Due vigili urbani colti da insolazione e una ventina di passanti portati all'ospedale

Due vigili urbani colti da insolazione e una ventina di passanti portati all'ospedale ANCHE IERI (ALDO INSOPPORTABILE: kl OKAPI All'OMBRA DI PALAZZO MADAMA Due vigili urbani colti da insolazione e una ventina di passanti portati all'ospedale Altre persone colpite da malore - Anche negli stabilimenti operai portati in infermeria - Scioperi per ottenere orari anticipati - / binari della ferrovia debbono essere tagliati a causa della dilatazione provocata dal caldo Tumulti davanti ad una fabbrica di ghiaccio : ieri ne sono stati distribuiti 150 mila chili Adesso il caldo esagera. E''.astudolism(l'giusto che d'estate la temperatura si alzi, che il sole scotti, d'altra parte nel deserto africano c'è una temperatura ben peggiore, ecc., ecc. Tutti bei discorsi, però sta di fatto che ieri ghil termometro posto a Palazzo\neMndnmn tm 11 »n . Ich«onofefèMadama segnava, tra le 14,30 e le 16JO, circa 42 gradi. C'era un signore che s'era, disteso sul cranio un fazzoletto e sopra il fazzoletto aveva messo il cappello. Guardava il termometro con occhi smarriti e diceva: € Forse non ci vedo bene... ». Ci vedeva benissimo, invece. Quarantadue. Un vero record. Il bollettino ufficiale comunicava, del resto, 36J&; anche questa una punta masstma. Disgrazie a catena Caldi simili, oltre ad ingenerare seti terribili, folli desideri di spogliarelli e di tuffi e di gite fra le nevi, non possono passare senza causare grossi guai. Anzittutto, le insolazioni. Ventidue persone sono state ieri ricoverate negli ospedali cittadini. Molti erano uomini e donile di una certa età che ad un tratto i passanti avevano visto portarsi le mani alle tempia, barcollare e stramazzare al suolo. Niente di grave, qualche giorno di letto, di buio e di il mdorienequfi naviterinfida toè pasi baculafaiecilinpetachpecompresse ghiacciate. Anche, mdue ragazzini sono finiti all'o-{dispedale: giocavano a palla nei'fapressi dello stadio e ad un cer-[quto momento si sono seduti per .haresodaniUèterra, con gli occhi stralunati, .pidicendo di aver la testa in fiam-1 fieme. Altre £5 o 30 persone, perlpostrada. sono state colte da fie-!eive malore, ma, accompagnate junin una farmacia o in un caffè | 0 addirittura a casa, si sono la riprese quasi subito. Bruttale faccenda, invece, per il mura- \ tatore Giacomo Codibò di £6 an-isi eli che ieri pomeriggio lavora-\adno in una casa presso il Marti-[conetto: colpito da insolazione \ttpiegava la testa sul petto, le idegambe gli si afflosciavano e il | poveraccio cadeva da un'altezza di tre metri produccndosi gravi ferite: e in condizioni preoccupanti finiva in ospedale. Peggio che peggio in molte fabbriche dove l'aria pesantissima mozza il respiro e causa svenimenti: in uno stabilimento una operaia è crollata sul pavimento e per più di un'ora la si 1 creduta morta e solo le cure sollecite di un sanitario l'hanno tratta da una situazione pericolosa. Altri casi sono stati segnalati un po' dovunque: una donna in un laboratorio di pasticceria è stata squassata da una crisi isterica. Alla < Metrom » i dipendenti hanno effettuato uno sciopero totale dell'intera giornata per protestare contro il rifiuto della direzione di accordare l'orario anticipato onde evitare le ore più calde. La stessa cosa è avvenuta in due reparti della < Materferro ». In serata la Camera del Lavoro ha reso noto un ordine del giorno in cui si rileva come in molte aziende, causa il ealdo « aggravato dalla mancanza di adeguati impianti di refrigerazione o di aercazione, dal protrarsi degli orari oltre il normale, dalla presenza di polveri o di gas, non assorbiti dagli inesistenti o insudicienti aspiratori >, if lavoro si svolge in condizioni assai difficili: perciò la Segreteria della C. d. L. € invita i lavoratori a promuovere in ogni stabilimento un vasto movimento tendente ad imporre l'adozioni- di quelle misure che rendano più tollerabile l'ambiente di lavoro > e, sempre in proposito, rivolge un appello alle organizzazioni industriali. Ma dalle fabbriche torniamo alle strade: tra le vittime del solleone ci sono due vigili urbani, uno, lagente Gianuzzo, che dirigeva il traffico dall'alto della pedana di piazza San Carlo, presso le due chiese e che afì'intproiwlso, verso le 12J0, è stato colto da malore: e l'altro un vigile della X Sezione Valentino di servizio in via Ormea. Per entrambi però l'incidente st risolverà in modo btntgno Ad ogni modo al riguardo ci sarebbe da chiedere: perchè t nostri vigili non possono esp'etare il loro-compito con un camiciotto, senza la giacca t E se i camiciotti non tepimzicoUvstvKdsoe dcosatrdaccainvl'taiil.mslapnKmtnpgarts] nmpmcSvda1esistono (come del resto non | esistono i caschi coloniali) per- i che non possono starsene a re- /Jpo/are il traffico indossando una bella camicia bianca appena sbottonata sul coiiot E sa an-ltìcfte guesfo è proibito, perchè jsobbligarli a sbracciarsi per più;Bdi un'ora di seguito sotto il so, _ „ i„ Mle a picco e non permettere in-1 Pvece dei turni di un quarto j A1cCEGnGsGd'oraf Se il regolamento è di ferro, i utgifi sono di enrne ed ossa e sarebbe spiacevole — facendo gli scongiuri di rito — che ad uno ad uno dovessero finire in barella all'ospedale. (Lo slesso discorso è valido per i tranvieri: quando li vedremo con una specie di sahariana e , un berretto estivo, una divisa\< I Hinsomma umana e dignitosa e Lnon sbottonati e slacciati e stra-1 lvo/tt come ora st presentano per forza di cosef). La pioggia è vicinaP Il caldo ha provocato ieri persino dei tumulti. C'è il grosso problema del ghiaccio. Ormai è un'illusione, specie in certi quartieri, credere di poter comprarne una stecca all'arrivo del solito carretto o furgone. Si può dire che -. veicoli trasportanti ghiaccio non fanno cinquecento metri oltre il portone della fabbrica e sono già presi d'assalto e svuotati. Cosi ieri alcune centinaia di assetati hanno stretto d'assedio lo stabilimento di via Frejus angolo via Cesana. I < pani » non erano ancora pronti e gli UMMPKCRSPPdARAcCV assetati hanno cominciato aitumultuare. Sono arrivati poco'dopo sudatissimi agenti di po-ì lista che hanno respinto e cai-'mata i sudatissimi dimostranti'(l'altra grossa fabbrica dis ghiaccio è in via Susa e ierilne ha prodotto ben 150 mi.a!chili ma nonostante oiips/o ; «o«\r»Arf2<,f»«„ il ~£%ll?lrnon ha soddisfatto le continue ' febbrili richieste di privati, caf-\fè, enti, alberghi). Ma pazienza il ghiaccio: il grave è che ini molti alloggi, in partialar mo-ido di hnrnn'snnp™i„ „ r„, ì riera di Frandtamanca fa,7\nera ui riuntia, manca lat-i qua e i rubinetti restano asciut-fi dall'alba sino a sera. St ru-\na cosa: siamo nel 195S, la ci- viltà ha fatto passi da gigante, eppure una città come Torino scarseggia d'acqua. Confidiamo che nel £000 tutto sia a posto, anche in questo settore. Anche la ferrovia — e questa è enorme — è nei guai per colpa del caldo. Da molti anni non si verificava il fenomeno abbastanza impressionante per cui le rotaie, arroventate, si dilatano, minacciando pericoli facilmente comprensibili. Da ieri notte squadre di operai specializzati, segnatamente sulle linee per Alessandria-Genova e per Busa, segano ogni cinquanta metri quei tronchi di binari che per £50 metri sono di un ,pezzo solo: basta?w due o tre millimetri per dar sfogo affaldilatazione. Tuttavia le mate-:fatte del caldo non s'arrestano qui: le vampe della canicolarhanno provocato incendi di reali e dei corsi più ventilati sono state scelte come giacigli da parte di centinaia di indivi-niiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimpiccola entità in diversi quar fieri e un incendio di vaste preporzioni nella cascina S. Lueia in quel di Balangcro, dove un fienile è andato distrutto, Inutile dire che anche ieri la gente s'è riversata nei fiumi e nelle piscine: però verso ili tardi, prima delle 16-17 pochi jsi sono arrischiati ad esporsiiad un colpo di sole. E di seraAcome da una settimana a gue-itta parte le panchine e le aiuole dei Valentino e dei giardini| irfiit, spesso organizzati con cu-''scino e coperta da distendere ì sull'erbetta. Verso le SS una 'brezza promettente allargava i 'cuori dei cittadini. Il ciclo ap- spariva costellato di cirri. For-\ l'se l'attesa l'invocata In m^nt !rnri, "i Bió«»to i™ w^t i ; j pioggia era vicinar, rAndiamo vano, ha detto il ' prof. Barìa, interneìlato d'ur- I \genia < c, saranno for,„ nf)t. ' sai anno forse note- i °'\ ««»»»otewefiM e non è dal ie"l,"Jere 9}'.a,che precipitazio-\Le speranze si sono rinverdite 1 ì "p pomeridiana... >. A mezza- ; \"otte si effondeva l'inebrian- i „-,.,,„ „,,„ „ „i.j ite not<"a, che a Bardonecchia [ \Pioveva e che a ausa pioveva. ' ' «niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiii e molti scrutavano il cielo dal l'alto dei balconi e aprivano le braccia al venticello e fiuta "ano l'aria per sentire odore di pioggia, •

Persone citate: Aldo Insopportabile, Busa, Giacomo Codibò, Gianuzzo

Luoghi citati: Alessandria, Bardonecchia, Genova, Torino