Si prevede prima dell'inverno l'allargamento del governo

Si prevede prima dell'inverno l'allargamento del governo Si prevede prima dell'inverno l'allargamento del governo I socialdemocratici si riuniranno in luglio, i liberali e i d. c. dopo le ferie estive - De Gasperi si reca al Quirinale dopo un colloquio con Sceiba, Gonella e Tupini - Prime manovre delle destre affiancate da alcuni elementi del PLI Roma, 29 maggio. Il Presidente del Consiglio ha ricevuto stamattina al Viminale il Ministro Sceiba, l'on. Gonella, segretario della D.C., e il Sottosegretario Tupini, coi quali ' ha esaminato i risultati delle elezioni. Poi si è recato al Quirinale per riferire al Capo dello Stato sulla missione svolta a Parigi, su alcuni dati della situazione internazionale e, assai probabilmente,, anche sui casi della politica interna. Nessuna variazione di rilievo Ufficialmente ed ufficiosamente questa viene comunque presentata in una luce ottimistica: si fanno calcoli sottili e, mettendo a frutto le pressoché illimitate risorse della scienza statistica, si arriva a conclusioni che l'agenzia A.P.E. annuncia trionfalmente questa sera. La Democrazia Cristiana, secondo questi calcoli, ha avuto più voti di quanti ne abbiano ottenuti, insieme, il P.C.I. ed il P.S.I.; le destre hanno il 9,6% dei voti, mentre i partiti democratici minori ne hanno totalizzato insieme il 14,1 %. <I risultati elettorali — afferma quindi l'agenzia — non comportano variazioni di rilievo nello schieramento delle forze politiche >. Le percentuali ed i totali allineati dall'agenzia si riferiscono naturalmente non alle elezioni meridionali di domenica scorsa, ma anche a quelle che si tennero nel 1951 nelle province settentrionali: a distanza di un anno sono state sommate le cifre di queste e di quelle, e, interpolati i vecchi .con i nuovi numeri, si è potuto ottenere la tranquillizzante media ponderata che abbiamo riferito. Ciò è stato fatto, per quanto è dato immaginare, non per il semplice desiderio di trovare consolazioni nelle pieghe della statistica, ma piuttosto per rafforzare le smentite alle voci di un imminente rimaneggiamento governativo. Ovvio è del resto che non sia il caso di pensarvi, fin quando non saranno ultimati i congressi dei partiti, e vale a dire nell'autunno inoltrato. I socialdemocratici si riuniranno infatti in luglio, i liberali ed i democristiani dopo le ferie estive: si ritiene perciò che, come avvenne già sul finire del 1947, il « governo elettorale » su base allargata nascerà nell'inverno Anche a sinistra sono cominciate le valutazioni: si è riunita la direzione del PSI, ed è stata decisa la convocazione del Comitato centrale del partito per la metà di giugno. Sarà il caso di dire che da questi lavori non uscirà assolutamente nulla di sensazionale e che decisioni del genere di quelle che vanno sotto il nome di « sganciamenti del PSI » ovvero di « operazione Nenni » sono nettamente da escludere. Scrive oggi Saragat in un articolo pubblicato da « Democrazia. Socialista*: «Puntare su Nenni vuol dire prepararsi a sacrificare la sostanza della no¬ stra attuale politica estera di sicurezza nazionale. Il prezzo dell'operazione per Nenni è ciò che egli eufemisticamente chiama attenuazione delle punte dell'oltranzismo atlantico, ossia, in lingua povera, l'avvio alla politica del doppio gioco tra l'Occidente e l'Oriente. Se si paga il prezzo richiesto da Nenni, si prepara l'avvio da una politica del doppio gioco a quella del gioco unico: il russo. Pensare che Nenni si presterebbe a dare una mano ai democratici per salvare la democrazia senz'altra ricompensa che la pura soddisfazione del dovere compiuto, è altrettanto ingenuo quanto supporre che un ecclesiastico si lasci fare la tonsura per il solo piacere di essere rasato *. Nel resto " dell'articolo, allegando motivi altrettanto validi, esclude anche che si possa sperare in un aiuto delle destre, ma questa saggia valutazione viene già attaccata da più parti, da dove si cominciano a levare le voci che tradiscono come in taluni ambienti sia rimasta viva la tentazione di far compiere alla D.C. un veloce slittamento verso destra. Il d.c. Reggio d'Aci scrive difatti sulla rivista Realtà Politica che è stato dato < un valore sproporzionato a delle forze di minoranza le quali, guardate in sè, garantiscono poco per l'avvenire a causa della loro organica fragilità >, e sembra voler con ciò indicare l'opportunità di alleanze con i partiti di destra. Spezza poi una lancia contro la legge per la repressione del fascismo, affermando che bisogna essere assertori di liberta e democrazia a c favore di tutte le correnti politiche i cui fini non siano vietati dalla legge penale >: e qui è evidente come si cerchi di equivocare, dimenticando che il fascismo, se non previsto dalla legge penale, è comunque vietato dalla Costituzione della Repubblica. Questo, peraltro, è un concetto che molto facilmente tacciono 1 sostenitori dell'opportunità di non votare la legge che è in discussione a Montecitorio: < Ci si dovrebbe astenere dal deliberare leggi che rappresentino comunque dubbi fondati di illegittimità costituzionale >, scrive in un articolo di fondo il Giornale d'Italta, che, dopo una breve interruzione all'immediata vigilia del voto, ha ripreso la campagna a favore di un'apertura della de mocrazia verso destra. Nel medesimo senso si sono espressi alcuni deputati liberali alla Camera, dando chiaramente a ve dere, come già ieri osservavamo, quale su di essi sia il peso delle considerazioni meridionalistiche in fatto di clientele. Parole rassicuranti si trova no comunque in una lettera che De Gasperi ha indirizzato a Gonella, se si vuol porre l'ac cento 3ulla dichiarazione che vi è contenuta circa la < ritem prata volontà di difendere, su tutti i fronti e fino all'ultimo il dczdfvcnrgvanutlfdcMpqzaFfigaDpregime democratico che è fon-' dato sulla Costituzione e che corrisponde al sentimento nazionale e alle tradizioni civili del popolo italiano. Il Governo farà il suo dovere con rinnovato impegno e conta sul concorso delle Camere e dell'opinione pubblica democratica per rafforzare l'autorità della legge e far prevalere, sopra le voci discordi del passato e le aspre competizioni per l'avvenire, il senso della necessaria unione di tutte le forze.costruttive che tendono a sospingere la nazione verso una nuova fase di prosperità economica, di giustizia sociale e dignitosa collaborazione internazionale». Minacce e ingiurie di Anfaso Da parte dei fascisti, tanto per concludere la rassegna con qualche amenità, la manifestazione saliente di oggi è stata un articolo dell'ex - ambasciatore Filippo Anfuso che mette severamente in guardia gli Stati Uniti, in un articolo dal titolo fieramente ammonitore:-« Apra gli occhi l'America ». Comincia ad insolentire l'ambasciatore Dunn come diplomatico « di soprannaturale inintelligenza », accusa tutta l'opinione pubblica americana di « tenebrosa ignoranza » ed i corrispondenti dall'Italia dei giornali americani di essere degli «antifascisti mummificati » che si esprimono « esattamente come il corrispondente della Pravda ». Dopo le ingiurie, le minacce, che sono di genere oscuro come è confusa la prosa dell'ex-ambasciatore di Salò a Berlino: « Nei brancolamenti della politica americana, nelle tortuose asserzioni della stampa statunitense che in Europa la politica americana abbia fatto la più spaventevole esperienza di tutta la sua giovane storia, i dirigenti di Washington si apparecchiano a subirne un'altra più sconcertante rovesciando arditamente le alleanze ». Che cosa vuol dire? Un ardito rovesciamento delle alleanze portereìjbe gii Stati Uniti ad allearsi coi fascisti, e ne seguirebbe per gli americani una esperienza sconcertante: è questo il senso letterale della frase di Anfuso. Siamo certi però che l'ex-ambasciatore aveva l'intenzione di dir tutto il contrario. Uomo d'azione, lo ha tradito la penna. serie di osservazioni sui più ini portanti istituti innovativi in trodotti nello schema riguardante il personale direttivo, anche per i riflessi che i predetti istituti potranno avere nei confronti del rimanente perso naie. L'on. Lucifredi, mentre ha sottolineato il carattere non ufficiale del disegno di legge per il personale direttivo che è stato divulgato nella scorsa settimana, ha confermato che il Governo non ha alcuna intenzione di occuparsi soltanto dei funzionari direttivi, e che l'ufficio per la riforma ha anzi già pronto uno schema di disegno di legge riguardante gli altri gruppi. d7ptnudclttitdccpdil■ llllllItlflIIMMIIIlilMMMIII Illll MtiltMIM

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