Mossadeq verso la dittatura

Mossadeq verso la dittatura PER SEI MESI I PIENI POTERI Mossadeq verso la dittatura Lo Scià costretto a tacere per non essere rovesciato - Proposte inglesi sul petrolio mantenute segrete - Nessuna possibilità per i tecnici di Londra di tornare in Persia (Nostro servizio speciale) Teheran, 31 luglio. La legge per la concessione dei pieni poteri a Mossadeq è passata oggi in seconda lettura al Majlis, il Parlamento, e domagli verrà presentata per la terza volta, come prescrive la Costituzione persiana. Non vi è comunque alcun dubbio che il Primo Ministro ottenga i pieni poteri richiesti per l'attuazione del suo programma di ricostruzione, basato su nove punii. Lo Scià, prendendo lo spunto dalla manifestata intenzione di Mossadeq di attribuirsi anche il dicastero della Difesa, vi si era nettamente opposto e aveva provocato, con la nomina di Sultaneh, in sostituzione di Mossadeq, una sollevazione popolare che aveva sfiorato, con la violenza dei suoi marosi, i gradini del trono. Adesso lo Scià non apre più bocca e lascia fare a Mossadeq tutto quello che vuole. Tentativo fallito Siamo alla vigilia di una nuo. va dittatura, una dittatura'che la Corona ha fatto di tutto per impedire che si realizzasse e che anche gli inglesi speravano si sarebbe potuta scongiurare. Ghavam es Sultaneh ha giocato con l'esilio e con la confisca dei beni il tentativo estre mSMnrsvsllcuancMnbpiIcrisirgècemqtgdndtllllllllllllllltlllllllllllltlllllllllllllllllllllltlllllllll mo, fatto d'accordo con lo Scià, di togliere dalle mani di Mossadeq il timone del governo. In molti ambienti, a Teheran e altrove, si attribuisce l'esperimento Sultaneh a manovre di chi aveva interesse a risolvere la questione del petrolio in maniera diversa da quella di Mossadeq. In diversi circoli esteri già s'era parlfito di un ritorno dell'Anglo-Iranian ad Abadan. Tutto questo svanisce definitivamente con la concessione dei pieni poteri a Mossadeq. A Londra, ormai, se qualcuno pensa ancora che sia possibile giungere ad un arbitrato per la vertenza petrolifera tra il Governo persiano e VAngloIranian, nessuno s'illude più che vi sia alcuna possibilità di ritorno in Persia per i tecnici inglesi. Estrema destra ed estrema sinistra sono d'accordo in una cosa almeno, a Teheran: nel non volere più gli inglesi. Ed in sostanza la Persia è un Paese che non ha più un centro parlamentare, le destre e le sinistre sono la grande maggioranza. Se ancora vi e qualche amico della Gran Bretagna, dopo i torbidi del Si luglio è scomparso. Con la fuga di Ghavam non c'è più nessuno disposto a giocare la carta dell'amicizia inglese. Per queste ragioni Mossadeq llllllltlllllllllllllllllllltllllllllllllllllllllllllllllll avrà i pieni poteri all'tmani-imità e potrà esercitare tran-Ìquittamente la propria dittatu- ra, fin tanto almeno che i co-> munisti non diventino talmente 1 forti da pretendere di sostituire una eventuale dittatura rossa alla nascente dittatura nazionalista. Il programma per la cui attuazione Mossadeq chiede i pieni poteri è noto, in quanto lo ha comunicato egli stesso recentemente al Parlamento. Egli vuole attuare vaste riforme nei settori della magistratura e dell'educazione; vuole creare una nuova legge elettorale; vuole migliorare le condizioni del popolo. Come potrà Mossadeq migliorare le condizioni del popolo persianot Lo ha spiegato: riducendo le spese del Governo, aumentando le tasse, mandando a piedi i Ministri nei loro uffici invece che in automobile, ma soprattutto sfruttando le risorse petrolifere del Paese. E qui sirimo al punto: il petrolio. Secondo buone fonti molto vicine al Capo del Governo, allorché venerdì scorso Mossadeq ricevette il signor Middleton, incaricato d'affari britannico, il loro lungo colloquio ebbe come unico argomento il petrolio. Middleton aveva elaborata una 'proposta di arbitrato sulla questione dei compensi all'AngloIranian per la espropriazione. La stessa proposta egli presentò a Mossadeq due giorni dopo, in occasione della seconda visita fattagli. Mossadeq non accettò di essere trascinato ad una discussione, tanto è vero che oggi la radio smentisce ufficialmente che egli prima abbia accettato e poi abbia cambiata idea senza spiegarne il motivo. Approvazione totalitaria La realtà è che Mossadeq ha chiesto al diplomatico inglese di mettergli la proposta per iscritto in modo da poterla presentare al Gabinetto e poi alla Camera per l'esame e la discussione. La legge sui pieni poteri, che lascerà mani libere a Mossadeq per un periodo di sei mesi, in modo ch'egli potrà fare leggi senza attendere l'approvazione del Majlis, è stata presentata con doppia urgenza. La procedura parlamentare persiana prevede an- e''* la tripla urgenza,, il che si\9nifica priorità assoluta nella discussione Oggi alla Camera, durante il dibattito, il deputato Zulfagari ha detto con voce vibrata: t Londra e Mosca non fanno che attaccare la nostra Nazio- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ine. Dobbiamo alzarci in piedi, ÌLo Scià, il Parlamento e il Po polo danno i pieni poteri a > Mossadeq affinchè possa pilo 1 tare il Paese tra i marosi del la crisi. Nessuno ha pronuncia to una parola contraria, ciò si gnifica che tutti abbiamo fiducia in lui. Mossadeq farà (»»• to ciò che potrà per toglierci dalle presenti ambasce >. Un altro deputato della mag gioranza di Mossadeq ha raccomandato al Governo di concentrare i suoi sforzi anche sulla riforma agraria, alla quale è legata la prosperità del popolo. < Una volta che l'uomo medio sia tranquillo e sereno e non abbia timori per il proprio pane, ogni problema sarà risolto: la Persia non avrà più motivo di avere paura del comunismo ». Harold King

Persone citate: Harold King, Middleton, Nazio