Le dimissioni di Eisenhower sarebbero già sul tavolo di Truman di Gino Tomajuoli

Le dimissioni di Eisenhower sarebbero già sul tavolo di Truman DAL COMANDO EUROPEO ALLA LOTTA PER LA PRESIDENZA Le dimissioni di Eisenhower sarebbero già sul tavolo di Truman II Presidente non esclude di poter nominare un europeo a comandante supremo del NATO ma il candidato più in vista è Ridgivay - Negoziati tra industriali e ìnetallurgici (Dal nostro corrispondente) Washington, 10 aprile. La lettera di dimissioni di Eisenhower sarebbe già arrivata sul tavolo di Truman, ma il Presidente attenderebbe il via del generale prima di renderla pubblica. Questo è il senso delle risposte un poco sibilline date oggi da Truman ai giornalisti che lo interrogavano sulla questione. Il Presidente ha rifiutato di confermare o smentire se era a conoscenza del desiderio di Eisenhower di chiedere l'esonero dall'attuale comando, ma ha ammesso che se il generale farà tale richiesta, essa sarà annunciata solo in conformità dei suoi desideri. Al Pentagono però si continua a sostenere che la famosa lettera non è ancora partita da Parigi: essa sarebbe solo stata preannunciata durante una conversazione telefonica di Eisenhower con il segretario Lovett. Il suo arrivo comunque non può tardare. La questione è importante per due motivi: perchè incoraggerà i sostenitori della candidatura Eisenhower a resistere all'impressionante riflusso di popolarità registrato da Taft e dagli isolazionisti e, secondo, perchè aprirà ufficialmente il problema della successione nel comando del N.A.T.O. Sia l'uno che l'altro aspetto della questione hanno quindi notevoli ripercussioni interne e internazionali anche perchè Truman, interrogato sul prò dM111111111 ) 11 ! i 31111111 i 11 1111M 11111 li 11111111II plema della successione del generale, ha detto di non escludere di poter nominare un europeo a comandante supremo del N.A.T.O. La nomina del successore comunque avverrà colla stessa procedura seguita per quella di Eisenhower. Queste dichiarazioni del Pre- Bidente, ha chiarito più tardi\nl'ufficio stampa della Casabian- aca, si prestano ad equivoco an che perchè Truman non ha ri cordato esattamente le disposizioni che regolano la materia. In base ad esse, e come già avvenne per la nomina di Eisenhower, sarà il Consiglio del N.A.T.O. che chiederà al Presidente degli Stati Uniti di nominare un successore e di nominare, probabilmente, un americano, poiché il Consiglio stesso, nella sua riunione di Bruxelles, ha stabilito che la carica spetta di diritto ad un americano, come rappresentante della Nazione che fornisce all'Alleanza il contributo maggiore in mezzi, denari e uomini. Truman, quindi, ha ammonito la Casa Bianca, non potrà discostarsi da tale procedura, a meno che il Consiglio non chieda espressamente di nominare un europeo, co sa improbabile. Resta da stabilire quindi quale fra i candidati americani di cui si parla in questi giorni, ha maggiori probabilità di succedere ad Ike. Gli europei, Eisenhower e Truman sembrano orientati per la scelta del generale Gruenther. Bradley invece, capo di stato maggiore delle Forze armate americane, chiede, con l'appoggio del Dipartimento di Stato e dei capi di stato maggiore, la nomina di Ridgway, ' attuale comandante delle forze dell'UNO in Corea. Gruenther, fa notare Bradley, non ha ancora nè il rango militare nè l'esperienza di co mando di truppe tali da poter dare ordini a personalità così alte come il maresciallo di campo Montgomery. Ridgway possiede entrambe le qualificazioni e per di più, appena il trattato di pace giapponese sarà entrato in vigore non si giudica conveniente lasciarlo in Giappone in posizione che ri corderà troppo il periodo di occupazione e comunque superiore a quella di Robert Murphy che sarà nominato ambasciatore a Tokio. Infine si crede che per giugno, quando il generale Eisenhower potrà esser di ritorno negli Stati Uniti per condurre la sua campagna elettorale, sarà firmato final- ptgccaucptcncsmente l'armistizio coreano "e|lmlmscdqqfPht onindi RM„Wau sarà wn~ViZ-i . ... -- y ** lJ Jro"liberò di assumere un nuó-'s| vo mcanc°! Truman frattanto ha ricon fermato con forza di non voler accettare in nessun caso nemmeno l'invito a ripresentarsi candidato, decisione, disse, presa oltre un anno fa e determi nata semplicemente dal desi- sembrano accreditare la voce |cfte Truman> pur rifiutando di , partecipare alla corsa alla Pre^f-Vf Riaccettare Vinvito ^ dei siwi fedeli, non intenda ri!tirarst ™ta politica. Le »«e aspirazioni sarebbero quel le di dirigere il programma del 1 punto quarto che porta il suo derio di non rimanere oltre alla Casa Bianca. Egli si è impegnato però a sostenere attivamente qualunque candidato democratico sarà scelto dalla convenzione del partito alla quale però non parteciperà. pndilgsse.... . .i?"!Sle. rf-Ì*e_J^,a,rn;riom!s 1 punto quarto che porta il suo|iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiii uiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiii nome per lo sviluppo dei Paesi | in arretrati. Per il momento però I Mpochi si occupano delle sue in-\lctenzioni, anche perchè le ener- j dogie generali sono impegnate a] criticare la sua decisione nel conflitto dell'acciaio, giudicata, ancora più aspramente di ieri, una violazione dei suoi poteri costituzionali ed una manovra politica irriflessiva e dannosa. I negoziati fra sindacato metallurgici e industriali sono ricominciati però questa mattina in un'atmosfera assai difficile e tempestosa, sotto la presidenza del segretario personale di Truman, direttore ad mdanotomzipetadiautoscpnilllllllllllllllllllItllllllMI lllllllllimilllllMII interim dell'ufficio per la moMutazione, lasciato libero dal- lc dimissioni di Wilson, all'in domani dell'annunzio di Tru- man di non essere più candidato alla rielezione. Le prospettive di accordo sono incertissime ma per quanto si contesti sempre la legittimità della decisione presidenziale, si ammette che la porta per un accordo è sempre aperta poiché Truman non ha ordinato di mettere in vigore lo aumento dei salari, consigliato, prima della minaccia di sciopero, dalla commissione per i salari. Gino Tomajuoli MIIIIMIlMIIIIIIIIMIIIIIIIMMIIlllll u 111111 lì generale Eisenhower. 1111 i 111 r 11111M C111111T11 11 t M111 [ 1111111111U111 i I

Luoghi citati: Bruxelles, Corea, Giappone, Ike, Parigi, Stati Uniti, Tokio, Washington