Immobilizza il marito per far fuggire l'amante

Immobilizza il marito per far fuggire l'amante Immobilizza il marito per far fuggire l'amante Liberato dalle mani della donna corre dal commissario - La denuncia non vale perchè manca la flagranza Da qualche tempo un impiegato, abitante in corso Giulio Cesare, sospettava che sua moglie, giovano od esuberante, lo tradisse. Per tre o quattro volte egli l'aveva sorpresa mentre in anticamera stava telefonando a bassissima voce; e al suo arrivo aveva deposto frettolosamente ii ricevitore esclamando: * Ero il solito relino elio aveva sbagliato numero... ». L'impiegato, per il suo particolare lavoro, ora costretto ad assonnirsi alla sera, sino a mezzanotte. L'altro giorno un suo amico, ho abita nella casa di fronte, lo fermava e gli diceva: Come mai ieri sera avevi vacanza? — Io?... No... — Ma si! C'ora la finestra aperta, od anzi, ho visto con quanto ardore abbracciavi tua moglie... Un'altra volta, ricordati però di chiudere le persiane... Tua moglie, a quanto mi è parso di vedere, era in abbigliamento alquanto succinto. L'impiegato allibiva. La sera prima egli aveva lavorato e (piando era rincasato sua moglie dormivi:. Dunque- l'individuo scorto dall'amico ora l'amante di cui egli sospettava l'esistenza. Ieri sera, nonostante fosse giorno festivo, egli doveva rocarIsi egualmente ni lavoro. Ma ehieIdeva e otteneva licenza e s'appostava noi pressi di casa sua, dopo essere uscito all'ora solita, figurando d'essere dirotto in ufficio. Verso lo 21.30 un giovanotto s'infilava frettolosamente nel portone. Era un giovanotto atletico e di piacente aspetto e il povero marito non aveva dubbi, non poteva che essere lui: seguiva lo sconosciuto e lo vedeva entrare nel suo alloggio. Attendeva un quarto d'ora e poi. pian piano, apriva l'uscio e scivolava nell'interno. Ma nel buio inciampava in un vaso: il vaso si rompeva con |„^n^rvesVaViaVTomW in,.] vestibolo, j — Che fai qui? I — Sono venuto per sorprender- IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ti col tuo amanteI — gridava il disgraziato. — Ma che amante; — replicava la giovano donna — è un,mio caro compagno di scuola, è venuto a farmi visita! Ma 11 fatto che 1 due erano in camera da letto e che il giovanotto s'ora sbarazzato già di parecchi indumenti, rondevn grottesca l'affermazione. ■— Corro a chiamare la polizia! — tuonava l'incauto marito e faceva per avventarsi al telefono. Ma la moglie lo afferrava por 11 collo o lo iinmobillzznva: Il meschino tentava di reagire, ma era piccolo e debole e la moglie aveva vont'anni meno di lui ed ora alta e vigorosa. Tenuto saldamente in pugno dalla donna, il poveraccio vedova fuggire l'amante rivestito di tutto punto. Solo dopo cinque, minuti la moglie lo lascia-" va andare. L'Impiegato allora si precipitava ni non lontano commissariato di Borgo Dora e denunciava Il tradimento della moglie, ma 1 funzionari allargavano le braccia: — Cnro signoro, comprendiamo perfettamente, ma slamo spiacenti di non poterla aiutare. CI vuole la sorpresa. Senza sorpresa, non siamo in grado di far nulla. Cineclub della domenica. Doma-1 ni mattina alle ore 10. al cinema Statuto. « Il fuggiasco » di Carol Reod.

Persone citate: Carol Reod

Luoghi citati: Borgo Dora