Successo di Rolland nell'ultima loppa
Successo di Rolland nell'ultima loppa Successo di Rolland nell'ultima loppa Trionfali accoglienze di Parigi al Giro di Francia (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 19 luglio. Ultima tappa del Tour, 351 Km. di pianura da Vichy a Parigi. Sveglia alle 4, partenza alle 5,30 con cielo appena schiarito dall'alba. Fa freddo e nessuno o quasi al via, che gli intelligenti tifosi di Vichy hanno preferito una buona dormita. I corridori incominciano la passeggiata llnale imbottiti di maglioni. L'andatura si mantiene negli onesti li miti concessi a un padre di famiglia che porta a spasso i suoi figli in bicicletta. Per trecento chilometri il gruppo resta compatto, poi verso Etampes, undici uomini scattano. Sono Goldschmidt, Zelasco, Baroni, Rosseel, Weilemann, Delahaye, Remy, Pezzuli, Pardoen e Renaud. In breve sono raggiunti da DeJedda, Rolland, Crippa e Pezzi. Coppi, attento al tentativo francese, ha mandato una € rappresentanza >• della squadra nel gruppo di testa, dal quale si stacca però Baroni. I quattordici superstiti, lavorando d'accordo, filano verso il traguardo. Nel plotone degli Assi si registra solo uno sciai bo scatto di Kobic, frenato da un poderoso allungo di Coppi Poi torna la pace. Al Parco dei Principi, di fronte al solito pubblico festante, l'apoteosi. Per l'ambitissima vittoria di tappa la spunta il francese Antonine Rolland. Nella volala del gruppo Bartali si fa precedere di un soffio da Ockers e Kobic. I) Tour del 1052 è finito, i volti sono sorridenti sulla pista ove corridori, gior nalisii e l'olografi sono uniti in una cordialissima confusione. Comincia la caccia a Coppi II campione appare e scompare a tratti; quando ci capita a tiro, confessa la sua commo zione: «. E' una storia che fa sempre effetto). Line Renaud, famosa cantante, gli infila sulla < maglia gialla > madida di sudore, un aura muglia gialla, nuova. Fausto riconosce la giovane: « Lei mi ha gin usato questa cortesia ne! 1040, ricorda? >. Le due celebrità, della canzone e della bicicletta, si abbracciano. La guancia di Fausto sporca di fango, si ingentilisce di rossetto. Coppi ha un saluto e un grazie per tutti. Sale nella tribuna delle autorità per le congratulazioni di rito da parte del signor Joinard, presidente dell'Unione ciclistica internazionale. Poi torna sulla pista e, mentre i fotografi si danno ad acrobazie da contorsionisti, inizia il giro d'onore. Un attimo, un istante di silenzio, sul pennone, ecco, alto si alza vvBrmgMrfrSfmCvlt4dalento il tricolore. Scoppia un ! uragano di applausi. Dai po-1 polari .-"Ventola una immensa bandiera italiana. Nel « (irato i> Binda nasconde dietro un fazzoletto la sua commozione. E sfilano dietro Coppi i grandi del Tour, quei grandi che la classe di Fausto ha ridotto quasi al ruolo di comparse: Ockers, Ruiz, Bartali, Robic. I due - brontoloni > del Giro vanno insieme, a brac-icotto: felici improvvisazioni, nate dalla gioia di avere ter-Uminato la tremenda fatica. Sono ormai passate le 18. Il Spubblico continua il suo enti- jElastico colloquio con ì corri- dori. Mamme, mogli, figli di|atleti, trovano misteriosi pas-jsaggi tra la maglia della rete di protezione e filtrano in campo alla riconquista dei loro cari. La squadra italiana esce dal Parco dei Principi e attraversa Parigi scortata da un corteo di biciclette, di moto, di automobili. L'albergo è accanto alla sede dell'* Equipe » In pieno sobborgo di Montmar- tre, a due passi dalle FoliesEfrgère. Un bagno, una rapida oena l'arri vedere: Mì'mho, Carrea e il massaggiatore Ca- vanna salgono sul treno alla volta di Torino; Bresci, Pezzi, Baroni e Crippa prendono il rapido per Milano. Coppi domattina parte diretto in Belgio; Bartali, Magni, Corrieri e Martini, inizieranno la loro serie di riunioni su una pista francese. Cala il sipario sull'avventura del Giro di Francia 1952. Si scordano i giorni brutti, le fatiche disumane sono già dimenticate. Restano i risultati: 1. Coppi con mezz'ora di vantaggio; 4. Bartali; 0, Magni e Carrea 9.; vittoria di squadra; vittoria del Gran Premio della Montagna; sette successi di tappa. Gigi Boccacini La cantante Line Renaud, come già aveva fatto nel 194», ha aiutato ieri Coppi a indossare la maglia gialla di vincitore del Tour, dopo l'arrivo a Parigi. (Telcfoto)
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