Due fratelli fulminati dalla Garrente elettrica
Due fratelli fulminati dalla Garrente elettrica AD UN'ORA DI DISTANZA L'UNO DALL'ALTRO Due fratelli fulminati dalla Garrente elettrica Le singolari circostanze della sciagura - L'uno muore irrorando le viti, l'altro urtando un palo di sostegno dei fili Mondovi, 26 luglio. Briaglia Santa Croce, un ameno paesello situato sulla collira a poca distanza da Mondovi, è stato oggi teatro di una spaventosa disgrazia: ad un'ora di distanza l'uno dall'altro due fratelli sono rimasti folgorati dalla corrente elettrica, in circostanze oltremodo singolari e drammatiche. Le vittime della sciagura sono i mezzadri Domenico e Attilio Garvetti che conducevanb il cascinale < Cotelle » di proprietà della signora Teresa Blenghini. Domenico di 40 anni era sposato con due bimbi, mentre l'Attilio aveva 25 anni ed era in procinto di condurre all'altare la propria fidanzata. Verso il mezzogiorno di oggi quest'ultimo, stava irrorando le viti con il solfato di rame, quando giunto in prossimità di un palo in cemento della corrente elettrica che sorgeva in mezzo al filare all'improvviso veniva colpito da una potente scarica e cadeva a terra fulminato. Il fatto che ha dell'incredibile viene spiegato dai tecnici nel modo seguente. Durante i violenti temporali dei giorni scorsi una folgore si è scaricata con ogni probabilità sull'isolatore di uno dei tre fili conduttori sostenuti dal palo, frantumato l'isolatore stesso e provocando la caduta del filo su uno dei bracci di ferro di sostegno: in tal modo la corrente veniva comunicata al palo di cemento. Il terreno adiacente, eminentemente tufoso, non avrebbe poi in alcun modo funzionato da isolatore, cosicché quando Attilio Garvetti ha indirizzato il gettito del liquido verso il palo, attraverso tale gettito una potente scarica elettrica ha raggiunto il povero giovane, facendolo stramazzare al suolo fulminato. Nessuno si era accorto della sciagura e quando verso le 13 giunse a casa Domenico, il fratello maggiore, che si era recato a Mondovi per il mercato, la moglie gli fece notare che l'Attilio non era ancora tornato per il pranzo. Ignaro dell'orribile 3orte che lo aspettava, egli si diresse verso la vigna per chiamare il ritardatario ed ecco che dopo aver scrutato in vano tra i filari di viti per scor- gere il fratello, egli a un tratto ne vide il corpo esanime gla- cente tra i solchi. Urlando e singhiozzando egli si gettò allora sul corpo esanime dell'Attilio, tentando invano di richiamarlo in vita, ma purtroppo nulla c'era ormai da fare. Dopo aver gridato e pianto disperatamente, egli si alzò per tornare a casa a recare il funesto annunzio ai familiari, ma la morte attendeva In agguato anche lui; arretrato brevemente di qualche passo, egli andò ad urtare contro il palo maledetto: una scarica più potente ancora lo raggiunse ed alcuni amici accorsi alle sue grida lo videro abbattersi sul corpo inanimato del fratello minore. Un unico crudele destino ha co^ sì strappato alla vita i fratelli Garvetti, che orfani da lunghis simi anni, vivevano insieme uniti da vincoli di grande affetto. Magistrati, autorità e civili si sono recati oggi sul posto a rendere omaggio alle povere salme martoriate. Unanime è | stata la commozione suscitata in paese e nella nostra città, dove la notizia si è sparsa rapidamente ne! pomeriggio. Sorpresa nel mondo del cinema
Persone citate: Attilio Garvetti, Magistrati, Teresa Blenghini
Luoghi citati: Briaglia
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