Le arringhe di difesa della «famiglia maledetta»

Le arringhe di difesa della «famiglia maledetta» Le arringhe di difesa della «famiglia maledetta» Roma, 9 giugno. La battaglia per la famiglia di Aldo Piazzi, < la famiglia maledetta >, è cominciata. La prima giornata è stata dedicata tutta alla difesa. Tre avvocati per i tre imputati: la madre e due figli. L'avv. Sponsilli, difensore di Mario Piazzi, definendo il suo protetto come un succube del principale responsabile Eugenio Ciancottl, ha escluso recisamente ogni ipotesi di premeditazione ed ha perciò concluso chiedente le attenuanti per la mìnima partecipazione psichica al delitto. L'avv. Zegretti ha successivamente tratteggiato la figura di Fallis Piazzi rilevando l'assoluta mancanza di ogni elemento probante a suo carico; e dopo aver fornito alla Corte un'ampia ricostruzione dei fatti inerenti alla morte di Aldo Piazzi, ha chiesto la assoluzione dell'imputato per non aver commesso il fatto o, in via subordinata, per insufficienza di prove. Un'altra assoluzione è stata anche chiesta dall'avv. De Leone il quale, difendendo l'Apollonia Zanzi, ha sottolineato la illogicità di ogni causale nella accusa formulata a carico della sua protetta. Dopo aver dimostrato l'infondatezza e la scarsità degli elementi di prò va, l'avv. De Leone ha denun ciato l'arbitrarietà della sequenza cronologica attribuita alle lettere da cui trasse origine l'impostazione e la condanna della Zanzi. Egli ha concluso rilevando la mancanza di data certa e la conseguente infondatezza di ogni Illazione di accusa.

Persone citate: Aldo Piazzi, Apollonia Zanzi, De Leone, Eugenio Ciancottl, Mario Piazzi, Zanzi

Luoghi citati: Roma