Una donna ha truffato il Santuario di Oropa

Una donna ha truffato il Santuario di Oropa Una donna ha truffato il Santuario di Oropa La quarantenne Santina Marcioni, ancora in gamba e di fervide iniziative era stata condannata dal Tribunale di Novara nell'aprile dello scorso anno a tre anni e mezzo pi r truffa. Uno dei suoi colpi lo andò a perfezionare ad Oropa ai danni del rettore di quel Santuario don Pietro Boggio. Lo Ideò grosso! A! reverendo raccontò che persona la quale desiderava non essere nominata intendeva offrire alla Madonna del Santuario tutti i suoi gioielli. Il sacerdote la rimandò, ma poi Ila Marcioni ritornò e fece presenIte che i gioielli appartenevano alla I vedova del defunto ex-prefetto di I Novara, Vezzoli. Però bisognava ; riscattare i preziosi in deposito a | Torino e occorreva una cauzione di due milioni. Vendendoli, col ricavato si potevano svincolare altri gioielli depositati a Firenze e valutati 50 milioni. Come mandare a buon punto quest'opera? osservò don Bogglo. Facile, ribattè la pia signora Mar ctnge4lleqcItssXsmin iiiiiniiiiiiiiitiMiiiiiitiiiiit iiitiiiiiiini cloni. Occorre trovare un benefat tore disposto ad anticipare il danaro. Don Boggio cadde nell'inganno teso da quest'Eva moderna e consegnò alla lestofante circa 4 milioni fra titoli e contanti. Nell'attuale giudizio -d'appello, la Corte ha inasprito giustamente la pena del Tribunale di Novara ed ha condannato la donna a cinque anni e 8 mesi di reclusione con la multa di 48 mila lire.

Persone citate: Marcioni, Santina Marcioni, Vezzoli

Luoghi citati: Firenze, Novara, Oropa, Torino