Emozioni per la lotta con Ascari

Emozioni per la lotta con Ascari Le Ferrari dominano Emozioni per la lotta con Ascari La vita comincia dunque a Quarantannit Gli applausi che si levarono all'indirizzo di Gigi Villnrrsi, vincitore del Gran Premio del Valentino, mentre la signora Farina, moglie del campione sfortunato, gli porgerla il simbolico omaggio di fiori, andavano attiche ai 9WH capelli pili bianchi che brizzolati. Lia quarantina, l'ottimo < Gigi » l'ha passata da- un pezzo, come alle spalle Vhan lasciata Farina e Taruffì e Stnck e insomma, la maggior parte dei protagonisti delia eorsa di ieri. Etancelin, cinquantottenne, e nonno pluri-rccidivo. Decisamente lo sport automobilistico non invecchia; e il veder gettarsi nelle curve, a una spanna un dall'altro, con foga selvaggia, questi vecchi « lupi del volante *, è spettacolo che entusiasma... persino un giovane d'oggigiorno! A decine di migliaia eran convenuti, questi giovani, con gli adititi e gli anziani e le donne, borghesi militari ed ecclesiastici, in ondate brulicanti, all'assalto di ogni ingresso al circuito. Rarissimamente fu dato assistere a un simile concorso di folla. E quasi altrettanta ce n'era ammassata nella gratuita tribuna naturale formata dalla sponda destra del Po e dai primi spalti collinari, dove un noleggiatore di binoceoli avrebbe concluso affari d'oro... Successo di pubblico, dunque, completo, che mise a dura prova — riuscita anch'essa in modo encomiabile — l'organiszazione curata dall'Automobile Club di Torino, e principalmente dal direttore di gara dott. Gavina Sansone. Giornata d'oro, dunque, per l'automobilismo torinese, confortata anche da un sole finalmente primaverile, combattuta senza risparmio dal ìistretto ma nobilissimo manipolo di concorrenti. In tredici soltanto, san partiti, poiché la Osca di Piatti non si è presentata. Sono in prima fila i quattro mosohetMeri della Ferrari: Farina, Ascari, Villoresi, Taruffì. In faconda lo svizzero Fischer su Ferrari £500, l'inglese Whitehead sulla Ferrari 1500 compressore, il belga Ciao* tutta Talbot inoo. La terza fila ospita Etancelin su Talbot-Lago, Macchieraldo su Maserati 1S00 compressore, Swaters su Talbot. In coda, lo strizzerò Hirt su Ferrari 2000, e Stuck sulla A.F.M. Dalla tribuna d'onore, dove sono presenti col Prefetto, il Sindaco, il Preside della Provincia, il Comandante del <Comiliter>, il Direttore dell'Ispettorato Motorizzazione e il Corpo consolare pressoché al completo, scende per la funzione di mossiere d'onore l'on. Gronchi, presidente della Camera. Professionalmente avvezzo ai tumulti, sopporta impavido l'ululante tempesta che si getta sulla vicina scmicurva strozzata di corso Raffaello. Passano, le tredici vetture, tutte insieme, non si sa come. Il Gran Premio del Valentino, che durerà per 60 giì-i, pari a Ì5S chilometri, è cominciato! Ma il già ristretto gruppo si assottiglia siti dal primo giro: Rol è fermo al box, Stuck finisce nelle balle di paglia e non può proseguire, Macchie raldo compie uno spettacolare duplice salto mortale, urtando nel gradino di sinistra, traversando la pista, la paglia, il viale alberato che divide in due il corco Massimo d'Azeglio, la piata di oorsa d'opposta direzio ne (fortunatamente deserta in quel mentre) e arrestandosi infine, inoolume, contro la can oellata di un edificio. Si alza, chiede compermesso al pubblico e si ritira. Subito dopo, la sorte attacca il grande favorito della giornata, il beniamino dei tifosi torinesi, l'uomo clic ha la consegna di tutto osare per dare ai suoi concittadini l'orgoglio del primato. Farina al secondo giro è fermo al < box >: passa nel pubblico come un gelo di sventura, poiché nessuno s'M-\lude ohe il tempo speso possaÌvenir riacciuffato. Si tratta di {un inconveniente al comando [ del cambio: banale, ma diso-\riamante. E mentre gli operai \ smontano e cambiano febbnl-,mente, passano e ripassano duo volto t suoi compositi: ;Ascari e Villoresi a ruota fan- zi, per un paio di giri Villoresi è in testa, ma poi vien ripreso e distanziato fi seguiti da Taruffì, Fischer, Whitehead, Etancelin e Claes, Finalmente Farina riparte, tra un uragano d'incitanti applausi, e si getta ad un disperato inseguimento. Al secondo ripassaggio dopo la sua ripre sa> ha battuto il < record > del \giro, con un S'OS" 1/S (media ÌRm. lse,7S6) ch'egli stesso {equaglierà piti tardi, non rag [ giunto da altri. Al decimo giro \e ai jn« posto in classifica; alI \ ventesimo è 7°; al trentesimo ,e go Ma cubito dopo, netia cur- vn nelle Belle Arti, appena su- ; parato sulla sinistra Taruffl,' non r<csce a riportarsi intraiettoria senza toccare le balle di paglia. Forse la sua generosa volontà di rispondere alla passione della sua folla gli ha fatto troppo osare; forse un accidentale sbandamento del retrotreno (che, a dire U vero, da qualche giro, non ci parevo più stabile come in partenza) gli ha impedito di risalire in tempo la schiena della strada. E' un attimo: la maoc ìi in a da mezzo giro su se stessa, poi un giro completo: sfonda la paglia, esce di pista, si ferma, n pubblico, che non la vede ripassare, trattiene il fiato: quando gli altoparlanti gli dicono ohe il suo idolo sta tornando a piedi verso le fri¬ bune, rumoreggia: chi di s0I- Uovo per lui, che AH rammarico per la corsa. Ascari, intanto, conduce superbamente bene. Il campione milanese è in forma eccellente: lo andiamo ad osservare nelle curve più difficili, ch'egli disegna in un modo lindo e composto ch'è una meraviglia. La sua vittoria appare ormai sicura: Villoresi, magnifico inseguitore, perde tuttavia da un secondo ad uno e mezzo per I giro. Nè si può pretendere l'im-\ possibile miracolo da Taruffi, benché il grande campione ro- mano, con la sua S500 a quat-\'-tro cilindri sperimentale, ioÉ-li tondo di bravura e di audacia , n l i a ¬ nisca a sopperire alla minor velocità del mezzo, rimanendo a minimo distacco dal binomio di testa. La corsa continua cosi, dal SS" al 57° giro, senza più storia, quasi monotona: dietro ai tre uomini della Ferrari passano e rimangono nell'ordine, fino al traguardo finale, le altre due Ferrari indipendenti di Fischer e di Whitehead, e infine le due Talbot di Claes e di Bvohaters, regolari se pur non velocissime. Ma a tre giri daUa fine sopravviene l'altro colpo di scena: la Ferrari-Indianapolis di Ascari ha il serbatoio bucato, il carburante esce a fiotti. Im -'P0SSjbj'e< 6 troppo rischioso 'per lui e per gli altri, lasciarlo : . . ) proseguire. E il grande campione si arrende, sorridendo al pubblico delle tribune che lungamente lo applaude. Villoresi ha dunque corsa vinto, alla media di quasi ISO all'ora, che per un circuito cosi accidentato e incidentato è più ohe rispettabile. I tredici partiti (si sbizzarisco chi vuole sul numero portafortuna: chi ha assistito agli incidenti di Forino e di Macchieraldo. così miracolosamente incruenti, penserà che forse i superstiziosi, dopo tutto...) so no ridotti a sei sul traguardotinole: conferma che il Valen- tino, tecnicamente parlando, non è stato uno scherzo. E il pubblico dei torinesi (tutti tecnici dell'auto!) rincasa sod disfatto. Aldo Farinelli La classifica 1. C,iKi Villoresi (Ferrari 4500 raio.l 60 (tiri (km. 252) in. 2 ore f>'25"S/fi alla media orarla di km. 119,595; 2. Piero Taxnffl (Ferrari 2500 sperimentale) a 1 giro; S. Fischer (Svizzera) su Ferrari 2500, a S piri; 4. Whitehead (Inghilterra) su Ferrari 1500 con compressore, a l'2"3/6 da Fischer; 5. Claes (Belgio) sn Talbot 4500, a 5 giri; 6. Swaters (Belgio) sn Talbot 4500, a 9 giri. Giro (m. 4200) più veloce: l'il di Farina (Ferrari 4500 rane., tipo Indianapolis) in 2'l"l/5 (media oraria km. 124,752).

Luoghi citati: Belgio, Forino, Indianapolis, Inghilterra, Svizzera, Torino