che, se non è stato possibile applicarlo, la colpa ricade esclusivamente sulla intransigenza del nazionalismo tunisino. La Francia potrà considerarsi cosi moralmente a posto, ma è chiaro che questo non basta a risolvere un conflitto che sta sempre più inasprendosi e che minaccia di assumere forme drammatiche da un momento all'altro. g. v.

Persone citate: Baccouche, Jean De Hf Hautecloque, Nehru, Salaheddine, Sidi Lamine

Luoghi citati: Francia, Londra, Parigi, Tunisi, Tunisia