Arretrati d'imposta

Arretrati d'imposta Arretrati d'imposta Uno dei fondatori della scienza economica, Adamo Smith, enunciò, due secoli or sono, quattro canoni dell'imposta che per il loro buon senso trovarono rapidamente larga fortuna. La terza di queste massime, detta anche della comodità, suona così : « Ogni imposta deve venir percepita nel tempo e nel^ modo che, per quanto si può presumere, rechi il minor disagio al contribuente». Ad essa pensava, evidentemente, anche il ministro Vanoni, nell'attuare la sua riforma. Infatti, disponendo che il reddito di ciascun anno debba venir dichiarato entro il marzo successivo e l'imposta, calcolata sulla dichiarazione, pagata dall'agosto dell'anno stesso, si garantì ai contribuenti onesti il massimo avvicinamento possibile tra il momento in cui il reddito si produce ed il momento in cui l'imposta relativa si paga. Si volle evitare, soprattutto un'inconveniente manifestatosi con tutta la sua gravità in questo dopoguerra: che si continuino a pagare imposte alte quando il reddito non c'è più o si è ridotto, o che per tre 0 quattro anni non si paghino imposte, o se ne paghino poche, salvo poi vedersele arrivare tutte d'un colpo nel giro di pochi mesi. .Chiuso questo infelice periodo postbellico, introdotto il nuovo sistema, il contribuente onesto, che presenta dichiarazione veritiera (gli evasori non ci interessano), avrebbe dovuto venir garantito contro il rischio di simili inconvenienti, così da consentire a ciascuno di fare 1 propri conti di cassa e poter disporre del pagamento delle tasse allo stesso modo come dispone per il pagamento dell'affitto della casa. Ma le cose sembra non vadano proprio così. Di coloro che presentarono la loro prima dichiarazione nell'ottobre scorso solo una parte è stata messa a ruolo in quest'anno. In certi uffici fino a due terzi di dichiarazioni sono state accantonate. Da un lato il ritardo nell'emanazione delle istruzioni sul calcolo della imposta complementare per i redditi di lavoro dipendente, dall'altro l'asserita mancanza di tempo da parte degli uffici di procedere alle necessarie iscrizioni a ruolo, hanno fatto sì che molti contribuenti pur avendo presentato regolare dichiarazione, non sono stati ancora chiamati a pagare l'imposta relativa. Naturalmente gli Uffici non dormono e col mese di agosto le imposte relative al 1951 verranno messe a ruolo assieme all'imposta calcolata sulla seconda dichiarazione. Ma in agosto verrà messa pure a ruolo l'imposta di famiglia che i Comuni invece di riscuotere da febbraio hanno rinviata ad agosto. E così agosto sarà un mese caldo per i contribuenti e porterà pesanti cartelle esattoriali. Ed i contribuenti si lamenteranno, e giustamente se pensiamo ai molti impiegati e professionisti o piccoli imprenditori, per cui la imposta normale è già di per se stessa un peso rilevante, così che saranno imbarazzati a fronteggiare due o tre annualità d'imposta assieme. E' questo un inconveniente che non è certo conforme al canone di Smith, perchè creerà per molti un vero problema di cassa. In ogni modo è andata cosi e ci si può confortare pensando che ogni innovazione produce inconvenienti iniziali. Tutto sta nell'eliminarli rapidamente. Ma purtroppo si deve temere il peggio. Infatti istruzioni ministeriali hanno disposto la sospensione dell'iscrizione a ruolo dell'imposta complementare per gli impiegati dello Stato che hanno presentato la seconda dichiarazione, in attesa di ulteriori chiarimenti. Questi, come è noto, dal 1° luglio p. v. devono pagare la imposta progressiva come tutti gli altri impiegati. E quindi prima o poi dovranno pagarla. Ma intanto questa sospensione provocherà l'accumularsi in un solo anno dell'imposta di due ed anche di tre anni (molti statali non hanno ancora pagato nemmeno la complemen tare sugli altri redditi del 1951). Lo stesso discorso vale per l'imposta sui fabbricati. Chi ha dichiarato il reddi to del proprio fabbricato non verrà messo per ora a ruolo; gli uffici vogliono fare i necessari accertamenti che richiederanno uno, forse due o più anni. E quando l'accertamento verrà fatto, due tre e più annualità d'impp sta si rovesceranno sul con tribuente. Qualche còsa di analogo vale anche per gli operai. Dal 1° luglio questi dovrebbero pagare per ritenuta l'acconto dell'imposta complementare dell'I,50% sulla parte di salario che eccede le 10.000 lire settimanali. Pare che tale ritenuta non si farà; ma non si dichiarano però esenti da complementare i salari degli operai. Di modo che coloro che dichiareranno onestamente il loro reddito dovranno pagare a mezzo dell'esattore anche questa imposta che molto più opportunamente ed inavvertitamente avrebbe potuto venir trattenuta al momento del pagamento del salario. E' necessario che gli uffici competenti pensino seriamente a questo problema. Il contribuente ha il sacrosanto diritto di pagare anno per anno l'imposta sul reddito che dichiara. La Finanza non ha alcun diritto di incassare il tributo quando le fa più comodo. Se proseguiamo con que-, sto sistema a prescindereL,inripdiuvapacotizistmrivicoqualfidampvavrettifiche conseguenti. E di-1Sverse persone scontando j ddal fatto che la confusione I neche inevitabilmente ne deriva impedirà a qualsiasi di canire che cosa paga, e perche paga, si ingenererà una mtrnpoingiustificata sfiducia MgU|^UtllCl. Chi non vede recapi- ; iatarsi le cartelle esattoriali ! sudopo aver fatto le dichiara- j sizioni del marzo sarà sempre 'deun poco preoccupato. Pen-|8asera che forse non è stato | creduto e che gli uffici at tendono di procedere alle persone questo timore nella seconda dichiarazione si sono cautelate riducendo il reddito dichiarato. A parte il fatto che se uno stenta di pagare le imposte correnti, fa ancor più fatica a pagarle ogni due o tre anni, tutte in una volta. Cesare Cosciani zapidnotahlezacono

Persone citate: Adamo Smith, Vanoni