Churchill al Pentagono

Churchill al Pentagono Il Premier britannico ospite d'onore di lovett Churchill al Pentagono 17 pranzo seguito da una conferenza militare fra i generali: discassi i problemi del comando atlantico e della standardizzazione delle armi - Con oggi il convegno entra nella fase risolutiva: saranno anzitutto esaminati con Truman i punti di contrasto Washington, lunedì mattina, Churchill e la delegazione britannica sono stati ieri ospiti del < Pentagono » per il pranzo di gala offerto agli ospiti dal Segretario alla Difesa, Robert Lovett. Erano presenti SS persone, Ira cui alcuni dei massimi esponenti della politica e della strategia del mondo democratico: Churchill e Lovett, Eden e Acheson, Bradley e Slim (capi dello Stato Maggiore americano e britannico), Harriman e il Primo Lord del Mare, ammiraglio tir Rhoderick Mac Grigor. Dopo aver posato per 4 fotografi, il gruppo delle personalità inglesi ed americane è quindi salito nella camera da pranzo, che serve anche da sala di conferenze di Lovett. Una lunga tavola era apparecchiata, ornata di mazzi di giaggioli azzurri. Churchill si è seduto fra Lovett e Harriman e di fronte ad Acheson, mentre Eden ha preso posto alla sinistra di Lovett. Il pranzo, in cui sono stati serviti fra l'altro zuppa di tartarughe, aragosta, asparagi, insalata verde, crema e caffè, è terminato alle H,SS, e Churchill ha fatto ritorno circa dieci minuti dopo all'Ambasciata britannica, senza discutere con i suoi ospiti alcuna questione di affari. Prima e dopo la colazione, invece, il generale Bradley ed i tre capi di S. M. americani hanno conferito complessivamente per oltre due ore e mezza con il maresciallo Slim, che rappresenta l'Inghilterra nello Standing Group atlantico. Si ritiene che siano stati discussi specialmente due problemi: la standardizzazione degli armamenti e l'organizzazione dei comandi atlantici. La giornata di ieri è stata per Churchill, in certo senso, di vacanza, mentre ha servito ai mititari per uno prima presa di contatto. Con oggi, invece, la conferenza anlo-americann entra nella fase più attiva con un esome spinto a fondo dei maggiori problemi mondiali, e in primo luogo dei punti di divergenza fra Londra e Washington: questioni egiziana, persiana, cinese; distribuzione dei comandi nel quadro del Patto Atlantico; collaborazione in campo atomico. Si esclude ufficialmente che gli inglesi già abbiano fabbricato le loro bombe < A » ed < H » A proposito di contrasti, il New York Times di ieri, scriveva: € Se Churchill ha qualcosa che disapprova, lo dica, e se Truman non è d'accordo con la politica britannica, lo dica anche lui: nulla di male può risultare da una franca spiegazione fra amici — ansi, cid serve a rischiarare l'atmosfera ». Dòpo aver osservato che la politica britannica è d'accordo con quella americana su tutte le questioni più importanti, il giornale aggiungeva che attualmente il fatto di aver truppe in Corea è più importante del riconoscimento o meno del Governo di Pechino, e che l'invio in Germania delle quattro divisioni promesse dalla Gran Bretagna è più importante della sua partecipazione o meno all'esercito europeo. Sul « Willlambsurg ». il panfilo del Presidente degli Stati Uniti. Da sinistra a destra: Eden, Acheson, Truman e Churchill. (Radiofoto a « Stampa Sera »)

Luoghi citati: Corea, Germania, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Pechino, Stati Uniti, Washington