La morte del card. Nasalli Rocca

La morte del card. Nasalli Rocca La morte del card. Nasalli Rocca Aveva 80 anni e da 30 era arcivescovo di Bologna (Nostro servizio speciale) IdeBologna, 13 marzo. 'PAlle 11,27 di stamane, (.a! coprecisione cronometrica està- Pta apprezzala da quei vecchi albolognesi che sono ancora fe- sideli alla Curia) si è spento dol- qcemente, dopo una lunga ago- dnia, il cardinale arcivescovo'Giovan Battista Nasalh Rocca ! Idi Corncgliiino che era piossi- ; mo all'ottantina. «Ut turris»,I come torre, era il suo motto ' Hgentilizio e nessuno inlatti, più di questo tollerante e pacifico | prelato che dal suo palazzo daveva assistilo a tutte le vi- a"cende del tumultuoso trentcn- '"ccnuc ciei iiimiiituoso irenttn dnio bolognese, pareva resiste- core all'usura del tempo. Vosco- dvo di Gubbio nel 1907 per scel- anta di Pio X, egli era stato no- uminato arcivescovo di Bolo- Ls]sngdhtsvtclegn.a nel 1921 da Benedetto XV, cardinale nel 1923 da Pio XI c al conclave per l'elezione di Pio XII aveva anche riportato qualche voto nel primo scrutinio. Erano voti di « assaggio > senza un particolare significato di tendenza, ma che volevano ribadire piuttosto lo Fpirito unitario della Curia romana, in omaggio che es6a intendeva rendere in tal modo a uno dei suoi più anziani e fedeli esponenti, Nasalli Rocca, conte piacentino, uscito da una antica'famiglia dove la cultura umanistica e il sacerdozio erano tradizionali, aveva vissuto a lungo r Roma prima di lasciarla per la cattedra di san Petronio, la stessa che già era stata occupata da Benedetto XV. A Poma, infatti, egli aveva frequentato prima il seminario Lombardo insieme con mons. Ratti, poi l'accademia dei nobili ecclesiastici, che era l'officina dei diplomatici vaticani, e a Roma, infine, era andato come arcivescovo titolare di Tebe, elemosiniere segreto di Benedetto XV Di temperamento non battagliero, rispettoso della forma e, incline alla prudenza. Nasalli Rocca, senza essere un cardinale di particolare statura ed iniziativa, aveva saputo resistere bene sulla cattedra ar- nsptLq..f- ii„ pcivescovile di una citta nella ,mpquale le vicende politiche e lo spirilo di parte sono più forii e più sentite dello zelo religioso. Il vecchio cardinale aveva goduto le simpatie di Mussoli ni nel ventennio. Allorché i tedeschi occuparono Bologna e la tennero per un lungo invcr tsmvM"'i Fno sotto la minaccia di una distruzione totale, egli ricorse alle antiche arti di diplomatico di Curia e parlamentò con qualche successo coi generali srrgcvi Miller PoWnn non fu mai! Hn^SuS^ ufficialmente da bnaria ?àbianca> ossia come cit ài Unsnednnera ma 11 cardinale gOS?e.dalLera' _72* , "a.„; estendendo pian piano 1 suoi centri di assistenza, ottenne in pratica che la zona da bombardare venisse ridotta negli ultimi mesi. Da tempo soffriva di diabete « di"mai di cuore, ma ciò nonlgli impediva di partecipare}ogiii anno alla processione del- aGcla Madonna di S. Luca, la festa più popolare e più antica di Bologna, quando di maggio la campagna, rossa o non roB; sa, osservante o blasfema, si riversa in città e segue a piedi, dal colle della Guardia fino alla piazza di S. Petronio, la sacra immagine bizantina, lun-l go il porticato più lungo d'Eu ropa. Per accrescere nuovi fe deli all'immagine, che a Bolo gna è. per antonomasia quella di S. Luca, il cardinale aveva negli ultimi anni ripetuto il rito religioso senza aspettare il maggio. « Abbiamo l'inflazione e la motorizzazione della Madonna », commentavano i bolognesi con ironia vedendo la loro immagine scendere dal colle a ogni stagione e andare pellegrinando su di un camion nei rioni più rossi. Ma fu quella la sola In novaalone a cui si attribuì carattere politico introdotta dal cardina le arcivescovo che, per il resto, evitava di prendere una parte appariscente alla vita politica cittadina. Questo suo contegno cauto e riservato gli aveva valso il rispetto e, in un certo senso, anche la collaborazione del sindaco comunista. Nel santuario della Madonna di S. Luca , il vecchio porporato snra BCpoi- to per suo desiderio. Sarà il primo arcivescovo che vigilerà la città dall'alto del suo collepiù famoso. g, v.

Luoghi citati: Bologna, Gubbio, Roma