Tempestosa riunione a Napoli del nuovo Consiglio comunale

Tempestosa riunione a Napoli del nuovo Consiglio comunale Tempestosa riunione a Napoli del nuovo Consiglio comunale Lauro eletto sindaco - Clamori e tumulto mentre parlano l'on. Leone (d.c.) e l'on. Amen dola (p.c.i.) - Caduta la proposta d'un telegramma d'omaggio al Presidente della Repubblica (Nostro nervhio speciale) Napoli, 7 luglio. Da questa notte si è ufficialmente insediata la nuova amministrazione monarchico-missina: essa ha eletto sindaco Achille Lauro con 50 voti, mentre l'opposizione ha votato scheda bianca. Con una temperatura torrida la sala, dall'elevata volta gotica, appariva gremitissima. La seduta è stata aperta alle 18. Lauro sedeva nell'emiciclo, a destra. Prima che il Sindaco uscente, Domenico Moscati, cedesse la presidenza a Lauro, l'on. Labriola gli ha presentato l'omaggio, di quella che fu la opposizione, per* gli innegabili risultati raggiunti. E' stato a questo punto che il pubblico ha cominciato a vociare e Moscati levandosi ha detto: « La mia coscienza è tranquilla. I vostri commentì non mi toccano ». Poi, salutato da uno scroscio di applausi, Lauro ha assunto la presidenza. Da questo momento la sedu¬ ta ha cessato d'avere 11 caratlllllllillllllllllllllllllllllllllllIlllllllllIIIMIIIIIIII tere di una assemblea democratica, per trasformarsi in un tempestoso dialogo fra gli oratori dell'opposizione e la folla che urlava, fischiava, coprendoli d'insulti. Ciò perchè gli on.li Mario Palermo, Giorgio Amendola e l'ing. Bertoli (per i comunisti) e l'on. Giovanni Leone e Mario Riccio (d. c.) sviluppavano i motivi che impediscono la conferma di tredici consiglieri della maggioranza per le alte cariche avute nel partito nazionale fascista e nella milizia (la questione è ancora in sospeso dovendo essere definita dalla Giunta provinciale amministrativa). Perciò l'on. Leone, rivolto a Lauro, ha gridato: c Faccio appello al regolamento che garantisce la libertà di parola. E, poiché devo escludere che questa folla sia stata qui portata da Lei, la invito a usare non il suo prestigio personale, ma quello dell'alta carina che Lei in questo momento occupa >. A questo la folla aumentava il clamore minacciando di invadere l'emiciclo, mentre Lau ro smarrito e sorpreso dalla stessa violenza del tumulto cessava di rinfrescarsi con un ventaglio giuntogli in omaggio dalla tribuna delle signore, e diceva fievole: < On. Leone, la prego di non offendere Napo 11! >. Il parlamentare invece ribatteva che < una parte del pubblico stava dando uno spettacolo indegno di un popolo civile > e che, così continuando, il suo Gruppo avrebb abban donato l'aula in segno di prò testa. Ma il tumulto,' mentre 1 ca rablnieri bloccavano le uscite, pronti ad intervenire, non cessava, aumentando ancora quan do Amendola constatava di trovarsi, trent'anni dopo, nella stessa aula, innanzi al generale Paolo Greco (uno dei più alti gerarchi dello squadrismo campano), l'uomo che guidò le squadre di mazzieri contro suo padre. Dopo l'elezione a sindaco Lauro ha tenuto il suo discorso in cui, tra l'altro, ha detto: < Se nonostante tutti i no stri sforzi, gli interessi politici dovessero prevalere e paralizzare la nostra azione, non esiteremmo ad esporre la situazione al popolo. Il popolo giudicherà delle responsabilità relative >. Poi, dopo un attacco a tutta la stampa settentrionale, che egli ha accusato di < denigrare Napoli >, ha promesso, fra lepse2spoRmIttcagl■Illllllllllllllllllllllllllllllllllillllllllllllllilllllll le altre realizzazioni da compiere, che la flotta Lauro costruirà 700 abitazioni popolari ed un villaggio marinaro per 200 bambini. Con il pretesto di dover discutere altri argomenti, la proposta di un telegramma ,li omaggio al Presidente della Repubblica è stata praticamente respinta. q_ g.

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