Gli imputati negano la partecipazione all'eccidio

Gli imputati negano la partecipazione all'eccidio LA. STRAGE DI ODERZO Gli imputati negano la partecipazione all'eccidio j po Treviso, 23 giugno. Dopo undici ore di camera di consiglio la Corte ha respinto ieri le eccezioni procedurali sollevale dalla difesa e ha ordinato il proseguimento del processo per la strage di Oderzo, elle tia avuto Inizio ufficialmente stamane con l'interrogatorio degli imputati. Il primo è stato Attilio Da Ros, detto « Tigre », di anni 40, residente ad Oderzo. Gli altri imputati vengono fatti uscire dall'aula. Il Da Ros ha premesso l'illustrazione del suo passato di patriota e delle azioni alle quali partecipò durante 11 periodo della Resistenza e della Liberazione in seno alla divisione garibaldina € Nanne) ti». Egli era capo di stato maggiore della formazione partigiana « Cacciatori della pianura », che giunse ad Oderzo la sera del 28 aprile 1945, dove assunse le funzioni di polizia locale. Il Da Ros perù man tenne tale carica soltanto lino al 4 maggio. Alle contestazioni mosse dal presidente della Corte, dottor Francesco Ventura, il Da Ros ha affermato di avere fatto parte del Tribunale partigiano che giù dico soltanto il primo gruppo di dodici militi della repubblica di Salò prelevati dalle carceri mandamentali di Oderzo, ma di non aver partecipato alla loro esecu zione. Successivamente il presidente ha interrogato Adriano Venezian dì anni 30 detto « il biondo », cadella formazione partigiana « Cacciatori della pianura » il quale, a sua volta, ha premesso l'attività di patriota svolta nel Veneto. Egli ha fatto le medesime dichiarazioni del Da Ros, limitatamente alla sua partecipazione al tribunale partigiano che giudicò soltanto il primo gruppo di militi repubblichini. Viene quindi interrogato Giorgio Plzzoli, di anni 27 da Bologna, detto « Gim », commissario politi co della formazione partigiana, il quale ha dichiarato di aver fatto parte del Tribunale partigiano elio giudicò il primo gruppo di 12 militi ed il secondo di 80 che vennero prelevali dalle carceri mandamentali di Oderzo. Per il terzo gruppo di fascisti che vennero prelevali, ha confermato la tesi de"i precedenti imputati, affermando che il 15 maggio 1915 vennero consegnali 12 fascisti di Predazzo a un commissario partigiano proveniente da Faenza.

Persone citate: Adriano Venezian, Attilio Da Ros, Francesco Ventura, Giorgio Plzzoli