I naufraghi volontari

I naufraghi volontari IX VX CANOTTO BA MONACO A CUBA I naufraghi volontari La spedizione si propone di insegnare l'arte coraggiosa e difficile di sopravvivere alle più grosse catastrofi marine (Nostro servizio particolare) Princip. di Monaco, 20 maggio. Un audace esperimento di carattere scientifico e avventuroso sta per essere intrapreso da tre giovani studiosi sovvenzionati dal Museo Oceanografico di Monaco. Sabato prossimo alle 7 partiranno da questo porto con meta ultima Cuba, il francese dottor Alain Bombard, il panamense Jack Palmer e l'olandese Jan Van Hemsbergen, i quali come « naufraghi volontari > intendono provare che si può vivere lungamente su mari chiusi e sugli oceani senz'altrl viveri e bevande che i prodotti marini. Si tratta, insomma, di rivoluzionare la tecnica dei salvataggi. La navigazione fino a Cuba è previsto che comporti circa due mesi. Nella prima tappa Monaco-Gibilterra i tre studiosi contano di impiegare tre o quattro settimane. In questo lasso di tempo collauderanno l'imbarcazione e i passeggeri Il Bombard, capo della spedizione, ritiene che sia più pericolosa la traversata del Mediterraneo che non quella dell'Atlantico, dove toccheranno gli scali delle Canarie e delle Isole del Capo Verde. Il canotto, arrivato l'altro ieri a Monaco, è stato ieri gonfiato e meBso in acqua: esso ha forma a ferro di cavallo con una plancia interna in legno. E' 'munito di due piccoli alberi e di due vele, nonché di remi. In caso di pioggia una tenda può riparare i navigatori. La pioggia è considerata da essi come una benedizione poiché fornirà loro dell'acqua dolce da bere anziché quella di mare (della quale prevedono di ingerire al massimo 500 grammi al giorno). Il carico del canotto e ridotto al minimo: qualche vestito impermeabile, un apparecchio radio emittente e ricevente, installato dai tecnici dì una stazione svizzera, che si terrà in quotidiano collegamento con i « naufraghi volontari»; un bidone di 40 litri di acqua dolce e due piccole scatole di viveri condensati a puro titolo di precauzione. L'imballaggio dell'acqua e dei viveri sarà infatti sigillato dalla dogana, e i tre non l'apriranno che in caso di pericolo. Essi dovranno cosi vivere di pesca. Hanno previsto, allo scopo, di portare un sommarlo materiale, alcune canne da pesca e uno spremifrutta che servirà ad estrarre dal pesci il siero fisiologico da mescolare all'acqua di mare. L'orientamento della imbarcazione è affidato al panamense Palmer 11 quale si servirà di un normale cronometro e non porterà che un sestante allo scopo di verificare le Bue osservazioni. La spedizione si propone infatti di insegnare agli eventuali naufraghi l'arte di sopravvivere alle più dure difficoltà. L'esperienza non avrebbe quindi interesse se gli audaci studiosi non si mettessero nelle loro condizioni. La carta di cui si serviranno è un normale planisferio sul quale sono indicate le posizioni delle costellazioni che serviranno loro di orientamento. Il canotto rimorchierà una minuscola imbarcazione dalla quale il Bombard riprenderà scene e particolari durante la navigazione, poiché una casa cinematografica gli ha affidato 3000 metri di pellicola a colori e due macchine da ripresa. a. n. -

Persone citate: Alain Bombard, Bombard, Jack Palmer, Palmer, Princip

Luoghi citati: Cuba, Monaco