I due giorni di De Gasperi tra i contadini della Calabria

I due giorni di De Gasperi tra i contadini della Calabria I due giorni di De Gasperi tra i contadini della Calabria Consegna di centinaia di case popolari, discorsi in ogni centro, colloqui coi poveri e con avversari politici • Ad un sindaco comunista: "Faremo quaggiù tutto quello che è necessario,, vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii(Dal nostro inviato speciale) Catanzaro, 24 marzo. Stasera a Monasterace, quando De Gasperi ha preso 11 treno per tornare a Roma dopo due giorni interi trascorai senza respiro su e giù nelle più remote plaghe di Calabria, qualcuno ha osservato che bisognava riandare al tempo di Zanardelli per trovare un Presidente del Consiglio che avesse preso cosi a cuore le faccende del Mezzogiorno d'Italia, tanto da pagare di persona la conoscenza di quelle zone, dormendo poco, ingoiando polvere, trascorrendo buona parte della giornata In automobile e fermandosi in centri grossi e piccoli a pronunciar discorsi, ad ascoltare pazientemente l'esposizione di infiniti problemi, promettendo, Incoraggiando, Incitando. De Gasperi, al quale non era sfuggita l'osservazione, ha sorriso ed ha detto: « Ma Zanardelli in Lucania andò a dorso di mulo e ci rimise la salute: la sua fatica fu maggiore della mia che viaggio in macchina». La consegna delle chiavi Riguardo a Zanardelli ed ai tempi di quell'Italia in cui 11 problema del Mezzogiorno cozzava contro un muro d'indifferenza e di Incredulità, è da dire che, mentre lo statista della monarchia umbertina ai re cava nel Sud alla scoperta della malaria e portava con sè l'avvento del chinino, De Gasperi ha portato una riforma agraria In atto; ha portato l'interessamento del Governo per i danneggiati delle recenti alluvioni, per 1 quali sono state costruite a centinaia case ultra-popolari (ed altre sono in costruzione) nei centri di Locri, Piati, Caulonla, Bovallno, Careri, Bengitore, Badolato, Ischia, Sant'Andrea Jonio, Serra San Bruno, Ciano di Nardo di Pace. Ieri, a Locri, il Presidente del Consiglio, richiamandosi allo scetticismo dell'opposizione socialcomunista circa la sollecita attuazione del programma di costruzioni per 1 senzatetto, ebbe una frase felice, che spinse 1 presenti a battere le mani per l'allegrezza: « Queste son case e non chiacchiere », esclamò. Oggi, a Badolato, De Gasperi ha avuto una espressione altrettanto efficace: «Non so di quale partito tu sia,, Sindaco di Badolato», ha detto, « ma ti consegno le chiavi di 80 alloggi costruiti dopo l'alluvione. La vecchia- usanza vedeva il Sindaco delle città consegnare le chiavi all'ospite; oggi è proprio l'ospite, cioè il Governo, che consegna le chiavi agli altri ». Poco dopo, a Sant'Andrea Jonio, il sindaco comunista Armocida, nel rivolgere il saluto a De Gasperi, ha voluto augurarsi che la visita del Presidente del Consiglio non rimanesse, nel futuro, fine a sè stessa. « Assumo l'impegno a nome del Governo >, ha risposto subito De Gasperi, « che sarà attuato in queste zone tutto quello che abbisogna». Quindi ha consegnato sessanta chiavi per altrettanti alloggi per senzatetto. « Resteremo sulla breccia » Nei due giorni di visite molti sono stati i discorsi pronun ciati da una parte e dall'altra: la somma delle richieste e dei più urgenti bisogni dei calabresi, ammonta a decine di miliardi, oltre quelli che sono già stati stanziati; ma Aldisio ha ricordato che il Governo ha chiesto al Parlamento altri cinquanta miliardi per la ricostruzione delle zone alluvionate nel Sud. € Mentre il Governo è tallonato dall'opposizione, che sollecita gli interventi nel Nord, noi slamo qui per dirvi che restiamo fermi nella visione obiettiva dei bisogni comuni — ha soggiunto Aldisio. c Resteremo ovunque sulla breccia fino all'ultima riparazione ». Queste parole Aldisio ha detto a Badolato, e subito dopo De Gasperi ha incalzato: «ab biamo bisogno di concordia per riuscire nella ricostruzione. E' facile la critica, ma la critica non risolve 1 problemi. Il nostro è un governo democratico, un governo di buona volontà e voi l'avete già visto all'opera. In questo gli avversari dovrebbero almeno riconoscerci fratelli ». Poco dopo qualcuno dalla folla, qualcuno della sezione comunista, ha rimproverato l'inefficienza della riforma agrafia. De Gasperi ha guardato nel gruppo ed ha risposto prontamente: abbiamo fatto tanto in materia di ritorna agraria che ci siamo tirati contro tutti o quasi tutti gli agricoltori». A Soverato Marina, De Gasperi ha inaugurato la nuova sede della democrazia cristiana. Parlando del suo partito ha detto: « E' un partito che poggia la sua azione soprattutto sul lavoratori e sui ceti iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMi o a mpePdn medi e che ha a base del suo programma una sempre più equa distribuzione di beni ». Poi l'oratore ha dichiarato: < E' vero che noi aspiriamo a dare un'impronta alla vita nazionale, ma vogliamo che ciò avvenga nella piena libertà di tutti. Noi vogliamo additare a tutti i cittadini tre punti fondamentali di vita: giustizia verso i deboli, fierezza verso i prepotenti, fede nei destini della Patria ». Il Presidente ha fatto colazione nella Certosa di Serra di San Bruno, mentre tutt'intorno nel paese scoppiavano I mortaretti di giubilo. Il programma intensissimo delle due giornate calabresi si è concluso nel pomeriggio con visite a cantieri per la costruzione di nuove case. Poco dopo le dlclotto De Gasperi ha raggiunto Monasterace. LI era 11 treno, lì era il suo saloncino. Finalmente ha potuto stendersi su una poltrona e riposare un poco. Domattina sarà a Roma. d. m. ìiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHii