Il processo per falso al notaio di Savigliano

Il processo per falso al notaio di Savigliano Òggi alle Assise di Cùneo Il processo per falso al notaio di Savigliano (Dal nostro inviato speciale) 1 Cuneo. 9 giugno. -Si inizia domattina a questa sBise di Cuneo 11 processo per Assise 1 una complicata estorsione di cui fu vittima, nel giugno del 1950, In Doglianl, 11 notaio dott. Cesare Solza di anni 42 con studio notarile a Savigliano. Il fatto destò molta impressione in tutta la provincia di Cuneo data la notorietà e 11 buon nome del notaio stesso doppiamente vittima perchè dopo essergli stata estorta la somma di un milione, su tre che gli erano stati richiesti, si vide denunciato all'autorità giudiziaria per una irregolarità inconsciamente compiuta cioè un reato di falso in atto pubblico. Più tardi, ai primi del 1952, veniva arrestato insieme all'autore dell'estorsione stessa. Questa aveva avuto origine da un atto di compravendita rogato nel luglio del 1950 in Doglianl, nel quale venditore figurava tale Mario Bassignana, ed acquirenti i suoi due fratelli Enrichetta e Aldo Bassignana. Avvenne che quest'ultimo non si trovò presente alla stipulazione ed essendo questa urgente per necessità del venditore, il notaio ritenne di attestare, nessuna opposizione essendo stata fatta dal contraenti, la presenza dell'Aldo assente. Inoltre il notaio significava alla Enrichetta che avrebbe potuto lei stessa apporre la firma, in calce all'atto, per il fratello assente. Quattro mesi dopo il Mario Bassignana assumendo che un tale fatto costituiva un falso, coadiuvato dal suocero Manera Giustino e da certo Drocco Filippo, Iniziò, tramite il geom. Paolo Piovano, trattative coll'incauto notaio per ottenere una somma di denaro, minacciandolo di denuncia per falso al carabinieri. Tali trattative dopo pressioni da una parte e resistenze dall'altra, si conclusero nel dicembre del 1950 nello studio dello stesso geom Piovano a Dogliani con l'intervento di tutti gli attuali imputati eccetto la Enrichetta Bassignana. In tale riunione 11 notaio rilasciava al Mario Bassignana un assegno bancario, a tacitazlone, di un milione di lire, su tre che gli erano stati richiesti. Di questa somma 11 Bassignana diede, che si sappia, cinquantamila lire al Piovano e quarantamila al Droceo per il loro interessamento. Il fatto coinvolgeva naturalmente anche la sorella del Baasignana, che venne denunciata anche ?■« a J«o tempo e Mi messa In libertà provvisoria. Il Bas signana, essendosi vantato dell'operazione compiuta In paese, fece si che della faccenda avessero sentore i carabinieri i quali Iniziarono Indagini, a conclusione delle quali, come si è detto, si giunse alla denuncia di tutti alla magistratura. La Enrichetta Bassignana è imputata di avere concorso, col notaio, nel reato con l'apposizione nell'atto di stipulazione di compra vendita della firma del fratello Aldo assente. Il notaio sarà difeso dall'aw. Baroslo di Torino e dall'avv. Iemina. Gli altri dagli avvocato on. Badlnl-Confalonieri, sen. Beltrand, Andreis, Poggi, Dardanelli, Chiampo. e. m.

Luoghi citati: Cuneo, Dogliani, Savigliano, Torino