La spaventosa agonia dei dodici minatori
La spaventosa agonia dei dodici minatori La spaventosa agonia dei dodici minatori Sei vittime della miniera di Frugeres hanno tentato nella disperazione di spaccarsi il cranio contro l'ascensore che non funzionava più (Nostro servizio speciale) Parigi, 21 maggio. Ancora una volta la miniera di Frugeres, nella Haute Loire, merita il nome di « assassina » datole dagli abitanti della regione. Nel 1989 e nel 42 parecchi minatori-vi perirono asfissiati dalle emanazioni di gas carbonica e ieri — come è noto — una nuova tragedia ha gettato nel lutto altre dodici famiglie. Particolare drammatico: 6 delle 12 vittime tentarono di darsi la morte spaccandosi il cranio contro le sbarre dell'ascensore che non voleva funzionare e fra questi sei disgraziati tre si erano già sacrificati per permettere ad altri quattro compagni di mettersi in salvo. Il dramma scoppiò improvviso verso mezzogiorno a 600 metri di profondità, in una galleria dove 20 operai lavoravano. Il capo-squadra Borei aveva constatato che le pareti cedevano e che ogni tanto un blocco si staccava da esse. Ed era inquieto. A mezzogiorno una frana si produsse e Borei, rendendosi immediatamente conto di ciò che accadeva, urlò nella galleria: < Il gas! si sai- vi chi può >. Uno scoppio pauroso seguiva quelle parolee i minatori, abbandonati gliattrezzi, si misero a correre in | quattro sul tetto continuarono la difficile ascesa. Quelli sul tetto si aggrappavano alle pareti del pozzo per alleggerire il loro peso e quelli di dento tiravano sui cavi con tutte le loro forze per aiutare il mec-| canismo. Finalmente il piano superiore era raggiunto a 500 metri di altezza e i minatori di quella galleria videro compa-| rire alle 12,30 otto uomini coi j visi sfigurati dalla paura che! urlavano tutti insieme: «Il gas; sotto ce ne sono ancora dodici ». L'allarme fu dato imme-J diatamente, mentre l'ascensore veniva rimandato in basso. Ma quando fu giù rifiutò di risa-i lire di un solo metro. Renden-: dosi conto che non c'era più [ speranza, sei uomini, fra i quali i tre che si erano sacrificati poco prima, erano presi dalla disperazione e si fracassarono volontariamente il cranio contro le sbarre di ferro per morire prima. I loro cadaveri sono stati trovati nella cabina con profonde ferite al capo; altri sei cadaveri erano nella galleria. Ora 12 corpi violacei, sulle cui facce si può leggere ancora lo spavento, sono allineati nella sala delle docce, trasformata in cappella ardeni te a poche centinaia di metri i dalla miniera < assassina ». 1. m. e i l — e e e e n ti à d tv0 a aei ti n d o i, e ò i- direzione del pozzo dove funzionavano i ventilatori. Avevano percorso appena pochi metri, quando una seconda esplosione accompagnata da una seconda frana sbarrava la strada a un gruppo di 13 uomini, mentre altri 7 erano riusciti a raggiungere la cabina dell'ascensore. Questo tuttavia non funzionava più, probabilmente perchè le tubature dell'aria compressa erano state danneggiate. Dopo molti sforzi i 7 minatori riuscirono a metterlo in moto e la cabina cominciò a salire con estrema difficoltà e molto lentamente. Intanto fra gli altri 13 minatori rimasti bloccati, 4 avevano tentato, aggrappandosi alle asperità delle pareti, di salire attraverso un passaggio fino a una galleria superiore e sbucarono 'utt'a un tratto nel buco dell'ascensore. Miracolo: a pochi metri sotto di loro videro la cabina che saliva faticosamente e saltarono sul tetto di essa. Ma con quell'aumento di peso la cabina si fermò e anzi cominciò a ridiscendere. Nessuno si sarebbe salvato. Allora tre dei sette minatori che erano dentro uscirono per o permettere all'ascensore di rie, salire. < Rimandatelo non apli i pena sarete arrivati » urlarono, n lotto uomini, quattro dentro e| qi i
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