Gli azzurri oggi allo stadio di Heysel per il grande incontro con la nazionale belga

Gli azzurri oggi allo stadio di Heysel per il grande incontro con la nazionale belga Gli azzurri oggi allo stadio di Heysel per il grande incontro con la nazionale belga Nella squadra avversaria non sono rimasti che quattro elementi dell'ultima partita di Bologna • Le previsioni sono favorevoli ai nostri calciatori - 70 mila biglietti venduti e 10 mila italiani presenti (Dal nostro inviato speciale) Bruxelles, 23 febbraio. Concentrando l'attenzione sugli uomini che saranno protagonisti dell'incontro di Bruxelles, la prima constatazione a cui si giunge è quella dell'aspetto di fona maggiore che hanno assunto le due squadre. Senza gli infortuni e i contrattempi che si sono aiuti dall'una e dall'altra parte, ambo le formazioni avrebbero un aspetto diverso. Appunto da incidenti di gioco dipende il fatto che quattro soli degli elementi belgi che hanno partecipato all'ultimo incontro, quello di due anni fa a Bologna, compaiono in campo domani. Sono, questi quattro clc- menti, il portiere Meert, il centromediano Carré, il centravanti Mbrmans e il terzino sinistro Anoul, che cambia posto e diventa mezz'ala sinistra. Da parte italiana, nè Annovazzi nè Cervato sarebbero presenti, se ferite di diverso tipo non avessero costretto al riposo l due juventini Mari e Berta cecili. L'undici belga, che si allinea in formazione inedita, si annuncia, secondo i critici di quassù, come più forte all'at tacco che in difesa. Mollo del suo rendimento dipenderà però dal modo in cui Coppens si adatterà al compito di ala destra, a cui è stato chiamato per lasciare il più forte e più esperio Mermans nel suo ruolo naturale di centravanti, nonché dal comportamento che terrà il suo vicino di posizione, il minatore Bensch, esordiente in nazionale. Come noi ne abbiamo tre o quattro, il Belgio conta su due uomini' pche possono ricoprire il posto I ldi centro della prima linea nella squadra rappresentativa. Il Coppens, che giocò nell'undici militare contro i soldati nostri, è appunto uno di questi: è un buon tecnico che < figlio di papà >, lavora un po' a capriccio. Spostato alla mezz'ala non rende- nulla. Lo si prova ora all'ala. Come già detto ieri, le capacità della compagine belga, da qualunque lato si voglia prenderle, non sono elevate. Esse appaiono nettamente inferiori a. quelle dell'undici che l'Italia mette in campo. Ciò, ripetiamo, sotto tutti gli aspetti: velocità, resistenza allo sforzo, tecnica individuale, gioco bas rlmso, gioco alto, possibilità tecni- che. Non c'è un lato da tale 'confronto che risulti loro fa vorcvole. Non c'è che un andamento del gioco ad essi estremamente favorevole nella prima parte dell'incontro che possa moltiplicare le forze dei nostri avversari e, ispirandoli moralmente, trasformarli anche nel senso fisico e tecnico. Non è che la formazione italiana di questa occasione sia particolarmente riuscita o si possa comunque considerare come eccellente. Sono gli avversari ad essere deboli. Una considerazione però va fatta: la situazione generale della squadra italiana appare migliorata nei confronti di qupl-\ la della vigilia digli incontri di quest'anno con la Svezia e con la Svizzera. Il miglioramento non è rilevante, ma esi-'stc, e può anche qui far scn-ì tire i suoi benevoli effetti in quest'occasione. Si traila scm-\ plicemente delle conseguenze] del trapasso dalla commissio-' ne al commissario, dal comando tripartito al comando unico. ^ Noi sappiamo per esperienza1 personale cosa significa questo cambiamento. Per ragioni special» — perchè non si ritenesse cioè che agissimo j>cr interesse nostro — era nostro dovere di tacere al momento in cui il problema veniva discusso: ma il nostro convincimento era quello che il primo passo da fare per uscire dal marasma del momento iti cui siamo piombati fosse quello di affidare comando e responsabilità ad una sola persona. Ciò non perchè credessimo nell'intelligenza suprema di nessuno, ma perchè non c'è di peggio delle commissioni per togliere linearità all'azione e perchè non c'è di meglio che prendere un uomo e metterlo solo e isolato di fronte a un compito e alle relative responsabilità, per spremere dal suo cervello e in genere dalla sua capacità di lavorare e manovrare, quanto Cè di buono, di tecnico e di pratico. Il vantaggio che ci at eniisnamo di veder compari¬ re, per noi già ha fatto capoino, e nella convocazione e nel modo in cui alcune delle difficoltà sono state superate. L'impresa che i rappresentanti dei nostri colori sono chiamati domani ad affrontare non presenterà difficoltà non diciamo di sesto, ma nemmeno di quarto o di terzo grado; la giornata si presenta favorevole perchè un altro passo avanti nella situazione generale venga fatto. Nemmeno come for inazione, l'undici nostro offre motivi a grandi critiche. Sia considerando gli uomini uno per uno, sia esaminando in blocco la situazione, bisogna dire che l'undici azzurro odier- no si presenta come molto più degno di fiducia 'lt quello che scese in campo nell'ultima occasione a Lugano. Tutto dipenderà — per esso •— dal modo in cui saprà comportarsi in campo affrontando le difficol¬ tà improvvise, i fattori imponderabili e le incognite che ogni incontro di calcio si diverte a scaglionare sulla via che devono percorrere i contendenti. Ma appunto per questo, si è detto pi-ima nelle nostre note, tali difficoltà e tali incognite non possono rivestire carattere di eccezionale gravità. Una vittoria italiana dovrebbe risultare da questo incontro. Essa non risolverà nessuno dei grossi problemi che sbarrano la via al nostro gioco in questo particolare periodo, ma migliorerà la situazione senza alcun dubbio. Un'almo sfera di fiducia, quasi di sicurezza nel successo, regna nell'ambiente italiano: essa deriva questa volta non da euforia o da entusiasmo cieco, ma da uno stato di fatti positivo. Candidamente: se l'Italia non vincesse, i primi ad esserne vivamente sorpresi saremmo proprio noi. Vittorio Pozzo BELGIO i Meert 2 5 DiriCfcs Carré 4 Van Kerhove e Bensch 7 9 Coppeni Mei-man» (cip.) Sctvoeyani 6 Maertcns IO Anoul II Moes Carapelleu II Pandolflnl IO Piccinini 6 Oervato 3 Lorenzi 9 Mucotnelll 7 Bonipertl e Annovanl (cap.) 4 Tognon 5 Moro I Grosso 2 ITALIA A ARBITRO: Wyssling (Svizzera), SEGNALINEE: Pieri (Italia) e Borirti;! (Belgio). Inizio ore 15.