Condannata a cinque anni l'uxoricida di Versailles
Condannata a cinque anni l'uxoricida di Versailles Condannata a cinque anni l'uxoricida di Versailles Aveva tagliato il marito in 67 pezzi llllllItllllIItllllIIIIIflIIIIIIItlllllItltltlllllllllllllB Versailles, 29 febbraio. Amelie Rabiiloud, la donna che uccise il marito e ne tagliò il cadavere in 67 pezzi, a Savlgny Sur Orge, è stata condannata questa sera a cinque anni di reclusione dalla Corte di Assise di Versaglia. Essa dovrà inoltre pagare, a titolo di danni e interessi, la somma di 50.000 franchi alla figlia di primo letto del marito, Genevieve Rabiiloud, costituitasi parte civile, residente in Italia. All'inizio dell'udienza odierna hanno deposto 1 testimoni; prima la figlia dell'accusata, signora Yvonne Paire, che ha parlato delle sofferenze della madre, sottoposta per 25 anni ai maltrattamenti del marito, uomo sordido e crudele. Ha poi deposto 11 marito di questa, che ha confermato le dichiarazioni della moglie. Il rappresentante della Par te Civile, avv. Genty, ha chie sto quindi la somma di 300.000 franchi a favore della figlia dell'ucciso, Genevieve, a titolo di riparazione del danni e interessi. A sua volta, l'avv. generale Giafferi ha cercato di dimostrare che Amelie Rabil loud aveva lungamente preme dltato 11 delitto, e ha concluso chiedendo una pena adeguata. La difesa, sostenuta da René Plorlot, ha ricostruito il calvario che per tanti anni la sua cliente fu costretta a patire accanto al marito. Il suo gesto — ha affermato la difesa — sì spiega col fatto che l'accusata ha pensato al proprio nipotino gravemente malato: non voleva che Rabiiloud uccidesse il bimbo privandolo delle cure più elementari.
Persone citate: Amelie Rabil, Genevieve Rabiiloud, Genty, René Plorlot, Yvonne Paire
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