Piratesca gesta di stranieri su un peschereccio italiano

Piratesca gesta di stranieri su un peschereccio italiano Piratesca gesta di stranieri su un peschereccio italiano Immobilizzato nel sonno l'equipaggio e chiuso in ghiacciaia Il capitano ucciso, la nave incendiata ed abbandonata Trapani, 29 febbraio. Di una tragica avventura, degna dei romanzi di Salgari, è stato protagonista 11 motopeschereccio c San Giuseppe > di proprietà dell'armatore Domenico Misuraga di Mazara del Vallo. Partita dalla costa egiziana, la nave doveva raggiungere il primo porto possibile dove sarebbe stata consegnata ad una ditta che l'aveva acquistata. Dell'equipaggio facevano parte quattro stranieri, assoldati da una ditta egiziana concorrente del Misuraga, i quali avevano il compito di sabotare l'attività dell'equipaggio onde costringere il proprietario a disfarsi dell'imbarcazione. Durante la navigazione, i quattro malviventi avevano appreso la notizia che la vendita era stata conclusa con una ditta diversa da quella per conto della quale essi agivano, ed immediatamente idearono il piano criminoso; armi alla mano, sorpresero nel sonno l'equipaggio e lo immobilizzarono. Il capitano che aveva' tentato di opporsi, fu ferito a morte, e finito a colpi di pistola fu buttato in acqua. I quattro pirati chiusero nella ghiacciala gli uomini dell'equipaggio, cosparsero di nafta la coperta e le altre parti, della nave e, prima di allontanarsi su un natante per raggiungere la lontana costa, appiccarono il fuoco alla nave per distruggerla Ma le cose andarono diver samen te: le fiamme si svilup parono lentamente e la <S. Giuseppe >, trasportata dalla corrente, si avvicinò alla terra gli uomini dell'equipaggio, con l'aiuto di una scure e di altri mezzi di fortuna, riuscirono ad evadere dalla ghiacciaia che doveva essere la loro tomba, a lanciarsi in mare e raggiunge re, dopo inenarrabili sforzi, la costa egiziana. Il processo contro Rocambole

Persone citate: Domenico Misuraga, Salgari

Luoghi citati: Mazara Del Vallo, Trapani