Piccola vita di corte di Faruk sull'aerea terrazza d'un albergo di Delio Mariotti

Piccola vita di corte di Faruk sull'aerea terrazza d'un albergo Piccola vita di corte di Faruk sull'aerea terrazza d'un albergo L'ex re sorride, ma la Narriman ha un'ombra di tristezza sul volto - Capri invasa da fotoreporters e giornalisti convocati oggi per una conferenza stampa ■ Tutti i marinai egiziani hanno abbandonato il loro re; ne è rimasto uno solo: un macchinista italiano (Dal nostro inviato speciale) Capri, 30 luglio. Domani a mezzogiorno e mezzo l'esule Faruk riceverà giornalisti e fotografi per una cordiale conferenza. Glielo ha consigliato il giornalista inglese Norman Pricc, giunto ieri in aereo da Londra su invito dell'ex-sovrano. Norman Price gode della fiducia di Faruk. Può darsi che Norman Price debba essere destinato a scrivere la storia del regno di Fa-,ruk. Intanto, per ora, gli haidato un buon consigliò, quello]di prestarsi ad una « cónferen-\'za stampa ». Una settimana addietro sarebbe apparso inaudito che Faruk convocasse t giornalisti ed i fotografi ver una specie di botta e risposta. Segno anche questo del mutato destino dell'uomo. Infatti, colui che pochi mesi fa si proclamò re d'Egitto e del Sudan non è oggi che un cittadino, sia" 1pure di alto lignaggio, ospite r [ogni parte d'Europa. Ha visto I piazzare macchine da ripresa con teleobiettivi verso il terzo jP'a»° dell'Albergo Paradiso. i 1 mera a qualunque prezzo. Ha ,,isfo infine Faruk e la sua pie'cola corte rinserrata come in di un Paese amico e democra-\tiro, ohe ha versino assunto un\nuovo nome per l'esilio: prin-\cipe Faruk Fuad. \Ma torniamo alla conferen-ìza stampa ed a Norman Price\Il giornalista britannico ha ca pito al volo la situazione; ha visto per Capri e Anaca-pri, dalla Marina Grande alla Marina Piccola, pattuglie di giornalisti e di fotografi, venuti da caccia \di notìzie affollare il bureau dell'albergo e chiedere una ca- una rocca, circondata non già da robusti agenti della polizia egiziana, come avvenne nelle precedenti visite dell'ex-re in Italia, ma da camerieri discreti ed un poco sbigottiti da tanto trambusto. Perciò Norman Pri ce ha detto a Faruk di ricevere , i Faruk ha. accettato ]0™ un sorriso: < Bene \dett°. ~ 'fOlytmo corto 'non intendo fare nessuna di tutti: gioryiaiisti, fotoreporters, radiocronisti: italiani, inglesi, americani, francesi, arabi. Il re nella culla l'idea haMachiarazwne politica ». Allora Norman Price ha raccolto og-gi intorno a sè quei giornali-sti e quei fotografi che ha po-tuto trovare m giro per Caprie gli ha chiesto quali foman-de intendevano porre all'ex-so1 vrano, quali e quante fotogra 1$* intendevano fare. (A propo- r sito di fotografie: un uffietale\amerioano detta Adirondack, la\nave ammiraglia di Carney. ha \Pre.s° }erl una serie di magni- \fi* primi piani di fruite su- ì'i'to è st<Uo assahto da un \mto^D'Elia, ha venduto oggi per 60mila lire una foto dell'ex-so-vrano ad un'agenzia ameri-cana), Norman, dunque, ha segnato diligentemente le domande che i giornalisti hanno gettato nper II e ha convenuto con i fo-tografi che il miglior luogo perfotografare i reali d'Egitto èl'aerea terrazza dell'Albergo Paradiso. quel luogo, cioè, chein stile internazionale si chiarma roof-garden. E' sul roof-garden che per 1 Afonfe ora si svolge la vita nii'operfodi Faruk e dei suoi. Di lassù la veduta è incomparabile; giùi declivi disseminati di ville, di giardini, di palme, di ulivi fino alla distesa azzurra del mare; di fronte, lo scabro Solaro, i fianchi crudi dell'isola e la violacea penisola Sorrentina; in alto il cielo terso e profondo. Faruk ed i suoi mangiano sulla terrazza intorno a piccoIle tavole adorne di fiori e lini, i L'ingresso è interdetto a chiun- \ l que. I proprietari dell'albergo, le marito e moglie, giungono , mani ed implorano ai giomali ti. (Per carita non ci rovina\te , , <Di che umore è Farukì*. L S| M- è contenra _ dicono gli \aioergatori. — Oggi ha appr'ezUatQ moltissimo a menu. brodo iHstretto AentiCe, pollo, gelato, 1 frutta. Soprattutto il gelato di nocciola è piaciuto a S. M.: ne \ha cMest0 a,icoray. c Che Unaioni ha Faruht Partirà per ,Ra llof , GU albergatori ri \ ondono lir0nti, ad una voce: - r Fonte rimarrà a Ca- . fl M ha rf , stamane ai ' -g tranquilli, piano \piano tutto si aggiusta... < cht è al dt sopra ed al di {no\ri del < ballammo è il piccolo l Ahmed Fuad. Sette mesi di tn \ta sono pochini per rendersi conto di una rivoluzione. Il bambino è biondo e quell'oro lcontrasta con la carnagione ]scura. Sgambetta nella culla o 'nelle braccia della nutrice, en\trambi sotto il continuo fred do controllo di una governante inglese, venuta anch'essa dal ì palazzo reale di Alessandria di \Egitto. \ Chi è dentro il < bailam>ne->, lmo sembra non curarsene mot Ito, sono le due figlie di Faruh \e di Farida^ le giovinette Fe- rial, di 14*anni, e Fauzia, di 1S. La terza sorella, Fadia, la più piccola, è rimasta nella terra dei Faraoni con la ex-regina e mamma. Le ragazze non differiscono in nulla da quelle altre della buona società che popolano le ville di Capri, che scendono con i vestitini a fiori, in giubbetti rossi, in calzoncini bianchi, in calzoncini blu a mezza gamba le stradicciole dell'isola, chiacchierine e ridenti. Ferial e Fauzia hanno tutto un mondo da scoprire e per ora questo mondo è bello, si chiama Capri. E lo scoprono dal giardino pensile e dalla terraza dell'albergo, facendosi dare il binocolo dai silenziosi personaggi della Corte. I fiori di Edda Ciano Dire di altre piccole cose, e per esempio che il bagno di Faruk è verde e quello di Narriman è celeste, ci pare senza importanza. Più importante e umano è, invece, constatare delle ombre sul viso un po' sciupato dell'ex-regina Narriman, il suo fievole sorriso dinanzi al marito, che appare invece abbastanza sicuro di sè. Oggi Narriman ha avuto due doni floreali: uno da Edda Ciano Mussolini, accompagnato da una gentile lettera: un altro dal sindaco di Anacapri, accompagnato anch'esso da parole di benvenuto nell'isola scacciapensieri. Si dice che l'ex-sovrano voglia acquistare la villa di Edda Ciano per la quale erano state iniziate trattative durante il soggiorno del principio dell'anno passato. Capri o Rapallo o Floridat (Già, anche della ~'orida si pettegola). Domani sapremo qualcosa e ce lo dirà 'o stesso Faruk. Stasera il commissario di Capri, Giannini, è sceso parecchie volte al porto. Anche il vice console egiziano a Napoli si è visto correre in su, e in giù. Si sussurra che debba amvare un alto personaggio. Ma se qualcuno interessato a questo misterioso arrivo ha scrutato al tramonto il mare in direzioni di Napoli, non gli è sfuggito il veloce passaggio di una nave che doppiava la punta sud della penisola sorrentina: era la Mahroussa che tornava a casa con tutti i lumi di bordo accesi. Nel porticciolo della Marina Grande, invece, si dondolava il panfilo da regata di Faruk, il Faied el Behir, deserto di equipaggio. Tutti gli uomini, meno tre, sono rimpatriati con il Mahroussa: due marinai si sono dileguati, un terzo, un macchinista italiano, è rimasto al servizio dcll'ex-re. Faruk. si è rivolto oggi alla capitaneria di porto per arruolare un ?tuouo equipaggio. Saranno tutti marinai italiani. Delio Mariotti