Il francese Lauredi vince a Rouen e conquista la maglia gialla del Tour

Il francese Lauredi vince a Rouen e conquista la maglia gialla del Tour CRONACHE DELLO SPORT Il francese Lauredi vince a Rouen e conquista la maglia gialla del Tour Il ritardo dì Coppi e Bartflii è salito a più di undici minuti - L'offensiva scatenata all'inizio della tappa Corrieri, nel gruppo di testa, fora a 20 km. dall'arrivo - Oggi i corridori affrontano il temuto "pave\, (Dal nostro inviato speciale) Rouen, 27 giugno. furia di attaccare, final¬ mente i francesi sono riusciti a passare, e ad insediarsi addirittura con due dei loro al comando della classifica: 1) Nello Lauredi' 2) Bernard \Gauthier. Si potrà subito dire che costoro non sono i più pericolosi Oeminiani oppure Robic oppure Lazaridès. ma il fatto è tuttavia, sintomatico perchè conferma nella squadra, francese l'esistette più che mai vigile d'una preordinata e sagace intenzione offensiva, che d'altronde non ha aspettato oggi a rivelarsi intieramente. Questo piano essi avevano già cercato di applicarlo, si ricorderà, nelle prime due tappe, ma entrambe le volte gli era fallito (la prima per merito dei belgi, la seconda per merito di Coppi); oggi essi sono stati più risoluti, a più fortunati, e ci sono riusciti. Ci sono riusciti iti un modo magistrale: non soltanto hanno vinto la tappa con Lauredi, che contemporaneamente porta via la maglia gialla a Van Steenbergen, non soltanto succedono ai belgi nel razziare di un colpo solo un mucchio di premi, ma addirittura vedono il loro fresco connazionale (Lauredi ha preso la nazionalità francese dopo la guerra) dal 40° posto che occupava stamattina in classifica, portarsi al primo con quattro minuti di vantaggio stii/'c.r-leader Van Steenbergen — e ciò avrebbe irrilevante significato —, e con undici abbondanti su Coppi e su Bartali, e questo è un particolare che non può non impensierire. La foratura di Blomme Stasera scntwo dire che sarebbe peggio per noi se al posto di Lauredi ci fosse uno dei tre suoi connazionali dianzi ìwminati; sarà, ma per mio conto non credo superfluo mettere in rtiiei'o che questo giovanotto di ventisei anni non è alle sue prime armi in fatto'di corse a tappe; anzi, ne ha una ricca esperienzaj pur senza essere un grande scalatore, vanta nella sua. carriera due vittorie in quel Giro del Delfinato che si diverte a scavalcare le Alpi in vari sensi ed un recente sccon do posto nella stessa gara terminata contemporaneamente al nostro Giro; è tenace, è combattivo, non gli manca la resistenza e l'abitudine, ripeto, a queste corse, ed ora che è il primo in classifica i suoi compagni lo proteggeranno (oltre, vedrete, a tentar nei prossimi giorni di attaccare ancora, a favore stavolta d'uno degli altri favoriti della squadra per fargli prendere vantaggio sul bau-bau di tutti che è Fausto Coppi). Per completare alla svelta queste prime notizie sul la. terza tappa, aggiungo che la coppia francese è arrivata al traguardo di Rouen ben dieci minuti e rotti prima del grosso comprendente, tutti gli Assi, e con vantaggi variamente info fiori su alcuni corridori (fra i quali il nostro Corrieri) rimasti fra. loro due. e la suddetta enorme, popolatissima compagnia, di novanta unità e più. Dieci minuti e rotti sono tati ti. Quali condizioni, attraverso quelle lotta (o quali rinunce) i due francesi li hanno guadagnati, e i loro avversari li hanno perduti? Comprendo che nella, risposta a queste due do monde consiste tutto l'interesse della tappa odierna, il chi risultato non dico che può essere definitivo, oh no, per il Tour, ma insomma un certo peso ce l'ha, e questo peso trascinerà per parecchi giorni, certo fino alle tappe dei Vosgi e delle Alpi o, martelli prossimo, fino alla Metz-Nancy a cronometro. Al tempo: non soltanto Coppi e Bartali si vedono di tanto distanziati nella classifica, ma come mai il battagliero, ed ancor ieri vivacissimo Van Steenbergen ha perduto tanto tempo, rimettendoci anche la maglia gialla? E' andata così. Si era appena partiti da Le Mans alle undici e un quarto; il grosso si era ap pena ricomposto dopo aver soffocato il tentativo d'un pressoché sconosciuto regionale. allorché ne scappò un secondo — certo Buchonnet — e Corrieri, imitato poco dopo da Bernard Gauthier, corse a raggiungerlo. Non sarebbe successo niente di straordinario se in quel mentre (sì e no erano stati percorsi dieci chilometri) non fosse scoppiata una gomma a Blomme. Questi è uno dei belgi ben piazzati in classifica: per aiutarlo a ritornare presto all'avanguardia, cinque suoi compagni si scaglioìiarono sulla strada. Disfatta belga Apriti, cielo. L'andatura prese a diventar velocissima; superava i 42. Gli staccati c'impiegarono molto tempo a ritornare sul gruppo: più di mezz'ora, anche perchè durante la caccia Blomme dovette cambiare una seconda ruota, e quando fecero la loro ricomparsa avevano il fiato grosso. Fu allora che Lauredi partì all'attacco, e subito gli prestarono man forte il parigino Caput, il provenzale Faehlcitner, l'olandese Voorting. I B00 metri di vantaggio che avevano Buchonnet Corrieri e Gauthier presto furono colmati, e così si formò una pattuglia di sette uomini — che fu quella che comandò tutto il resto della corsa, fino a pochi chilometri da Rouen dove si frantumò. Al SS" chilometro i sette avevano già portato il loro vantaggio a un minuto c mezzo sul grosso; al -'fi" chilometro vi aggiunsero altri tre minuti, c un altro minuto di lì al SO". In totale, cinque minuti e mezzo. Che cos'era capitato per giustificare tale ritardo? Dei belgi, soltanto una metà erano in condizione di poter reagire, ma i rimanenti non si erano pur anco rimessi dal violento sforzo di prima. Tuttavia, per un po' tentarono: ma siccome ncs.'desuno gli prestò man forte, e siccome quelli in testa, salvo Corrieri, si alternavano a battere un passo velocissimo, avvenne che lo scarto andò continuamente aumentando. Al [ev7S" chilometro, Faehlcitner, che-- BaPeretronodei sette fuggitivi era il tncnoìspindietro in classifica rispetto alquVan Steenbergen (ritardo V c'irà21"), era virtualmente la nuo-\quva Maglia, gialla, seguito da'vaLauredi. Che vi fosse molta 1 luibuona volontà di reagire net Ito gruppone, non si può dire: chi per una ragione e chi per un'altra non si sforzava, e in quanto a Van Steenbergen egli non appariva nelle brillanti condizioni dei giorni scorsi. Non sto a raccontarla molto 'eh pusjiLqulunga: al controllo rifornititeli- \ mato di Broglio (a 123 chilometri latdalla partenza e a 6ì daìl'ar- durivo) u distacco dall'avanguar-ì Avdia, che nel frattempo aveva ranperduto Buchonnet per foratu- frara, era salito nientemeno che dua 13 minuti e Ifi secondi. Come pririuscita del piano d'attacco secfrancese col triplice obiettivo ogdella vittoria di tappa, della so conquista della maglia gialla e I qu del distacco da dare a Coppi- evidentemente -- non dava, nè esempio ne d Battali, indubbiamente lo era. Per mandarlo a monte ci sarebbe voluta la risoluta controffensiva italo-belga, ma essa non si verificò. Coppi — che sa il fatto suo sposizioni al riguardo, e in quanto a. Magni, partito anrorà sofferente, durante la, corsa quasi si era rimesso e marciava speditamente, ma neppur lui prese l'iniziativa. E in quan to ni belgi, o non volevano op-\eh pure non ne avevano più da sjiendrre. L'interesse di noi tutti al se-\quito orasi riassumeva in quel vvenuto nell'or- Niente di tragico... sarebbe ai" \ mai immancabile artivo in vo lata. Nell'avanguardia c'erano due velocisti: Corrieri e Caput, Avrebbero vinto, contempo rancamente impedendo ai due francesi di beneficiare dei due abbuoni (un minuto al primo, e mezzo minuto al secondo)? Scnonehè, appena ognuno del seguito aveva pre so a rimuginare entro di sè queste previsioni, a venti chilo- metri da. Rouen prima Corrieri da una foratura e conscguente cambio dt gom ma (fermata due minuti), e subito dopo Caput da una caduta (e rottura d'una ruota), vennero brutalmente tolti dall'avanguardia e privati del quasi sicuro primo e secondo posto. Naturalmente, Lauredi c Gau- thìcr partirono quasi in volala per approfittare dell'insperata fortuna e liberarsi — e infatti ci riuscirono — degli ultimi due \incomodi ch'erano Faehlcitner t Voorting: e da quel momen-to addirittura volarono verso «traguardo, dove neppure «Hspu- tarono la volata — Gauthier la-\sciando al compagno la vitto- ria d% tappa e il guadagno del minuto intiero. Corrieri, che \dopo la foratura aveva rag- giunto <Faeh>, lo batteva per il quarto posto; poi come già detto, col noto ritardo appariva il gruppone — in cui c'erano Coppi, Battali, Magni e gli altri italiani, meno Bresci e Crippa che poco prima si erano fermati per accompagnarsi a Milano, in lieve ritardo perii cambio di una ruota. A chi gli chiedeva impressioni appena sceso dalla bicicletta dissetatosi (anche oggi ha fatto molto caldo). Coppi nè si giustificava nè recriminava alcunché. <E' andata così — rispose —-; e poi, quando si è in cento s'insegate sempre meno che se si fosse in cinque o sei >. Ma dal tono della voce, dalla limpidezza dello sguardo, dalla freschezza del viso, s'indovina- idei Nord. va tanche per Bartali, del resto) che dal risultato d'oggi non c'è da trarne il soggetto pettina tragedia. Domani, però, attenzione. Si andrà a Roubaix. a £32 chilometri da qui, andando a ritrovare verso la fine della tappa \ < pavfis > e le banchine rialzate delle truci strade r Vittorio Varale Ordino di arrivo della tappa Le Mans-Rouen: 1. Nello Lauredi (francese) che compie i 1R9 km Percorso in-pre 6 12' 31" (ab «« - abbuono di 30"; 3. Voorting, a \3' 26"; 4. Corrieri a 6' 4"; 5. Fa ;ehleitncr a 6' 10"; 6. Dupont, a l j f?' 3„l"'„s?B2?no c05 !° sto's1 tempo altri 92 corridori _a pari r à o a a i o . a a - merito Tra i quali Coppi, Bartali, , Magni, Carrea, Franchi, Peui, Baroni, Martini, Uobic, Ockors (leminiani, Blomme, Motto, Rat seel, Van Est e Caputi 100. a 16 12" Bresci, seguilo da Milano e Crlppa; 113. Bossinelli a 21' 55". Classifica generalo! 1. Lauredi ore 16 38' 41"; 2. Gauthier a 3' 43"; 3. Van Steenbergen a 4' 4": 4. Pardoen a 5' 4"; 5. Olose a 7' 2"; 6. Fachleitner a 7' 4"; 7. Voorting a 7* 38"; 8. Blomme a 7' 53"; 9. Van der Stock a 7' 58"; 10. a pari merito Cieliczka e Carrea a 8' 12'*; 12. Roseci a 9' 15"; 15. Corrieri a 10' 17"; 21. a pari merito 2/2 corridori a 11' 25" ira i quali Bartali Coppi Baroni (ioni ini a ut Van Est e Itobic; 50. Lazaridès a 14' 07"; 55. a pari merito 21 corridori a 14' 44" fra i quali Magni Bianchi Botto e Caput; 79. Milano 20' 25"; 103. Bresci 32' 16"; 104. Grippa id.; 105. Pezzi 35'; lln. Martini 43' 20"; ne. Franchi id. Il gesto di sconforto di Corrieri che ha forato a 20 km, dall'arrivo ed ha dovuto lasciare il gruppo di testa. (Tel.)

Luoghi citati: Crlppa, Milano