L'uomo giusto che si batte contro «l'onorata società» di Vittorio Gorresio

L'uomo giusto che si batte contro «l'onorata società» FIGURE DELLA POLITICA AMERICANA D'OGGI L'uomo giusto che si batte contro «l'onorata società» E'Estes Kefauver, detto da alcuni "cocco,, dei comunisti, definito da altri "il cavaliere senza paura col berretto di pelo di tasso,, - Suo naturale nemico è Frank Costello, gangster numero uno - Kefauver "padre dell'America,, per un anno - Effetti propagandistici della televisione Mentre si iniziano negli Stati Uniti le elezioni « primarie » per la designazione del candidati alla presidenza, pubblichiamo questo profilo di uno dei candidati alla presidenza. Con Truman, Taft ed Eisenhower, Estes Kefauver è nel numero dei quattro grandi candidati per le elezioni alla presidenza, che cosi sono due per il partito democratico, e due per quello repubblicano. Perciò Estes Kefauver è il secondo democratico, il democratico di riserva, il Truman di ricambio. Egli concorre oggi nella « primary » che è un'elezione per la prima scelta dei candidati che si tiene nello Stato del New Hampshire, e questa sera si saprà se sia riuscito a conquistarsi simpatie. Dovrebbe esserci riuscito perchè è un uomo spi¬ ritoso, pieno di fantasia e dotato largamente di senso umoristico. Quattro anni fa, battendosi nella campagna elettorale per la nomina a senatore del Tennessee, dagli avversari fu accusato di essere filocomunista, che è l'accusa più terribile che abbia corso in America. Di lui fu detto, senza alcuna ragione ma con chiara intenzione diffamatoria, che fosse il vero pet coon dei comunisti, E' una espressione che è difficile tradurre. Pet coon significa letteralmente il « tasso prediletto », il « caro marmottino », lo « amabile procione », il « vezzeggiato ghiro » ed in questi richiami e in simili animali c'è da tener presente l'allusione ai due concetti di roditore e di sonnacchioso che essi comportano. Da noi senza addentrarci in simili finezze, di Estes Kefauver si sarebbe detto che egli era il «cocco» dei comunisti, o, in modo più volgare, che era un utile idiota. Elettori e marmotte ' In risposta all'accusa, Kefauver fece questo. Da quel giorno comparve nei comizi indossando una giubba da cacciatore, coperto il capo da un berretto di pelo di tasso, quel berretto, di foggia canadese che è nel costume dei cercatori di pellicce, la coda della bestia ricadente sulla spalla. Ma questo ancora non bastandogli, si era procurato un certo numero di tassi, di marmotte, di ghiri, di procioni che teneva in una gabbia, e nei comizi li presentava ed attestava con serietà che era pronto a parlare fino a quando i ghiri e le marmotte non si fossero svegliati. Era una sottile allusione alla tardità degli elettori? di coloro cioè che pur avendo orecchie non volevano ascoltare le verità da lui bandite? Non si sa bene, ma la moglie racconta che un giorno smise l'espediente di presentarsi agli elettori in compagnia delle bestiole, perchè a quegli animali più che a lui gli ascoltatori dedicavano attenzione. Fu in ogni modo una bella trovata e ancor oggi Kefauver è chiamato negli Stati Uniti « il cavaliere senza macchia col berretto di pelo di tasso ». C'è da spiegare l'origine della prima parte del suo nome. E' cavaliere senza macchia perchè è stato il presidente di un comitato senatoriale che ha avuto l'incarico di indagare sulla criminalità negli Stati Uniti e di indicare i mezzi necessari per combatterla. Fu costituito nel 1950 e lavorò per dieci mesi, pubblicando un primo rapporto nel febbraio del 1951. Aveva interrogato cinquecento persone fra uomini politici, funzionari, mafiosi e capi mafia e delinquenti comuni, a New York, Kansas City, Chicago, St. Louis, Philadelphia, Los Angeles, San Francisco, Detroit, Cleveland, Sarutoga, New Orleans., Miami, Tampa, Las Vegas, Washington. Accertò che il giro d'affari dei delinquenti ammontava annualmente a, più di una ventina di miliardi di dollari. Scopri che i centri motori della malavita erano praticamente due: il gruppo Accardo - Guzik - Fischetti di Chicago, e il gruppo Costel1 lo - Adonta - Lansky di New York. Questi gruppi erano collegati con la mafia, detta in America « Blak Hand » e con la « Untone Siciliana ». Non sarà il caso di insistere molto sulla presenza di questi nomi italiani che purtroppo ricorrono assai frequentemente nella relazione di Kefauver assieme a esatti riferimenti a istituzioni nostrane come la mano nera, l'omertà, la mafia e le strettissime correlazioni rivelatesi eststentt fra criminali e galantuomini («apparentemente rispettabili » dice la relazione di Kefauverì come avvocati, medici, altri professionisti ed altri uomini di affari che insieme ai delinquenti costituivano il tipo, noto a noi, di «società onorata », od « onorata società ». Basterà dire per indulgere ad un gusto filologico che fu proprio Kefauver a rivelare il nome vero di Frank Costello, oggi considerato come il gangster numero uno degli Stati Uniti, il vero successore di Al Capone. Costello è un nome preso per rendere più facile la pronuncia di quello originale che era Castaglia. Si chiamava, il bravo uomo, Francesco Castaglia, ed ha tradotto in Frank Costello per riprodurre meglio, graficamente, il suono del suo nome come egli lo sentiva pronunciare da americani che incupivano in o la prima a e la seconda restringevano in e per poi finire in un garbuglio quando affrontavano l'ultimo gruppo di consonanti gutturali e liquide. Cosi nacque Costello, un uomo che manovra tra politica e affari, che guadagna milioni di dollari, che domina con la corruzione o con il terrore larghi strati della vita di New York, dalle banchine del porto dove il sindacato degli scaricatori è nelle mani dei fratelli Antonio ed Alberto Anastasia (uno dei quali è stato presidente della «Murder ine.»: sarebbe come dire società anonima dell'assassinio) fino a più delicati e preziosi ingranaggi. Di collusioni con Frank Costello, o per lo meno di acquiescenza verso di lui, Kefauver è difatti arrivato a rimproverare lo stesso O' Dwyer, che fu sindaco di New York e che ora è ambasciatore degli Stati Uniti in Messico; ed oltre a O' Dwyer tre governatori di stato: Smith, del Missouri; Warrcn, della Florida, e Dewey di New York. Da queste tristi storie in cui ricorrono i nomi di Costello - Castaglia, Fischetti, Accardo ed Anastasia oltre i minori quali Binaggio, Moretti, ecc. Kefauver ha ritratto eccezionale popolarità. Cavaliere senza macchia e senza paura, è diventato il simbolo dell'uomo giusto che si batte contro la criminalità organizzata, contro gli eredi dei gangsters, contro gli importatori di cocaina, gli evasori del fisco, gli sfruttatori di donne, i giocatori di frodo, i contrabbandieri, i mafiosi: lui con il suo berretto di pelo di tasso; lui che si mostra in veste di incantatore di marmotte, ghiri e procioni; lui che al giudizio dell'uomo medio americano appare come l'antagonista numero uno di Frank Costello, il maggiore campione della delinquenza. Le migliori virtù Non a caso, del resto, Estes Kefauver l'anno scorso è stato eletto « american father of the year ». Essere il padre americano per un anno significa impersonare le migliori virtù che nella tradizione sono connesse con la paternità. C'è negli Stati Uniti, celebrato ogni anno la terza domenica di giugno « il giorno del padre », e il padre è in questo caso considerato nel senso non divino, ma terreno (come c'è «il giorno della madre » festeggiato la seconda domenica di maggio). L'istituzione, che è dovuta ad una certa signora Bruce Dodd della cittadina di Spokane nello stato di Washington, risale al 1910: ma a quanto pare solo recentemente ha avuto onori e garanzie da un attendibile regolamento. Dal 1936 ha sede infatti in uno stabile della -}2» strada di Manhattan un « National Fathcr's day committee » avente lo scopo di diffondere in tutta l'America « la osservanza sentimentale, spirituale e patriottica del father's day ». A questo fine il comitato ogni anno promuove l'elezione del padre americano, e l'onore è toccato nell'ultimo decennio a Mac Arthur, Eisenhower, Clark, Truman, Albert Schmid, War1 ren Austin, Drew Pearson, Ralph Bunche, W. O. Douglas e Kefauver. Sarà forse opportuna qualche indicazione sulle diverse personalità per far meglio comprendere i criteri di scelta. Per i primi tre anni, 19J/2194t, la preferenza è andata a generali; erano anni di guerra ed era logico che si volesse render merito a generali come i nominati, uno dei quali difendeva la bandiera americana negli arcipelaghi d'Estremo Oriente, l'altro sbarcava in Africa e in Europa, e il terzo infine liberava Roma. Un anno dopo toccò a Truman: l'America percossa dalla sventura della morte di Roosevelt dava al suo successore un attestato di credito. Le idee e i cannoni _ Poi fu la volta di Albert Schmid, marine, cieco di guerra, reduce da Guadalcanal (erano i tempi in cui più forte si sentiva il dovere di mostrare ai combattenti la gratitudine nazionale) e poi di Warren Austin, il delegato americano all'U.N.O. (allorchè si sperava, si era nel 1947, che quella istituzione fosse garante della pace). Erano tempi di fiducia, e l'anno dopo, 19!tS, l'onore andò a Drew Pearson, giornalista inventore del treno dell'amicizia. Nel 1948 si parlava di assistenza dei più ricchi ai più poveri, non solamente come un dovere che sentiva la coscienza morale; ma come una ricetta consigliata dalla saggezza. Se insorgeva un conflitto, ecco Ralph Butxche, un negro, mediatore dell'U.N.O. in Palestina, che riportò la pace in Terra Santa: perciò fu il « padre americano » del 1949 (e premio Nobel per la pace del 1950). Douglas che è il nono della ■lllllllllllllllllllltlllllllillllilllllllllllllllllllllll serie dei padri, è il giudice del quale si è parlato per le sue nobili vedute sul problema della comprensione fra i popoli: è l'uomo che si batte contro il pericolo del conformismo, che denuncia i malanni che verrebbero all'America da un anticomunismo di maniera, gretto e pauroso, come è quello che dilaga in tanta parte del Paese; l'uomo che avverte gli americani dell'errore che si commetterebbe nel caso in cui si credesse possibile combattere le idee con i cannotti. Ora, se si cercasse la ragione del collegamento tra Kefauver e i suoi predecessori nel titolo di padre americano, probabilmente si cadrebbe in errori. Basterà dire quindi che Kefauver combattendo come ha fatto contro la delinquenza, nel campo della morale civica e sociale ha fornito una prova di integrità paragonabile a quelle date dai suoi predecessori nei campi aperti alla politica internazionale. Per un anno difatti, l'anno scorso, egli è stato davvero l'eroe nazionale, ammirato e onorato da un'opinione pubblica che appunto è onestamente alla ricerca di integrità. Cosi si riconobbe in quel Kefauver che presiedendo il comitato senatoriale per la repressione della criminalità ogni giorno appariva sugli schermi della televisione. E anche questo ha importanza, tanto è vero che oggi, se si domanda quali siano le probabilità elettorali di Kefauver, vi si risponde: «Sono buone nel Nord, nel Middle West, sulle due coste. Un po' meno nel Sud, nonostante che sia un meridionale. Ma, voi sapete, negli Stati del Sud la televisione non è an- i cora molto diffusa». Vittorio Gorresio I ; i ! j ' Estes Kefauver col berretto dei cercatori di pellicce.