Madre di 4 figli sgozzata con un coltellaccio da cucina

Madre di 4 figli sgozzata con un coltellaccio da cucina Madre di 4 figli sgozzata con un coltellaccio da cucina a o Roma, 7 luglio. (G. F.) Una madre di quattro figli, è stata trovata uccisa stanotte sull'aia della sua povera casupola al diciottesimo chilometro sulla via Casilina. Il delitto è stato commesso tra la mezzanotte e la una ed è stata la pìccola figlia Teresa di 10 anni a trovare la madre, bocconi sull'erba e con la gola squarciata da una coltellata. Il corpo della poveretta era già freddo e la bambina, in preda al terrore, correva da una famiglia che abita joco distante per chiedere aiuto. Insieme agli altri, giungevano sul posto anche i carabinieri che iniziavano un attento sopraluogo che portava a' rinvenimento di un lungo coltello da cucina di cui l'assassino si era servito per commettere il delitto. La vittima è una donna di 46 anni, una donna piuttosto robusta, dai capelli neri e mancante di qualsiasi attrattiva fisica e si chiama Felicetta Arturì in Mori. Essa abitava col marito, Nazareno Mori, un bracciante che, per ragioni del suo lavoro, è costretto a rimanere assente, talvolta per diversi giorni, da casa, e con due dei quattro tigli, Teresa e Checchino di due anni; degli altri Agli, Enzo è a fare il soldato e Tonino di quattro anni, si trova in una colonia marina. Da quattro giorni Nazareno Mori aveva lasciato la casupola, una povera baracca fatta di pietre e di mattoni, per andare a lavorare in una tenuta a via di Forte Boccea. Ieri sera Felicetta Arturi si era ritirata con i Agli abbastanza presto. Era da poco passata l'ima quando Teresa si svegliava e s'accorgeva che nel vicino giaciglio non si trovava la madre. Impressionata, la barn- bus — — ' W.—:— a bina si alzava e a piedi scalzi usciva sull'aia. La porta era socchiusa e la luna illuminava l'interno della casa e l'aia e la strada vicina. Non vi era nessuno, nessuno rispondeva alle invocazioni della bambina che con voce sempre più tremante gridava: c Mamma, mamma >. A quelle grida Checchino si svegliava mettendosi a piangere. Teresa avrebbe voluto tornare indietro, ma, presa come era da un oscuro presentimento, continuava a cercare la madre. Fatti alcuni passi e inoltratasi in mezzo alle erbe che circondano l'aia, trovava ai piedi di una siepe il suo corpo esanime. Toccatolo ritraeva le mani bagnate di sangue. Atterrita fuggiva di corsa; i suoi piedi acalzi urtavano nelle pietre, sanguinavano ma ella non avvertiva il dolore tanto era presa dalla paura. Entrata in casa, prendeva in braccio il fratellino e fuggiva dai conoscenti. Stamane sul luogo del delitto si è recata anche la polizia scientifica la quale, eseguendo 1 rilievi, ha trovato un elemento assai importante per l'indirizzo delle indagini. Sulla sot toveste nera e sul corpo della vittima sono state trovate infatti alcune tracce che non lasciano dubbi su ciò che ha pre ceduto 11 delitto. I carabinieri, intanto, hanno fermato alcune persone tra le quali un certo Rondelli, un uomo sui einquan t'anni, dimesso da pochi giorni dal carcere dove aveva scon tato una condanna per lesioni. Su di lui pesano i più gravi sospetti anche perchè sembra che egli abbia circondato Felicetta Arturi d'una assidua corte. Interrogato a lungo egli si è però dichiarato del tutto estraneo p.l delitto. lf|

Persone citate: Arturi, Nazareno Mori, Rondelli

Luoghi citati: Roma