Gli schermitori ungheresi contro gli arzurri a Milano

Gli schermitori ungheresi contro gli arzurri a Milano CRONACHE DELLO SPORT Gli schermitori ungheresi contro gli arzurri a Milano Nella grande serata di domani si rinnova la tradizionale rivalità d'armi fra due grandi scuole aa lra er- I migliori schermitori italiani impegnati da oltre due mesi nel trofeo Nadi hanno deposto domenica le ormi, salutando il trionfo del Fides di Livorno che ha riconquistato quel bracciale tricolore strap „ patogli lo scorso anno dai roa ,mam? dc, Pesslna Per un sol punto i valorosi rappresentan- o ii oa i e e r ti del C.U.S. Torino si son vi sti sfuggire l'ambito trofeo, ma occorre elogiare con 1 livornesi vincitori, Giuhergia, Moni orsi, Anglesio, Delfino, "'i Ferrando, Trevisan per l'alto a e in li Runestati nodiglmcesplitprnaalmpospirito di squadra, per la perizia ed il fervore con cui son|prriusciti a precedere sul tra- mguardo le altre dieci forti con- mcorrenti daai! Un altro eccezionale evento rea batte ora alle porte della scher- co italialla: ''lontre Italia neài Ungheria alle tre armi in prò- vee gramma la sera di domani 15 st„; marzo al Giardino di Milano, cloi n mli te marzo al Giardino di Milano, E' dal 22 febbraio 1948, quando a Sanremo con i loro imbattibili sciabolatori conquistarono l'ormai soppressa coppa Terszlvnnsky, che i maonlgiarl non mettono piede in Ila- nre}Ha: è dalla loro vittoriosa esi-|zael- gicori clpri eca io oB; si eDizione ni campionati monditi-| bli di Stoccolmn dcl maggio Idscorso che essi non incrociano le armi con gli azzurri. Dalla cortina di ferro essi sono usciti in gennaio, dopo la prolungata « tournée > in nCspE Russia, per partecipare al torneo di Gand, dove il fiorettista Tilli fu eliminato nei quarti di finale (vincitore fu il nostro Spallino), il biondo spa dista Rerrich giunse alle soglie di una clamorosa affermazione battuto dal solo frati cese Mùller, e gli sciabolatoli spadroneggiarono, come al so lito, giocandosi in famiglia il primato rimasto a Kovacs dinanzi al giovane Kàrpathy e all'olimpionico Gerevich. In un incontro alle tre armi naturalmente gli azzurri possono contrapporre alla su- premazia ungherese nellar ma bitagliente, il loro predo minio nel fioretto e nella spa da, specie quando a difende¬ re i nostri colori son chiamati colossi del calibro del campio ne mondiale D, Rosa, della ri velatone Bergamini, dei pre stiglosi Dario e Edoardo Man claretti. Tremendo invece il no abbia opposto la fresche* |za e la mobilita delte_sue_gamgiarott compito dì Plnton e di Ferrari nella sciabola, benché il classico padovano si sia sempre battuto da pari a pari con i formidabili rivali, e il roma- | be al magistrale portamento Idi ferro degli specialisti da nubiani. Inoltre la triestina Camber si troverà contrappo sta con ogni probabilità alla più volte olimpionica Ilona Elek, stella di grande splen dorè del firmamento schermiBtlco mondiale. Un conironto equilibrato quindi che avrà fasi di appassionante interesse, un altro spiraglio sulle possibilità di una delle sicure, più brillanti protagoniste delle prossime Olimpiadi. La rivincita con gli amici magiari si svolgerà poi a Budapest forse in aprile. C. f.

Persone citate: Anglesio, Bergamini, Camber, Edoardo Man, Ilona Elek, Kovacs, Tilli, Trevisan

Luoghi citati: Budapest, Italia, Livorno, Milano, Russia, Sanremo, Torino, Ungheria