Messaggio di Einaudi alle Forze Armale
Messaggio di Einaudi alle Forze Armale IL SESTO ANNIVERSARIO DELIA REPUBBLICA Messaggio di Einaudi alle Forze Armale Roma, 30 maggio. H Capo dello Stato ha indirizzato alle Forze Armate un messaggio rivolto a celebrare il sesto anniversario della fondazione della Repubblica. Esso dice: « Ufficiali, sottufficiali, uomini di truppa di ogni arma e specialità! « In questo giorno commemorativo della fondazione della Repubblica vi giunga il mio saluto ed iì mio augurio, testimonianza entrambi della corrispondenza di affetti che lega il Paese ai cittadini in armi. Mentre Esercito, Marina ed Aeronautica sono alacremente intenti a perfezionare la propria struttura, si va ognor più delineando l'esigenza del loro inserimento in quell'apparato militare unitario, nel quale la solidarietà dei popoli liberi ravvisa il più sicuro presidio dei beni supremi. In questo processo di rinnovamento, il soldato italiano, temprato a civica consapevolezza, saprà degnamente operare, tenendo alto il prestigio della Patria nel consorzio delle Nazioni amiche. « Ufficiali, sottufficiali, uomini di truppa! Celebrate la solennità odierna dispiegando le vostre gloriose bandiere, sicché ogni cittadino a voi si associ nell'elevare voti per le for.tune d'Italia e per quelle dei popoli ad essa uniti dai medesimi ideali ». ilocriMprtepimCtrnonachprrisacodedilialolefrnoisleanpraustmzigtarapcespnlomzilee inL'importanza politica del messaggio è di carattere internazionale ed in pari tempo interno, com'è facile accorgersi alla semplice lettura del testo. E' di carattere internazionale perchè è questa la prima volta che il Presidente della Repubblica interviene ad illustrare il carattere _ di solidarietà atlantica che ha assunto da qualche anno tutta la nostra politica militare: e forse è questa la prima volta nella storia che un Capo dello Stato, nel rivolgersi agli appartenenti alle Forze Armate, tanto esplicitamente fa cenno a quella collaborazione che, espressa in varie sigle come la C.E.D. (Comunità europea di difesa) e la N.A.T.O. (North Atlantic Treathy Organization), è — ancora prima che internazionale — supernazionale. Di qui appunto il valore politico del messaggio di Einaudi, anche a fini di natura interna. Che egli abbia ribadito che la funzione es senziale dell'apparato milita re italiano è la difesa dei beni supremi dei popoli liberi, è in realtà cosa di carattere addirittura ovvio : anche volendosi tenere semplicemente ai termini della Costituzione repubblicana, nessun altro linguaggio a vrebbe potuto infatti essere usato dal Capo dello Stato, Ma questa specie di internazionalismo e di supernazionalismo che sta alla base del messaggio ha un'impor tanza tutta speciale, poiché indica un deciso orientameli to chiarificatore da appli carsi in un tipico settore della politica di uno Stato: il settore, cioè, delle Forze Armate. Superando le vecchie concezioni nazionalistiche che proprio su uno sfruttamento della naturale generosità di quanti militano al servizio della Patria fondava no la propria propaganda diretta ad instillare odio e dispregio per gli appartenenti alle forze armate di altri Paesi, questo messaggio di Einaudi appare infatti singolarmente opportuno ed appropriato: è appunto cominciando dai militari che occorre diffondere, in armonia con il disposto della Costituzione, il concetto che le armi — alle quali nessun Paese può ovviamente rinunciare — sono esclusivamente destinate alla difesa della pace ed a rendere possibile la collaborazione internazionale. Niente sarebbe potuto riuscire più tempestivo quanto questo monito in un momento come questo, in un momento in cui rinascenti velleità nazionalistiche cercano di fare pre sa sui naturali sentimenti di baldanza che in tutti luoghi ed in tutti i tempi hanno animato ed animano gli uomini in arme, coscien ti di una forza che appuri to spetta ai politici di indirizzare a fini di giustizia e di pace fra i popoli. H messaggio, del resto, appare un naturale coronamento di quella che è stata la politica estera italiana in queste ultime settimane: l'adesio ne, cioè, alla Comunità europea di difesa che la firma di De Gasperi ha recente mente sancito a Parigi. L'accordo stipulato verrà m ndiiVdrnCnvccpoeds«ileiecpPtsd—cgnutmlspsludfufalrspvnrsdrcscsd illustrato da De Gasperi in occasione della prossima riunione del Consiglio dei Ministri che avrà luogo la prossima settimana, o martedì o mercoledì. Anche il piano Schuman, altro strumento fondamentale della Comunità europea, verrà tra breve all'ordine del giorno, dovendo essere esaminato dalla Camera — dopo che già il Senato lo ha approvato — nello stesso periodo. Dai piani della difesa a quelli della pacifica collaborazione con l'Occidente, si ha così un quadro di quella politica che l'Italia intende continuare sullo scacchiere internazionale:, e così cadono, oltre alle frenetiche rivendicazioni di non sappiamo bene quale isolazionismo avanzate dalle sedicenti forze nazionali, anche molti motivi di apprensione che sonò stati in auesti giorni espressi dalla stampa straniera come commento dei risultati delle elezioni municipali nel Mezzogiorno d'Italia. Nessun dubbio che l'orientamento delle masse elettorali del Mezzogiorno d'Italia potrà creare ai partiti di centro ed agli uomini responsabili di Governo alcune difficoltà ponendo alla loro attenzione certi problemi che sono forse di soluzione non del tutto agevole; ma che questi problemi e queste difficoltà, possano influire sui nostri atteggia a(mDstgitoqudestdedotrtrstiscopoputodiununbaunfoqunalè qucaninè immvdvementi in campo intértìaziòT1™ ii « „„„„i„fl_„ j„ _c,„i„ sanaie e senz altro da esclu- indere. hv. g. isiiiiiitiiiiiiiiiitiriiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Persone citate: De Gasperi, Einaudi, North Atlantic, Schuman
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