Rapida soluzione della crisi egiziana

Rapida soluzione della crisi egiziana Rapida soluzione della crisi egiziana La caduta di Hilay Pascià dovuta ad interventi stranieri? - Il nuovo governo costituito dall'indipendente Hussein Sirry (Nostro servizio speciale) Il Cairo, 30 giugno. Non è durato che quattro mesi il Ministero composto da Hilay Pascià. Esso è sorto in un momento difficile per la situazione interna egiziana. Hilay lo volle formare con elementi indipendenti, suscitando l'ostilità di due delle grand; forze politiche egiziane: il partito wafdista e quello saadista. Quando nella giornata di sabato, nel pomeriggio, si apprese nei circoli politici della capitale, che il Governo di Hilay aveva presentato nelle mani di re Faruk le dimissioni, la notizia non suscitò grande sorpresa. Essa era attesa da tempo, da quando cioè si vide che il primo ministro Hilay non riusciva a sanare la situazione interna £ a tranquillizzare le apprensioni del sovrano per l'impopolarità che wafdisti e saadisti suscitavano nel Paese contro il Governo. Ma forse non si va molto lontano dalla verità ritenendo che la caduta di Hilay Pascià sia dovuta a qualche intervengo straniero. A tale riguardo è bene riferire un'indiscrezione dovuta a un personaggio che gode di troppa autorità per mettere in dubbio la sua parola. Farid Zaaluk Pascià la propaganda ministro per del Ministero uscente, ha detto che tre emi- nenti personalità, fra le quali una molto nota per essere a capo del Wafd, hanno avvicinato l'ambasciatore degli Stati Uniti, Jefferson Caffrey, e lo hanno intrattenuto sull'intera situazione egiziana convincendolo della sua insostenibilità. L'indiscrezione non è certo suscettibile di conferme. Anzi è da dire che l'ambasciata-americana ha fatto sapere che l'indirizzo politico seguito dal Governo di Washington nella politica estera, rispetta il non intervento negli affari interni degli altri Paesi. Questa dichiarazione destinata alla stampa, non esclude che contatti si siano avuti tra alcune personalità ostili al Governo e l'ambasciatore americano e che, in questi contatti (la notizia trae origine da una altra indiscrezione), sia stato affrontato il tema piuttosto scottante del comando militare del Medio Oriente ed il problema della difesa nel quadro del Patto Atlantico. La caduta di Hnay Pascià ha dato l'impressione che fosse assai attesa, giacchè l'incarico è stato | affidato immediatamente ad un'altra personalità, Hussein Sirry il quale ha composto il nuove Governo a tempo di primato, almeno per l'Egitto. Il nuovo Primo Ministro è luna persona attiva, un uomo I pratico che non h-» nueMe so 1vrastrutture. quelle inibizioni politiche degli uomini di parti- to. E' un ingegnere, un indù- striale, uno che conosce molto bene tutta la situazione inter- na egiziana attraverso l'ango- lo visuale economico che e|quello che più interessa attuai- mente. ! Egli ha avuto gran parte nelle varie crisi governative ; che si sono succedute in Egit-ito dal 1940 fino al 1949. E' sta-jto anche capo del Gabinetto reale di Faruk ed e quindi per- ; sona gradita al sovrano e nei > circoli politici della capitale lo , si considera come uomo poli- boccamenti con il capo del ga- !binetto reale, Hafez Afifi Pa- ! scià, per formare il Governo e,presentare al sovrano l'elenco | dei ministri. Sirry Pascià si è riservato per sè 11 portafoglio tico realistico e ottimo animi nistratore. Ha 60 anni e fisicamente ha un aspetto simpatico. E che sia un uomo pratico e sbrigativo lo si è visto per la rapidità con la quale ha risolto la crisi. Sono bastati pochi ab-1 degli Affari esteri e Interni. Il Ministero della Guerra e della Marina è stato affidato a Mortada Maraghy Pascià, che è stata una delle personalità più in vista nei due ultimi governi. Il portafoglio delle Finanze è i'ione componenti il Governo stato dato al dott. Mohammed|Hascem Pasr-ià. Le altre per- non sono molto conosciute e anche esse sono indipendenti come quelle del precedente Ministero M nuovo Governo non ha certamente un compito aagai lacile Esso deve provvedere a stabilire le base di un accordo tra l'Inghilterra e l'Egitto per l'annosa e complicata questione Qel Sudan, affrontare il problema — anch'esso non facile _ deila difesa del Medio Orien t€ e poi prepararsi alle ele zioni generali che dovranno essere indette per l'ottobre prossimo e che sono state e cne sono state più volte rinviate, creando nel Paese disagio e insicurezza. Le accoglienze al nuovo Governo non si sono ancora manifestate in modo chiaro. Gli ambienti wafdisti sono piuttosto freddi, ma non cosi ostili come con Hilay Pascià. Più consenzienti al programma e a'le buone intenzioni di Sirry Pascià si dimostrano i diriLddtcgtansNd€l Partit° Wafd quale inatte 80 responso dolle urne. genti saadisti. C'è però qual-! cuno che, ricordando la parte avuta da Sirry durante la cri- si del 1949, giunge a una prò- sfezia; e cioè che alle prossimelelezioni possa, verificarsi ciò che avvenne nell'estate di quell'anno: la piena vittoria i jj della Reuterl

Persone citate: Afifi, Farid Zaaluk, Faruk, Hussein Sirry, Jefferson Caffrey, Orien

Luoghi citati: Egitto, Il Cairo, Inghilterra, Medio Oriente, Stati Uniti, Washington